giovedì 8 aprile 2021

[Recensione] La furia di Maigret - Georges Simenon

 


LA FURIA DI MAIGRET || Georges Simenon || Adelphi || 1 luglio 2002 || 145 pagine

«La matassa era ingarbugliata, senza dubbio. Ernest Malik aveva ragione a guardare Maigret con quel sorrisetto tra il sarcastico e lo sprezzante. Quella faccenda non faceva per lui. Si sentiva a disagio. Era un mondo a lui estraneo, che stentava a ricostruire.«Anche l’ambiente gli dava ai nervi per quel tanto di artificioso che vi avvertiva. Ville imponenti con parchi deserti e persiane chiuse, giardinieri che andavano e venivano per i viali, e il pontile, le barche minuscole dalla vernice impeccabile, le auto lucide come specchi ferme nei garage...«E quei tipi pieni di sussiego, quei fratelli e quelle cognate che probabilmente si detestavano ma che, fiutato il pericolo, facevano quadrato contro di lui».

RECENSIONE

Il commissario Maigret è in pensione da due anni e passa le giornate a curare il suo orticello. Un giorno una facoltosa signora gli chiede di indagare sulla misteriosa morte di sua nipote: con questo pretesto il nostro ritorna ad indagare, ritrovando i suoi vecchi e sempre fedeli colleghi.

Ritroviamo un Maigret più anziano, stanco, ma il suo fiuto non scompare mai.