venerdì 16 settembre 2022

[Recensione] Le meraviglie del Duemila - Emilio Salgari

 


LE MERAVIGLIE DEL DUEMILA || Emilio Salgari || Crescere Edizioni || 2019 || 192 pagine

Pubblicato nel 1907 ed ambientato nel 1903, il romanzo in poche pagine proietta il lettore nell'anno 2003: uno scienziato, scopritore di una tecnica ibrida botanica/criogenica, decide di sperimentare un lungo sonno centenario per poi “risorgere” e scoprire le "meraviglie" che attendono le generazioni future, coinvolgendo nella sua avventura un giovane avventuriero milionario e annoiato dalla vita. Emilio Salgari, utilizzando lo pseudonimo di Guido Altieri (suo presunto nipote), anticipa la corrente futurista italiana e con questo romanzo, peraltro considerato l’opera prima della fantascienza italica, dimostra che le proprie capacità visionarie trascendono non solo lo spazio ma anche il tempo: si ricorda al lettore, difatti, che l’autore non visitò mai le località in cui ambientò la maggior parte dei suoi romanzi; in questo, invece, predice temi di grande attualità odierna: inquinamento, sovrappopolazione e terrorismo nonché molte invenzioni tecno-scientifiche. La presente edizione è stata revisionata nei termini di una lieve rettifica delle forme cadute in disuso e impreziosita da molteplici annotazioni riguardanti luoghi, oggetti e personaggi. 

Recensione

Era da tempo che non mi lasciavo cullare dalla lettura di un romanzo di Emilio Salgari, che, come molti di voi, abbiamo conosciuto e apprezzato soprattutto per le avventure di Sandokan la tigre della Malesia. Da tempo mi ronzava questo titolo, un romanzo di fantascienza scritto da Salgari e finalmente mi sono deciso a leggerlo.

Un giovane ricco è amico di uno scienziato e, insieme, decidono di fare un esperimento: prendere una sostanza che permetterà loro di addormentarsi per cento anni e così poi risvegliarsi nel futuro, appunto, nell'anno Duemila. E l'esperimento funziona. Così conosceremo le varie invenzioni che l'umanità ha escogitato in un secolo, alcune devo dire Salgari le ha azzeccate (come la tv o il fatto di ordinare il cibo da casa e poi ti arriva) altre sono molto più fantasiose (come la navigazione pneumatica o le navi volanti).

Leggere queste pagine ti rende Salgari ancora più simpatico, ti immedesimi in lui che stava lì a escogitare e immaginare le invenzioni che avremmo avuto noi, quanto mi piacciono gli autori del novecento che cercano di pensare al futuro e a cosa l'uomo potrebbe diventare. Interessante anche l'attenzione a una vita più ecologica e quasi un monito che Salgari ci vuole regalare (affascinante e geniale l'idea delle centrali idroelettriche che sfruttano la potenza delle cascate). Il finale mi ha spiazzato, e sembra quasi che aveva fretta di terminare la storia, avrei preferito un finale meglio descritto, sembra terminare la storia di botto.

A me è piaciuto, e lo stra-consiglio.


Nessun commento:

Posta un commento