venerdì 28 febbraio 2025

[Recensione] L'esoterismo di Dante - René Guénon

 


L'ESOTERISMO DI DANTE || René Guénon || Adelphi || 2001 || 106 pag.

Senza alcuna pretesa di sistematicità, e interessato più a sollevare questioni che a offrire risposte, Guénon volle in questo breve libro far risuonare alcune corde della «dottrina che s’asconde / sotto ’l velame de li versi strani». Dopo aver esaminato le analogie e corrispondenze con gli ordini cavallereschi, il Rosicrucianesimo, l’ermetismo e l’Islam suggerite in passato da studiosi e occultisti, Guénon, fedele al principio secondo cui le somiglianze in realtà dimostrano soltanto «l’unità dottrinale comune a tutte le tradizioni», procede a una geometrica esposizione del simbolismo insito in alcuni temi cruciali della Commedia: i tre mondi, i numeri, il tempo. Ecco allora che l’Inferno appare come ricapitolazione degli stati che precedono logicamente lo stato umano e manifestazione delle possibilità di ordine inferiore che l’essere porta ancora in sé, il Purgatorio come prolungamento dello stato umano e il Paradiso come ascesa agli stati superiori dell’essere, mentre il «mezzo del cammin di nostra vita» diventa occasione per una magistrale spiegazione del «centro» secondo un simbolismo che si riflette con perfetta simmetria nel tempo e nello spazio, nella dottrina dei cicli cosmici basata sulla precessione degli equinozi e nella struttura tripartita dell’universo dantesco. Si tratta, ogni volta, di «fornire un punto di partenza alla riflessione» – ma quella riflessione, che è l’opera intera di Guénon, sarebbe proseguita ancora per molti anni con inesorabile lucidità, nell’intento di «far sentire ai nostri contemporanei la natura angusta e l’insufficienza delle loro concezioni abituali». L’esoterismo di Dante è stato pubblicato per la prima volta nel 1925.

RECENSIONE

Non so ma ho avuto la sensazione che questo studioso veda esoterismo in ogni cosa, pure nei numeri. Però ammetto che rimane interessante l'argomento, in questo caso lui esamina Dante e ipotizza che fosse un Templare, a me ha fatto sorridere perché ho subito pensato a Dan Brown col suo Codice da Vinci che come storia di azione e di intrattenimento tanto di cappello, ma come basi storiche è evidente che è un insieme di cialtronerie e tesi complottistiche e false che si capisce lontano un miglio.

Dunque la Divina Commedia in realtà è una storia di iniziazione massonica? Io penso di no, non sono un massone ma credo che abbia preso un abbaglio il nostro amico René.


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