mercoledì 5 agosto 2020

[Recensione] Vento & Flipper - Haruki Murakami

Titolo: Vento & Flipper  

Autore: Haruki Murakami 
Traduttrice: Antonietta Pastore
Editore: Einaudi
Collana: Super ET
Pubblicazione: 23 maggio 2017
Prima pubblicazione: 1979
Genere: romanzo
Pagine: 229
Prezzo: 12 euro


Quarta di copertina
Murakami Haruki a ventinove anni - lo racconta lui stesso nell'introduzione scritta per questo volume - scrive due romanzi, nei ritagli di tempo mentre gestisce il suo jazz bar a Tokyo. I romanzi sono "Ascolta la canzone del vento" (1978) e "II flipper del '73" (1980). Fino a oggi Murakami si era sempre rifiutato di farli uscire dal Giappone, eppure l'universo murakaminiano è già tutto qui, concentrato in due storie delicate, misteriose. In "Ascolta la canzone del vento" uno studente passa il tempo al Jay's Bar in compagnia del Sorcio, un ragazzo ricco ma profondamente solo e disilluso. Bevono e fumano troppo, ascoltano jazz, si confidano col vecchio Jay, che fa quasi da fratello maggiore per questi giovani malinconici, già delusi dalla vita. Finché un giorno, il narratore conosce una ragazza sfuggente e bellissima che lavora nel vicino negozio di dischi: quando, senza dare spiegazioni, la ragazza sparirà nel nulla, il protagonista capirà che fino ad allora era stato lui a confessarsi, a parlare delle sue ferite, senza mai penetrare il mistero di quella enigmatica fanciulla. "II flipper del '73" si svolge qualche anno dopo: il narratore è lo stesso, ora lavora come traduttore per un piccolo editore e convive con due gemelle arrivate nella sua vita chissà da dove. Al suo fianco c'è ancora il Sorcio, e le serate si passano sempre al Jay's bar. Insomma, tutto sembra scorrere pacificamente, almeno fino all'arrivo di un strano flipper e alla partenza del Sorcio...

Recensione
Finalmente riesco a leggere le prime due opere scritte da Haruki Murakami e non vi nascondo l'emozione. Ritrovare il suo stile è stato come sentirsi a casa propria, seduti a bere una tazzina di caffè e fumando una sigaretta. Entrambe le opere le ha scritte, come dice lui stesso nella bella introduzione, di notte sul tavolo della cucina quando rientrava dal lavoro (con la moglie avevano un bar). Quando finì il primo romanzo (che in realtà è più un racconto) decise di partecipare a un concorso letterario e, senza aspettarselo, lo vinse. E da quel momento decise di diventare uno scrittore e così, dopo Ascolta la canzone del vento, scrisse Flipper, 1973.
Murakami non voleva rendere pubblici queste sue prime creazioni perché consapevole di non essere alla stessa altezza delle sue successive opere, ma leggerle è stato piacevolissimo, soprattutto per un fan come me, perché ti ritrovi il suo stile, seppur ancora acerbo, e le sue tematiche ricorrenti: la musica, la solitudine, i dettagli di una vita ordinaria, insomma, ciò che Murakami diventerà nelle sue opere in queste due già si trova quasi tutto.
Nelle due opere ricorre nei protagonisti la domanda sul senso della vita, domande molto intime spesso ingigantite dal tempo che cambia e il passare delle stagioni.
Ad essere sincero ho apprezzato di più il primo romanzo, Ascolta la voce del vento, rispetto al secondo, la storia mi ha attirato di più.
Ovviamente tornerò a rileggerli entrambi, così come farò col resto delle sue opere.
Vi avverto: se amate Murakami, non potrete più farne a meno.