giovedì 10 dicembre 2020

[Recensione] Il dolore è una cosa con le piume - Max Porter

 


IL DOLORE È UNA COSA CON LE PIUME | Max Porter | Guanda | 20 ottobre 2016 | 125 pagine

Un uomo, studioso di Ted Hughes, è rimasto solo con i due figli, nella loro casa di Londra, dopo la morte della moglie. I tre devono fare i conti con un tempo che si è fermato, con un dolore ingombrante come una presenza. Fino alla visita inaspettata di uno strano personaggio che ha le piume e l’aspetto di un corvo. Un corvo dotato di un feroce senso dell’umorismo, un po’ baby-sitter, un po’ terapeuta, ma soprattutto amico. Un corvo che potrebbe aiutarli a venire a patti con la sofferenza e a dare un senso a un evento terribile. Sogno o realtà? Quello che è certo è che i ricordi feriscono, ma a poco a poco leniscono anche. E giorno dopo giorno il tempo ricomincia a scorrere.
Fiaba, romanzo, poesia, questo libro è una struggente storia sul dolore, sulla perdita, e sulla forza dell’immaginazione e delle parole che aiutano a vivere.

RECENSIONE

Un marito da poco vedovo si ritrova da solo coi suoi due figli ad elaborare il terribile lutto della moglie. Libro che tenta di rielaborare un lutto che il protagonista riversa nella figura di un corvo di fattezza umane: la storia (se così si può definire) è narrata da tre punti di vista incrociati: quello del padre, dei figli e del corvo.

A me è parsa una trollata gigantesca, vi giuro ho messo molta buona volontà a finirlo (nonostante sia breve la lettura) ma lo avrei abbandonato quasi subito: noioso, insulso, spesso inutile e irritante, non c'è un vero e proprio sviluppo della storia (spesso ti chiedi ma che cavolo sta succedendo?). L'autore è sicuramente una persona piena di cultura, ma non riesce a scrivere un libro leggibile o almeno godibile.

Potevo impiegare questo tempo speso a leggere altro, tranquillamente.