mercoledì 7 febbraio 2024

[Recensione] La prima indagine di Montalbano - Andrea Camilleri

 


LA PRIMA INDAGINE DI MONTALBANO || Andrea Camilleri || Mondadori || 2004 || 340 pagine

Montalbano ha trentacinque anni, è un uomo adulto, ma nella professione sconta ancora qualche ingenuità, non è così astuto, smaliziato come siamo abituati a conoscerlo. E c'è chi è pronto ad approfittarne... L'archeologia di Montalbano e le sue prime esperienze nel mondo del crimine narrate in tre lunghi racconti.

RECENSIONE

Montalbano ha trentacinque anni, è un uomo adulto, ma nella professione sconta ancora qualche ingenuità, non è così astuto, smaliziato come siamo abituati a conoscerlo. E c'è chi è pronto ad approfittarne... L'archeologia di Montalbano e le sue prime esperienze nel mondo del crimine narrate in tre lunghi racconti, dal titolo Sette lunedì, La prima indagine di Montalbano e Ritorno alle origini. Qui troveremo Montalbano all'inizio della sua carriera, che intreccia una relazione non con la ben nota Livia, ma con una certa Mery; e il teatro delle sue indagini non è la solita Vigàta, ma uno sperduto paesino di montagna della Sicilia più segreta dal buffo nome di Mascalippa... Tra misteriose uccisioni di animali, ragazze troppo silenziose e troppo intriganti e il finto rapimento di una bambina, quello che risulta sempre familiare è l'incorruttibile carattere di Montalbano, con qualche intemperanza giovanile in più...

Non avevo mai letto nulla di Andrea Camilleri. E di questo un po' me ne vergogno. Ma un giorno, mentre ero nel mio solito giro in libreria (giro che diventa sempre più raro vista la mancanza di piccioli e visto anche che la mia lista di libri acquistati cresce sempre di più ed è giunta l'ora di ridurla) mi sono soffermato su questo libro: La prima indagine di Montalbano di Andrea Camilleri. Folgorazione. Il mio sesto senso mi dice che è arrivato il momento di leggere qualcosa di Camilleri e mica una cosa qualsiasi, bensì proprio la prima indagine del celebre Commissario Montalbano. Detto fatto, l'ho acquistato. Povere le mie tasche... E così, dopo aver gustato questi tre racconti lunghi, non posso dire altro che Camilleri è uno scrittore straordinario: ironico (ridevo da solo come un matto), pieno di trovate divertenti, appassionante come i migliori romanzi gialli, ti fa usare il cervello e ti senti accompagnare lo stesso commissario Montalbano nelle sue particolari indagini. Dalla lettura di Camilleri traspare il suo grande amore per la Sicilia (lui è originiario di Porto Empedocle nell'agrigentino) e ti fa vedere il lato buono della Sicilia stessa, che nella realtà non è tutta mafia e omertà ma invece un popolo di gente onesta che combatte per affermare la propria libertà e legalità. Grande Camilleri, non vedo l'ora di assaporare altre sue appetitose opere come, ad esempio, La scomparsa di Patò.