lunedì 6 aprile 2020

[Recensione] L'isola del dottor Moreau - H. G. Wells

Titolo: L'isola del dottor Moreau 
Titolo originale: The Island of Dr. Moreau
Autore: Herbert George Wells
Traduttore: Giuseppe Zito
Editore: Fanucci
Data di pubblicazione: 26 gennaio 2017
Prima pubblicazione: 1896
Genere: fantascienza
Pagine: 183
Prezzo: 8,35 euro

Quarta di copertina
Chi mai potrebbe credere alla storia raccontata da Edward Prendick? Stando alle sue memorie, scampato a un naufragio nelle acque del Pacifico, sarebbe stato tratto in salvo da un vascello che trasportava animali esotici, comandato da un capitano dedito all'alcol. Su quel vascello avrebbe conosciuto un tale Montgomery e il suo deforme servitore M'ling, insieme ai quali sarebbe sbarcato su un'isola vulcanica abitata da esseri singolari e spaventosi, a metà tra uomini e bestie. L'unica presenza umana sull'isola sarebbe stata quella del dottor Moreau, uno scienziato specializzato in perversi esperimenti di vivisezione dai quali quelle strane creature avrebbero preso vita. Ma, a quanto racconta Prendick, non tutto sarebbe andato secondo i piani: gli uomini-bestia avrebbero cominciato a maturare una propria coscienza e si sarebbero ribellati al loro creatore. A salvare Prendick da una morte certa quanto atroce, sarebbe stato un battello alla deriva con due cadaveri a bordo, grazie al quale l'uomo avrebbe finalmente ripreso il mare. A Londra, dove è riuscito a tornare, sono in molti a credere che Edward Prendick sia solo un pazzo...

Recensione
Cosa faceva il dottor Moreau in questa isola solitaria? Egli cercava di rendere umane delle bestie, degli animali come orsi, leopardi, scimmie, mucche, cani, donando loro addirittura una morale che avrebbero dovuto rispettare come se fossero stati sotto ipnosi. Ma a lungo andare vedremo che l'istinto animale prenderà il sopravvento e inizieranno i guai.

Stavolta il nostro Wells ci vuole far riflettere sulla nostra umanità e ci riesce perfettamente: che significa essere umani? La figura del dottore ripudiato dai suoi colleghi per i suoi esperimenti poco discutibili fa quasi tenerezza, se non fosse che viviseziona degli inermi animali (modificando anche il loro cervello) pur di renderli, a modo suo, più umani possibili. Non a caso il nostro protagonista, un povero naufrago che si trova a dover sbarcare in quella isola piena di esseri mutanti, deciderà di ribellarsi al folle dottore e di provare compassione per quei "mostri" o "esperimenti falliti".

È giusto, sembra chiederci l'autore, soprassedere al dolore che l'uomo procura agli animali vivisezionati pur di giungere a un nobile scopo? Noi ci consideriamo ancora oggi una razza superiore nonostante continuiamo ad ucciderci in infinite guerre sia economiche che politiche che reali? Wells con questa opera mette in discussione i principi delle nostre società moderne che si credono sempre più intelligenti e progredite quando sotto sotto sono sempre dei covi di istinti distruttivi e discriminatori, dove la nostra animalità è soltanto nascosta, coperta dagli abiti e dalle maschere che indossiamo. E questo si vede negli occhi del nostro protagonista quando, salvato dall'isola, ritorna a vivere nel nostro mondo moderno e vede ormai negli altri esseri umani la loro bestialità.

Nessun commento:

Posta un commento