martedì 7 aprile 2020

[Recensione] Maigret - Georges Simenon

Titolo: Maigret
Autore: Georges Simenon
Traduttrice: Elena Callegari
Serie: Commissario Maigret #19
Editore: Adelphi
Pubblicazione: 1 settembre 1998
Prima pubblicazione: 1934
Genere: giallo
Pagine: 134
Prezzo: 10 euro

Quarta di copertina
Maigret accese la pipa, lasciò che il fiammifero bruciasse fino in fondo e poi si alzò chiamando: «Cameriere!». Ritto in mezzo alla sala con la sua mole imponente, aspettava il resto guardandosi tranquillamente attorno. «Dove andiamo?» gli chiese Philippe quando furono usciti. Maigret si voltò a guardarlo come se fosse stupito di trovarselo davanti. «Tu vai a dormire» rispose. «E tu, zio?». Il commissario alzò le spalle, si ficcò le mani in tasca e si allontanò senza rispondere. Aveva trascorso una delle peggiori giornate della sua vita. Per tutte quelle ore, seduto nel suo angolo, si era sentito vecchio e rammollito, privo di risorse e di idee. Ma adesso dentro di lui era scattato qualcosa, si era accesa una fiammella. Doveva approfittarne subito. «La vedremo, perdio, eccome se la vedremo!» borbottò per farsi coraggio.

Recensione
Questo, secondo le intenzioni di Simenon, sarebbe stato l'ultimo romanzo sul commissario Maigret. Vi troviamo il commissario ormai in pensione e che vive in una villetta appartata con sua moglie, quando suo nipote va a far loro visita e chiede aiuto a suo zio: è indagato per omicidio e si professa innocente! Così il nostro commissario si ritrova a Parigi dai sui vecchi colleghi per indagare e dimostrare l'innocenza di suo nipote.

Che dire, ho trovato un Maigret che non perde mai il suo stile da vero poliziotto (arriva a stare ore e ore dentro un bar per osservare quello che accade) e nonostante le invidie e le gelosie dei suoi ex colleghi, riesce, con pazienza, a far parlare il colpevole (che capiamo subito chi è già nei primi capitoli). Ho trovato un Maigret che rischia anche la vita (quando la banda capisce che lui sa chi è il colpevole dell'omicidio) e ne è consapevole visto che vuole aiutare suo nipote e dimostrare la sua innocenza. Anche a me ha ricordato, in questo romanzo, il tenente Colombo, e anche il commissario Montalbano. Mi ha colpito il suo forte senso del dovere, il suo schierarsi sempre dalla parte della vera umanità e non dei buoni o dei cattivi, e sarà proprio una debolezza umana del colpevole che gli darà la chiave per risolvere questo giallo. Alla fine dell'avventura il nostro ritorna da sua moglie e va a pescare dei pesci, come se l'autore volesse dirci: addio, Maigret, goditi la tua meritata pensione.

Ah, poi Simenon dopo cinque anni di pausa riprese a scrivere nuovi romanzi col commissario Maigret come protagonista, per nostra fortuna!

[Recensione] La chiusa n. 1 - Georges Simenon

Titolo: La chiusa n. 1
Titolo originale: L'écluse n. 1
Autore: Georges Simenon
Traduttrice: Germana Cantoni De Rossi
Serie: Commissario Maigret #18
Editore: Adelphi
Pubblicazione: 1 marzo 1998
Prima pubblicazione: 1933
Genere: giallo
Pagine: 140
Prezzo: 10 euro

Quarta di copertina
«Ducrau sembrava non aver fretta di rispondere. Non staccava gli occhi da Maigret e, fra una lunga boccata di sigaro e l’altra, soppesava ogni domanda che gli veniva posta e ogni parola che pronunciava. «“Stia a sentire, commissario. Le dirò una cosa importante e le consiglio di tenerla bene a mente, se vuole che andiamo d’accordo. Nessuno ha mai fatto il furbo con Mimile! Mimile sono io. Mi chiamavano così quando avevo soltanto il mio primo rimorchiatore, e ci sono dei guardiani di chiuse, nella Haute-Marne, che ancora oggi mi conoscono solo con questo nome. Capisce cosa voglio dire? Io non sono più stupido di lei. In questa storia, sono io che pago! Sono io a essere stato aggredito! Sono io che l’ho fatta venire qui!”. «Maigret non batté ciglio, ma per la prima volta dopo tanto tempo si rallegrò di trovarsi davanti un personaggio che valeva davvero la pena di conoscere».

Recensione
Rispetto agli altri romanzi con protagonista il commissario Maigret, in questo ho colto ancora di più il senso di noir che abilmente il nostro Simenon riesce a donarci e mai come in questa vicenda ci presenta un antagonista, presunto colpevole, molto simpatico al commissario stesso. Si percepisce che l'autore vuole abbandonare per sempre il nostro commissario parigino, cosa che ha già da tempo deciso di fare e, non a caso, nel prossimo romanzo, il diciannovesimo, lo manda in pensione. Ma un nuovo contratto editoriale, visto l'enorme successo di pubblico, per fortuna gli farà cambiare idea e avremo ancora tante avventure con lui. 

[Recensione] La preghiera fonte di vita - Salvatore Tumino

Titolo: La preghiera fonte di vita
Autore: Salvatore Tumino
Editore: Sion
Pubblicazione: gennaio 2004
Prima pubblicazione: 1 gennaio 2002
Genere: spiritualità
Pagine: 144
Prezzo: 10 euro

Quarta di copertina
Questo libro nella nuova edizione aggiornata vuole essere una guida semplice per chi vuole intraprendere un cammino reale di comunione con Dio. Il testo già tradotto in spagnolo e in polacco, ha dato a migliaia di persone consigli semplici e utili per superare difficoltà e aprire spazi nuovi nell'ambito vitale dell'uomo cioè la preghiera: incontro d'amore tra la creatura e il Creatore. L'autore partendo dalla sua esperienza e da quella della sua comunità vuole aiutare chiunque cerca Dio a gustare e vedere quanto è buono il Signore! L augurio è che la preghiera possa diventare veramente fonte di vita per chiunque è assetato di amore, pace e gioia.

Recensione
Ottimo testo per chi vuole una vera e propria guida semplice e immediata sulla preghiera cristiana scritto da un sacerdote davvero illuminato e che ti fa innamorare di Gesù. L'autore ci guida come un pastore ad aprirci alla forza benefica della preghiera, in tutte le sue forme, soprattutto (e deve essere centrale) quella Eucaristica.

In sintesi ecco i punti che il sacerdote tocca e approfondisce:
1- Difficoltà nella preghiera;
2- Quando pregare;
3- Come pregare;
4- Ambiti della preghiera;
5- Raccolta di brani sulla preghiera.

[Recensione] Gli ostaggi dello Starlab - Frederik Pohl

Titolo: Gli ostaggi dello Starlab 
Titolo originale: The Other End of Time
Autore: Frederik Pohl
Traduttore: Giuliano Acunzoli
Serie: Eschaton Sequence #1
Editore: Mondadori
Pubblicazione: dicembre 1997
Prima pubblicazione: 1 ottobre 1996
Genere: fantascienza
Pagine: 331

Quarta di copertina
Una ferocissima guerra interplanetaria oppone due popoli misteriosi fra cui l'umanità deve scegliere il nuovo alleato. Chi sono i "buoni"? E cosa vogliono i "cattivi"? Cos'è la Fisica dell'Imortalità, il dono di cui tutti i terrestri vogliono impadronirsi a tutti i costi?

Recensione
Questo romanzo mi è particolarmente caro, perché è stato il primo che ho letto di questo ottimo autore di science-fiction e poi perché lo vedevo ogni volta che entravo al supermarket e ce n'erano una cesta piena e nessuno se li filava. Poi mi decisi a comprarlo e lo divorai. Il fatto che la cesta restava piena mi poneva tante riflessioni, soprattutto pensavo che la gente non ama per niente la fantascienza ma soprattutto non legge. Peccato davvero, non sanno quello che si perdono.

l'avventura inizia quando le stazioni televisive di tutto il mondo captano uno strano messaggio di origine extraterrestre. Contemporaneamente, sullo Starlab, un osservatorio astronomico abbandonato, che orbita intorno alla Terra, viene rivelata un'inspiegabile emissione di energia. L'astronoma Pat Adcock, che è la proprietaria dello Starlab, si reca sulla vecchia stazione per scoprire le cause del fenomeno, ma in cuor suo è convinta che si tratti di tecnologia aliena, il cui possesso le farebbe guadagnare un mucchio di quattrini. Anche i suoi stretti collaboratori, tra cui la scienziata ultranovantenne Rosaleen Artzybachova, l'astronauta Jimmy Peng-tsy e l'agente segreto Dan Dannerman, sono a conoscenza del piano di Pat e partecipano alla spedizione. Ma il gruppetto, giunto sullo Starlab, viene catturato dall'alieno Pisolo (si ha il nome di un celebre nano) e, trasportato su un pianeta sconosciuto, è rinchiuso in una cella esagonale dalle pareti a specchio. Dopo qualche tempo, Pisolo spiega ai terrestri che il suo popolo è alla ricerca di razze intelligenti con cui allearsi nella guerra contro degli alieni molto crudeli: gli Orchi. La posta in gioco è l'egemonia su quell'avvenimento di cui parla la religione: la resurrezione dei corpi e l'immortalità. La differenza, rispetto alla tradizione religiosa, è che tale "punto omega" o, come lo chiama Pohl, eschaton è confermato dalla scienza.