venerdì 8 maggio 2020

[Recensione] Nero di maggio - Leonardo Gori

Titolo: Nero di maggio
Autore: Leonardo Gori
Editore: TEA
Pubblicazione: 6 settembre 2018
Prima pubblicazione: 2000
Genere: thriller, storico
Pagine: 286
Prezzo: 14 euro

Quarta di copertina
Primavera del 1938: Adolf Hitler e Benito Mussolini cementano le basi della loro funesta alleanza. Preludio simbolico dell’asse è la visita del Führer in Italia: Roma, Napoli e, per ultima, Firenze. Pochi giorni prima dell’arrivo dei due dittatori sulle rive dell’Arno, però,viene scoperto il cadavere di una prostituta. Un caso ordinario, a prima vista. Eppure gli esponenti fiorentini del regime iniziano a tremare... Affetto da un’inguaribile curiosità «professionale», il giovane capitano dei Carabinieri Bruno Arcieri, appena arrivato a Firenze da Milano, dà inizio a un’inchiesta labirintica, paziente, testarda, più volte ostacolata da personaggi oscuri. Colpo di scena dopo colpo di scena, delitto dopo delitto, Arcieri insegue le tracce di un assassino spietato, di un machiavellico disegno criminale, di una verità inconfessabile. E alla fine, nel nome della giustizia, dovrà ingaggiare un’ultima, disperata battaglia contro il colpevole e, allo stesso tempo, contro le tragiche condotte squadristiche che hanno avvelenato la vita quotidiana e politica del nostro Paese durante il lungo ventennio nero.

Recensione
Ho scoperto questo libro consigliato da un amico. Prima opera che leggo di questo autore, Leonardo Gori.

Siamo nella primavera del 1938 a Firenze, esattamente pochi giorni prima della visita che faranno Hitler e Mussolini, quando viene ritrovato il cadavere di una ragazza sulle rive dell'Arno. L'inchiesta di questo assassinio viene data a un giovane capitano dei carabinieri, Bruno Arcieri, appena arrivato da Milano. Egli, con grande acume, indagherà senza sosta e, nonostante i mille ostacoli, riuscirà a seguire le traccie del pericoloso assassino, diventato un "pezzo grosso" del regime fascista.

Ho letto un buon thriller scritto con un'accuratezza storica (davvero notevole la descrizione della visita dei due dittatori) dove spicca il personaggio del Gerarca (cui l'autore stesso, in postfazione, specificherà essersi ispirato alla figura di Alessandro Pavolini) a cui il capitano è "costretto" a fargli da scorta e con cui vivrà alcune giornate fiorentine che lo porteranno in giro per circoli culturali (e non solo). Ma nello stesso momento continuerà ad indagare sull'omicidio delle due prostitute e cercherà di salvare una terza ragazza, rapita dall'assassino.
Seppur la storia risulta appassionante, con alcuni colpi di scena, per il resto lo stile e la trama non è nulla di che, spesso può risultare un po' pasticciata e poco scorrevole.

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