venerdì 16 maggio 2025

[Recensione] Il ragazzo che leggeva Maigret - Francesco Recami

 


IL RAGAZZO CHE LEGGEVA MAIGRET || Francesco Recami || Sellerio || 2009 || 216 pag.

Giulio, detto Maigret perché delle inchieste del commissario è un accanito collezionista, vive nella tenuta dei San Vittore. Il padre è il fattore della proprietà, la madre è una cuoca esperta di raffinatezze casalinghe. Quasi di fronte a ogni evento, Giulio-Maigret si domanda come si comporterebbe il commissario, ma il processo mimetico non è mai in lui totale al punto di annullare la distanza dal suo eroe di carta: il ragazzo è sempre vigile a non perdere il senso di realtà. Ma un giorno, vuoi per l’incertezza dell’alba invernale, vuoi perché la noia del paesino è divorante, vuoi perché l’episodio è particolarmente vivido e singolare, il piccolo Maigret non riesce più a sottrarsi alla sensazione di un vero mistero. Un uomo ha buttato qualcosa di ingombrante nel canale, proprio in prossimità della chiusa; e quell’uomo è salito trafelato e guardingo sullo stesso pullman che sta portando il piccolo Maigret a scuola, ed è sospettosamente coperto di un lacero impermeabile sul vestito elegante. Giulio-Maigret dimenticherebbe, ma da quel momento i fatti, le coincidenze lo incalzano: insomma, proprio come accade al vero Maigret, nella banale atmosfera quotidiana si respira qualcosa di nuovo che accende l’intuito. E che introduce in una «storia confusa di soldi, di cadaveri inesistenti, di paura e di maialini senza coda» piena di personaggi che risultano alla fine tanto sorprendentemente bizzarri quanto erano all’inizio sorprendentemente quotidiani, com’è della provincia addormentata del vero Maigret.

RECENSIONE

Sarò sincero: ho scelto di leggere questo libro, tra i tantissimi che ho ancora da leggere, per il titolo: perché sono un divoratore, come il protagonista, delle indagini del commissario Maigret creato da Georges Simenon.

Il protagonista è un ragazzino, Giulio, che ama leggere i romanzi polizieschi che hanno come protagonista il commissario Maigret (ne ha una ricca collezione che apparteneva a suo nonno) e ne è così appassionato che i suoi compagni di scuola lo chiamano Maigret. Un giorno, mentre si trova sul bus che lo porta a scuola, nota che qualcuno getta sul canale qualcosa di voluminoso, forse un cadavere? e si immedesima così tanto in questa storia immaginaria che si crea nella mente che inizia ad indagare nel suo paesino, fino a mettersi letteralmente nei guai!

Questa è la prima opera che leggo di questo autore italiano, Francesco Recami, e lo stile di scrittura sembra voler avvicinare i più giovani, non a caso ha come protagonista un ragazzino. Peccato che, essendo un grande lettore di gialli, thriller, polizieschi, noir, del genere non ha assolutamente nulla. La storia si evolve in un modo strano, il fatto che il povero ragazzino venga inseguito dal colpevole o malvivente che dir si voglia è palesemente assurdo, che male poteva fargli? Peccato, il titolo mi ha fuorviato e avrei benissimo potuto impiegare quel tempo per leggere qualcos'altro.


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