mercoledì 17 febbraio 2021

[Recensione] Bastaddi - Stefano Amato


BASTADDI || Stefano Amato || Marcos Y Marcos || 2015 || 232 pagine

Avete presente "Bastardi senza gloria", di quel genio di Tarantino? Otto uomini feroci e selvatici, caricati a odio puro, minano alle fondamenta il dominio nazista. In questo romanzo invece siamo in Sicilia, ed è la mafia l'oppressore. Il tenente Ranieri, al comando dei suoi otto Bastaddi assetati di giustizia, colleziona scalpi di Cosa nostra. Il Capo dei capi è sempre più nervoso. Il Maxiprocesso con tutte quelle condanne è semplicemente intollerabile, e questi Bastaddi assatanati una spina nel fianco. Di questo passo, dove andremo a finire? Occorre proprio un gesto simbolico, una celebrazione della mafia, con i suoi picciotti, il suo onore, i suoi film. Una bella serata mafiosa in un cinema di Siracusa sarà il giusto segnale per tutti. La cupola di Cosa nostra concentrata in un cinema? Che occasione meravigliosa, per i Bastaddi. E se il cinema per giunta appartiene a Carla, che ha perso tutta la famiglia in una strage mafiosa... si scatenerà una gara esplosiva a chi stermina i mafiosi per primo nella sala buia..

RECENSIONE

Non ho ancora visto il film "Bastardi senza gloria" di Tarantino, e questo libro ne è una sorta di remake, solo che invece di essere ambientato nel periodo nazista di hitleriana memoria è ambientato in Sicilia, ed è la mafia, Cosa Nostra l'oppressore. E anche qui, come nel film, viene creato un gruppo speciale, i Bastaddi: non indossano uniformi, odiano Cosa Nostra, e la loro missione è sempre la stessa: ammazzare quanti più mafiosi possono, prendendone gli scalpi di indiana memoria. Ma si prospetta loro una ghiotta occasione: riunire tutti i pezzi grossi della malavita in un cinema e farli crepare la dentro. Ci riusciranno?
Stefano Amato crea un romanzo dove, finalmente, i cattivi vengono davvero puniti per le cose terribili che hanno fatto e i buoni ne escono vincitori, insomma, una storia volutamente provocatoria dove poter riflettere e prendere un grosso sospiro di sollievo, dove "Falcone e Borsellino brinderanno in pace a una Sicilia finalmente libera, sorrideranno ancora".
Il messaggio dell'autore è palese: sogna un mondo in cui tutta quella feccia, quelle persone senza dignità né umanità, quegli animali ignoranti e analfabeti che amano solo il potere e i soldi finalmente spariscano dalla faccia della Terra una volta per tutte, e lasci vivere in pace e armonia i veri siciliani (che siamo la maggior parte), persone cordiali, ospitali e buone, generose e integre, geniali e solari. Una chimera? No, secondo me no, la mafia è solo un esempio del male che ci minaccia ogni giorno, la mafia è tutto ciò che non porta al bene, quindi anche un politico che non fa il bene del paese ma il suo solo interesse, è una persona da sputarci in faccia e gettarlo con un peso in fondo al mare, tanto per fare un esempio. Un romanzo che incita alla violenza? Tutt'altro, una meditazione su cosa è guasto e, naturalmente, una storia ironica (non prendete alla lettera le cose che narra altrimenti non siete intelligenti!). Consigliato, eccome. A tutti, non solo ai siciliani.


 

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