lunedì 6 aprile 2020

[Recensione] I sotterranei del Majestic - Georges Simenon

Titolo: I sotterranei del Majestic 
Titolo originale: Les Caves du Majestic
Autore: Georges Simenon
Traduttore: E. Vicari Fabris
Serie: Commissario Maigret #20
Editore: Adelphi
Data di pubblicazione: 1 novembre 1998
Anno prima pubblicazione: 1942
Genere: giallo
Pagine: 150
Prezzo: 10 euro

Quarta di copertina
«“Hanno ucciso qualcuno del personale?” chiese sorpresa ma senza emozione». «“No, però è successo nei sotterranei... È questo lo strano della faccenda... Provi a immaginare una cliente, una cliente facoltosa, scesa al Majestic con il marito, il figlio, una governante e un’istitutrice... Un appartamento da più di mille franchi al giorno... Bene, questa donna viene strangolata alle sei del mattino, e non in camera sua ma nello spogliatoio dei sotterranei... Perché con ogni probabilità è lì che è stato commesso il delitto... Che cosa ci faceva una così nei sotterranei?... Chi ha potuto attirarla là sotto e come?... E per giunta a un’ora in cui gente come lei di solito è ancora immersa in un sonno profondo...”». «Le parole di Maigret non sortirono un grande effetto: Charlotte aveva aggrottato le sopracciglia come se le fosse venuta un’idea ma l’avesse subito scartata. Poi aveva lanciato un rapido sguardo a Prosper che si stava scaldando le mani sopra la stufa – mani bianchissime, dalle dita quadrate, coperte di peli rossi».

Recensione
Ventesima indagine per il nostro commissario di Parigi Maigret, indagine che forse Simenon non pensava assolutamente di scrivere visto che col precedente Maigret lo aveva tranquillamente mandato in pensione. Come spiegato, egli aveva fatto ciò perché voleva smettere di scrivere altri libri sul Nostro commissario, ma i fan non era per nulla d'accordo e così, dopo cinque anni di silenzio, eccolo uscire con questa nuova indagine: ritorna dunque Maigret, più in forma che mai! Non a caso Simenon ambienta questo giallo nello stesso albergo del primo romanzo con Maigret (Pietr il Lettone), come una sorta di omaggio e di ripartenza.

Stavolta viene ritrovata morta una donna facoltosa nei sotterranei di un hotel francese e, il giorno dopo, anche il portiere dello stesso. I sospetti ricadono subito sul barista Prosper Donge, colui che aveva ritrovato il cadavere della donna e per questo viene arrestato. Maigret però non è molto convinto che sia stato il barista a commettere quel duplice omicidio e inizia a scavare sul passato della donna.

Che dire, sono felice che Simenon abbia avuto la voglia di ritornare a scrivere delle inchieste di Maigret, e da 19 scopriremo arriverà a scriverne ben oltre 70! Questa indagine non mi ha colpito più di tanto, ma le atmosfere che solo lui riesce a pennellarci sono a dir poco eccezionali, soprattutto colpisce quel mondo dei servi che si muovono, come tante formiche ordinate, nei sotterranei dell'hotel lussuoso per accontentare e ben servire i ricchi viziati che vi abitano di sopra. Una piccola curiosità: avevamo lasciato Maigret, come avevo già scritto, in pensione, quindi come è possibile che qui è normalmente tornato in servizio? Secondo me, e credo di non sbagliare, il romanzo precedente è ambientato nel futuro, non ci vedo altra spiegazione plausibile. Ipotesi che si rafforza perché ho letto che nei prossimi romanzi Maigret sarà alcune volte in pensione, quindi il nostro autore ha scelto di alternare indagini del presente con altre future, tutto qua. 

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