martedì 14 luglio 2020

[Recensione] Il conte di Montecristo - Alexandre Dumas

Titolo: Il conte di Montecristo
Titolo originale: Le Comte de Monte-Cristo
Autore: Alexandre Dumas
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Classici
Pubblicazione: 29 luglio 2013
Prima pubblicazione: 1844
Genere: romanzo storico
Pagine: 1140
Prezzo: 15 euro

Quarta di copertina
Vittima delle insidiose trame di due acerrimi rivali e di un ambizioso magistrato senza scrupoli, il giovane ufficiale di marina Edmond Dantès viene arrestato a Marsiglia il giorno stesso del suo matrimonio e rinchiuso per quattordici interminabili anni nel tenebroso castello d'If. Qui incontra l'anziano abate Faria, che gli offrirà l'occasione per una fuga avventurosa e gli permetterà di impossessarsi di un prezioso tesoro. Divenuto ricchissimo, Dantès - che ha ormai assunto il romantico titolo di conte di Montecristo - può infine portare a termine la sua tremenda vendetta... Pubblicato per la prima volta nel 1844 e basato su un fatto di cronaca, Il conte di Montecristo è il romanzo d'appendice per eccellenza, caratterizzato da una trama movimentata e ricca di colpi di scena. Divenne subito popolarissimo imponendosi come modello per tutta la narrativa d'avventura dell'Ottocento e oltre, tanto da rimanere ancora oggi uno dei caposaldi della letteratura europea: un libro per ogni età, un grande romanzo sulle passioni degli uomini.

Recensione
Dopo aver divorato I tre moschettieri qualche anno fa, ho appena terminato questa altra celebre opera letteraria di Alexandre Dumas.
Quello che ho letto è essenzialmente un lungo romanzo di avventura con protagonista Edmond Dantès, un giovane marinaio che subirà molte ingiustizie e che, col tempo, si vendicherà con quelli che gli hanno rovinato la vita (diventando il Conte di Montecristo). Quindi il tema che percorre tutta la storia, anzi l'intera storia ruota attorno alla tematica della vendetta. Facilmente ci si immedesima con il protagonista, si tifa con lui per sopravvivere a quella ingiusta prigionia durata 14 anni nel Castello d'If, l’anima di Edmond è un anima ferita e rabbiosa che non ha più la capacità di volgersi agli altri con fiducia ne tanto meno di ricercare la felicità.

Bello, molto scorrevole, appassionante, non ci si stanca di continuare la lettura e di sapere come andranno a segno le varie trappole del conte che metterà a segno e con cui punirà i suoi nemici. Dumas ci descrive di come un uomo buono e generoso, dopo quello che subisce ingiustamente, si può trasformare in un vendicatore vittorioso, una sorta di preistorico Superman. Verso il finale, quando Montecristo ritrova la sua ex promessa sposa Mercedes, l'autore riesce bene a farci capire che nell' anima del conte non c’è più spazio per lo slancio e la fiducia verso il prossimo di cui avrebbe bisogno per continuare ad amare la sua donna. E’ un uomo consumato dalla rabbia per l’ingiustizia delle privazioni a cui è stato condannato. L'autore, inoltre, ci delinea il personaggio di Dantes divenuto conte come un personaggio divino, che grazie al "pretesto" del denaro (diventa ricco grazie all'abate Faria che incontra in prigione) riuscirà ad inoltrarsi nella nobiltà francese e ritroverà e si farà amici i suoi nemici.
Come struttura è un romanzo d'appendice, ovvero pubblicato a puntate su una rivista fra il 1844 e il 1846. Ammetto che in certi punti potrebbe risultate noioso, ma questo accade perché avvengono tantissime storie e situazioni che spesso ci si trova smarriti, ma d'altronde stiamo parlando di oltre 1000 pagine, quindi è naturale stancarsi ad un certo punto. Difatti io ho dovuto interrompere la lettura un paio di volte e ho letto contemporaneamente alti romanzi per staccare un po', ciò però non toglie che rimanga una lettura appassionante e scorrevole e si merita tutte e cinque le stelle senza alcun dubbio.
Se posso darti un consiglio, o lettore, non spaventarti dalla mole di questo romanzo: lo so, anche io ho pensato la tua stessa cosa, ovvero: "e chi se lo legge questo mattonazzo adesso?" (io stesso ho impiegato ben 4 mesi per leggerlo, con pause incluse). Fidati, ne vale la pena, sarà un'esperienza che ricorderai per molto tempo. In questa storia vi troverai l'essenza dell'avventura, la storia d'amore infranta, le perdite e le delusioni della vita, la lotta contro il destino e contro i nemici, il rialzarsi e il ricominciare da zero per poi vendicarsi con calma e sangue freddo. Ti giuro, alla fine ti lascia senza parole, e vorresti come Morrell e Valentine esclamare: "Chissà se lo rivedremo ancora!"
"Aspettare e sperare".

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