sabato 20 giugno 2020

[Recensione] Pippi Calzelunghe - Astrid Lindgren

Titolo: Pippi Calzelunghe
Titolo originale: Pippi Långstrump
Autrice: Astrid Lindgren
Traduttore: Annuska Palme Larussa Sanavio
Serie: Pippi Calzelunghe #1
Editore: Salani
Collana: Gl'Istrici #3
Pubblicazione: 30 marzo 2017
Prima pubblicazione: 1945
Genere: romanzo per ragazzi
Pagine: 273
Prezzo: 9,80 euro

Quarta di copertina
Pippi è una ragazzina allegra, furba e ricchissima, vive sola a Villa Villacolle e non ha paura di niente: sta benissimo anche senza i genitori, perché così nessuno le dice quando è ora di andare a letto o le insegna le buone maniere. Uscito nel 1944 in Svezia, questo libro ha operato un grande cambiamento nella letteratura infantile europea causando un profondo rivolgimento di costumi e un grande scandalo tra i benpensanti. Molte ragazze che, alla fine degli anni Sessanta parteciparono ai movimenti studenteschi, dichiararono di essersi ispirate a Pippi.

Recensione
Conoscevo Pippi Calzelunghe dal celebre telefilm del 1969 e devo dire che il regista è stato fedele al romanzo medesimo che ho divorato con piacere in questi giorni.
Pippi è una ragazza che porta allegria, che non segue le regole tradizionali ma ha le sue (ad esempio dorme coi piedi sul cuscino) e si fa accompagnare da un cavallo e da una simpatica scimmietta, il signor Nilsson.

Questo primo romanzo (sono tre in tutto) ci narra diversi episodi della vita di Pippi che sconvolge ed entra nelle vite di due bambini, suoi vicini di casa, fin dalle prime pagine: Tommy e Annika. I tre bambini legano subito e si lasciano trascinare dalle avventure (e bugie) che Pippi crea e inventa in continuazione (una volta prova pure a frequentare la scuola, con risultati a dir poco esilaranti). Il sogno di Pippi è di diventare un pirata, e ad un certo punto si porta dietro Tommy ed Annika e vivono nell'isola di suo padre per un breve periodo.
Pippi è anche generosa, visto che in un episodio regala le caramelle che compra a chili in una dolceria a tutti i bambini che osservavano stupidi dalle vetrine.
Inizialmente pensavo che Pippi fosse un personaggio inventato dalla fantasia dei fratelli coprotagonisti del romanzo, annoiati dalla vita monotona del piccolo paese svedese in cui vivono. Poi si capisce che esiste realmente e rispecchia, questa ribelle ma buona fanciullina, i desideri inconsci che noi tutti da bambini avevamo: la libertà, il non voler andare a scuola, la voglia di vivere mille avventure in paesi esotici, la ricerca di un tesoro nascosto, etc. etc.
Forse leggerlo a 35 anni non mi ha dato le stesse emozioni che avrebbe potuto darmi da bambino o da adolescente, ma ugualmente è stata una lettura che mi ha fatto tornare bambino e che non mi è dispiaciuta. Lo consiglio a tutte le età!

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