mercoledì 22 giugno 2022

[Recensione] Camminare - Henry D. Thoreau

 


CAMMINARE || Henry David Thoreau || Lindau || 2018 || 87 pagine

Ma è l’Arte del camminare quella che con ardore appassionato chiede di coltivare, e avendo in mente ben precisi effetti. Anche in Walking, infatti, l’autore di Walden e di Disobbedienza civile – del quale Virginia Woolf traccia in appendice un acuto ritratto intellettuale – punta il dito sul vero nemico dell’uomo, la cosiddetta civiltà, che vuole trasformare il mondo in un ordinato mosaico di prati rasati e campi coltivati, tra città e villaggi abitati da docili membri della società.

Gli uomini seguono ormai soltanto le strade che altri hanno tracciato, adeguandosi passivamente a quanto viene deciso altrove. Quasi incapaci di pensieri coraggiosi, perché credono di sapere ma di fatto non si avventurano oltre il circolo vizioso di idee trite e preconcette, non conoscono più il piacere che offrono la ricerca e la scoperta e pertanto non riescono a vedere e godere del bello. Perché a nutrire in profondità la vita e gli esseri è proprio il terriccio vergine di boschi e paludi, quello che è divorato dalla avanzata ordinatrice dell’uomo, che rischia di scoprire in punto di morte di non aver mai davvero vissuto.

È investendo il proprio tempo nella nobile pratica del fare «anche la camminata più breve pieni di spirito d’avventura, come se partissimo per un viaggio senza ritorno» che più aria e più luce circoleranno tra i nostri pensieri facendo resuscitare speranza e futuro.

Recensione

Leggere un testo che parla dell'esercizio fisico (e non solo) come il camminare è sempre piacevole, poi se fatto da uno specialista e amante della natura come Thoreau ancora meglio. Lo consiglio a tutti, anche ai più pigri, perché la Natura ci chiama nel suo regno, ci invita ad esplorarla.