giovedì 9 aprile 2020

[Recensione] Ogni piccola cosa interrotta - Silvia Celani

Titolo: Ogni piccola cosa interrotta
Autrice: Silvia Celani
Editore: Garzanti
Pubblicazione: 23 marzo 2019
Genere: romanzo
Pagine: 288
Prezzo: 12 euro

Quarta di copertina
«L’amore che ognuno di noi riceve ha la stessa funzione delle stelle per i navigatori. Ci indica la rotta. Rimane in fondo alle nostre tasche, così, ogni volta che lo desideriamo, ogni volta che ne sentiamo la necessità, possiamo accertarci che sia sempre lì affondandovi una mano.»

Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta.
Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola.
Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così.
È questo senso di apnea l’unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile.
Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po’ spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all’improvviso si erano spezzati per sempre.
Eppure ora ho capito che è l’imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.


Silvia Celani ha scritto un esordio che lascerà il segno. Un esordio con la forza di un romanzo maturo e potente. Chi lo ha letto in anteprima lo ha paragonato al bestseller dell’anno Eleanor Oliphant sta benissimo. Una storia che ci dimostra come siano le nostre imperfezioni a renderci più forti. Sono le nostre fragilità a renderci quello che siamo. Sono loro a rendere la nostra vita davvero perfetta. Sono loro a tracciare la strada delle nostre cose interrotte.

Recensione
Questo romanzo è stato scelto dal gruppo di lettura di cui faccio parte per il mese di ottobre 2019 (quindi non l'ho scelto io, in un certo senso mi è stato "imposto" in senso buono).

Sarò franco: a me storie di questo genere non colpiscono e di solito non le leggo, e credo che per entrare nella mente della protagonista, Vittoria, bisogna avere un'alta sensibilità femminile, visto che a me ella non mi ha fatto simpatia, anzi, l'ho trovata quasi sempre complessata e antipatica (certe volte una scrollatina di spalle non le avrebbe fatto male). Però il messaggio che l'autrice ci lascia è molto bello: sono le nostre imperfezioni a renderci più forti. La storia si dipana velocemente, è scorrevole, ma alcune parti appaiono un po' banali e ripetitive. Ripeto, da solo non avrei mai scelto questo libro.

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