Cattivik è il nero genio del male! Semplicemente un grottesco e sfortunatissimo ladro in calzamaglia nera che vive nelle fogne di una città italiana. Si impone come anti-eroe e vittima del sistema.
Cattivik è amante del cattivo gusto, irascibile, talvolta ignorante della realtà che lo circonda, è stupido ma impavido, sempre desideroso di compiere i più efferati crimini, i quali vanno dal furto di un prezioso gioiello allo scippo di una borsa da una vecchina.
Tra le peculiarità del personaggio spicca il singolare modo di parlare, (ricolmo di parolacce, puntualmente censurate), che impone l’esclusione dell’ultima vocale di ogni parola, la tipica risata sghignazzante (a scelta tra Yuk, yuk, yuk e Uaz, uaz, uaz!) che spesso riecheggia tra i sordidi vicoli della città incutendo timore nei passanti (o meglio: nell’omino in bombetta, il Solitomino, tradizionale vittima dei crimini del protagonista e dunque inconsapevole co-protagonista delle avventure) e il modo di spostarsi da un luogo all’altro saltellando, o meglio “rimbalzando” sfruttando la sua curiosa forma tonda.
Un’altra particolarità di questo personaggio è l’arma con cui assale il Solitomino, usualmente una sorta di martellone in legno, più raramente un coltello, a volte una pistola semiautomatica. Da notare, poi, la totale mancanza di igiene del personaggio: abita nelle fogne, ha dei topi come occasionali servitori, pare possedere un unico capo d’abbigliamento (la calzamaglia nera, mutande e scarpe escluse) che si toglie rarissimamente, nonché le consuete esalazioni corporali interne ed esterne, accompagnate spesso e volentieri da episodi di rigetto.
Un’altra caratteristica peculiare di Cattivik è la sua immortalità: per quanto in ogni storia venga malmenato, sparato, mutilato, investito, schiacciato, smembrato, tritato e persino sciolto nell’acido, ritorna puntualmente integro nell’arco di un paio di vignette.
Le sue esilaranti avventure sono caratterizzate da una sottile satira a tutto e a tutti e da quel tocco di “ingenua volgarità” che fanno di Cattivik un personaggio adatto alla lettura da parte dei bambini in quanto sfortunato, divertente e implicitamente moralistico (dati gli scarsi risultati delle sue malefatte egli è la dimostrazione che “il crimine non paga”) sia degli adulti che vedono messi in ridicolo molti stereotipi della vita moderna.
Cattivik l’ho conosciuto fin da fanciullo, quando mio cugino leggeva le sue incredibili e divertentissime storie a fumetti! Oggi, casualmente, nel riordinare la mia biblioteca ho ritrovato un numero di Cattivik nella sua mitica forma rettangolare… E subito ho divorato la prima storia dove il nero genio del male fa il professore in una sua scuola del crimine… E naturalmente si mette in un mare di guai!
Cattivik nasce nel 1965 dalla fantasia di Bonvi (Franco Bonvicini, il creatore delle Sturmtruppen) su un giornale studentesco modenese come parodia dei ben più scaltri e cinici ladri e criminali Diabolik (a partire dal nome) e Satanik. Dopo la “gavetta”, Cattivik appare al grande pubblico per la prima volta il 19 luglio 1970, in veste di personaggio completo, su Tiramolla della Edizioni Alpe. Gradualmente nel 1972 la realizzazione delle avventure viene affidata da Bonvi (suo creatore) a Silver il quale le pubblica su numerose riviste dell’epoca (come il Corriere dei ragazzi) per poi nell’ottobre 1989, inaugurare una serie autonoma che ha per titolo il suo nome edita dalla ACME con periodicità bimestrale poi, visto il successo, trasformata in mensile. Autori delle storie sono stati gli sceneggiatori Casty, Mirco Maselli, Piero Lusso e i disegnatori Massimo Bonfatti, Giorgio Sommacal e Cesare Buffagni.
Nel gennaio 2005, per problemi editoriali, la serie di Cattivik è stata interrotta. Alcune sue storie sono apparse saltuariamente all’interno della serie Lupo Alberto. In concomitanza con la messa in onda della serie televisiva a lui dedicata nel dicembre 2008 la McK Publishing ha ricominciato a pubblicare la rivista seppur come supplemento a richiesta di Lupo Alberto. La forma della nuova rivista mensile però non ha più la classica forma rettangolare ma è in formato A4, le storie sono a colori e già uscite in precedenti edizioni.
…Ma non temete! Al nuovo calare della notte, il genio del male tornerà a colpire più nero che mai… Perché Cattivik non perdona!
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