SCACCO AL RE PER NERO WOLFE || Rex Stout || Mondadori || 1980 || 175 pag.
Una partita a scacchi sfocia in un omicidio. E fin qui tutto bene. L'indiziato numero uno è dietro le sbarre. E fin qui, ancora tutto bene. I probabili colpevoli sono quattro. E qui le cose si complicano. Nero Wolfe si è messo in testa che l'indiziato numero uno, essendo suo cliente, "deve" essere innocente. Ma non è tanto semplice dimostrarlo, così come non è semplice trovare una soluzione logica e inconfutabile a quello che sembra un enigma irrisolvibile. Tra le migliaia di compiti che mi tocca' di assolvere, come braccio destro del genio delle investigazioni, c'è anche quello di spronare W01fe quando viene preso da una delle sue crisi di pigrizia acuta. E tutti i metodi sono buoni. Non voglio rivelarvi troppo: vi dico solo che Nero Wolfe risolve il caso e, tanto per non porre termine alla serie di sorprese che mi ha riservato lungo tutta la vicenda, arriva ad ammettere che una donna è piena di fascino! Vostro Archie Goodwin.
RECENSIONE
In una partita a scacchi viene avvelenato il giocatore Paul Jerin e viene arrestato un uomo che gli ha portato la cioccolata come sospetto omicida. Ma è davvero lui il colpevole? O è stato un altro a volerlo morto? La figlia dell'indiziato va allora dal detective Wolfe per scagionare suo padre. Wolfe sa già che è difficile, se non quasi impossibile, riuscire a discolpare il padre della ragazza, ma ci proverà e naturalmente ci riuscirà.
Che dire, quando ci troviamo al cospetto di Wolfe non c'è molto da aggiungere: alla fine riesce sempre a spuntarla, anche nei casi più contorti o che sembrano senza una soluzione o senza una scappatoia. Con Wolfe difficilmente il vero colpevole riesce a farla franca. E poi l'ironia e la simpatia di Archie sono insuperabili.
