martedì 18 marzo 2025

[Recensione] Il caso Malaussène - Daniel Pennac

 


IL CASO MALAUSSÈNE || Daniel Pennac || Feltinelli || 2017 || 288 pag.

La mia sorellina minore Verdun è nata che già urlava ne La fata carabina, mio nipote È Un Angelo è nato orfano ne La prosivendola, mio figlio Signor Malaussène è nato da due madri nel romanzo che porta il suo nome e mia nipote Maracuja è nata da due padri ne La passione secondo Thérèse. E ora li ritroviamo adulti in un mondo che più esplosivo non si può, dove si mitraglia a tutto andare, dove qualcuno rapisce l’uomo d’affari Georges Lapietà, dove Polizia e Giustizia procedono mano nella mano senza perdere un’occasione per farsi lo sgambetto, dove la Regina Zabo, editrice accorta, regna sul suo gregge di scrittori fissati con la verità vera, proprio quando tutti mentono a tutti.
Tutti tranne me, ovviamente. Io, tanto per cambiare, mi becco le solite mazzate.
Benjamin Malaussène

“Io sottoscritto Benjamin Malaussène vi sfido, oggi, chiunque voi siate, ovunque vi nascondiate, quale che sia il vostro grado di indifferenza alle cose di questo mondo, a ignorare l’ultima notizia appena uscita, la notiziona che farà discutere la Francia e crepitare i social.”

RECENSIONE

Dopo anni ritornano le vicende della famiglia Malaussène, e il tempo è passato, infatti ritroviamo Verdun, È Un Angelo (detto Nange), Signor Malaussène (detto Sigma) e Maracuja (detta Mara), rispettivamente sorella, nipote, figlio e nipote del protagonista, cresciuti. Il libro si apre sul rapimento di Georges Lapietà, ex ministro e uomo d'affari, mentre stava andando a ritirare un assegno ottenuto chiudendo le filiali del gruppo LAVA (fornitore di acqua potabile) e licenziando tutti i suoi dipendenti. Benjamin, intanto, si trova nelle Prealpi del Vercors a trascorrere le vacanze con la sua compagna, Julie, ed il suo cane. 
La Regina Zabo, direttrice delle Edizioni del Taglione e datore di lavoro di Ben, sta pubblicando autori controversi e Benjamin viene incaricato della loro protezione. Uno degli autori più famosi, Alceste, è quindi rinchiuso in un capanno degli attrezzi nel fitto della foresta del Vercors dove sta scrivendo il nuovo libro sorvegliato notte e giorno dagli amici di Benjamin. Verdun si è sposata con un panettiere dal nome Ludovic Talvern ed è diventata giudice istruttore, mentre Mara, Nange e Sigma sono a fare volontariato ai tre angoli della terra. L'ispettore Titus, incaricato delle ricerche di Lapietà, scopre che Lapietà ha bisogno di cateterismo urinario. Titus quindi, con il giovane collega Manin, setaccia le registrazioni di videosorveglianza delle farmacie per trovare qualcuno che chiedesse cateteri senza ricetta. Intanto i rapitori promettono di liberare Lapietà se i suoi soci del gruppo Lava consegneranno quella domenica davanti a Notre-Dame l'intero importo dell'assegno al Reverendo Coursoun de Loir.

Questo libro continua in Capolinea Malaussène.

Ritrovare l'umorismo di Pennac resta sempre un piacere.
Scrivendo questo ulteriore capitolo della saga Malaussène si sente che è permeata di nostalgia dei bei vecchi tempi, e riportandoci nelle vicende sgangherate di questa particolare famiglia ci fa dire: caspita, ci sei davvero mancata, tribù Malaussène!




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