sabato 31 ottobre 2020

[Recensione] Sherlock Holmes, Charlie Chan e il salvataggio del Titanic - Rino Casazza

 


SHERLOCK HOLMES, CHARLIE CHAN E IL SALVATAGGIO DEL TITANIC | Rino Casazza | Algama | 1 settembre 2020 | 300 pagine

Febbraio 1912. Sherlock Holmes e John Watson si trovano a San Francisco per un convegno internazionale di medicina legale. E decidono di prolungare il soggiorno negli Stati Uniti con una vacanza alle Hawaii. Durante la navigazione fanno conoscenza con un eccentrico personaggio di origini cino-americane, di ritorno dalla luna di miele con la moglie Elisabeth. È un giovane ispettore della polizia di Honolulu, di nome Charles, confidenzialmente “Charlie”, Chan, destinato, negli anni a venire, ad una carriera investigativa di grande successo. Charlie Chan mostra fin da subito il suo punto di forza: riuscire a combinare in modo felice l’antica, profonda saggezza del lontano oriente col dinamico pragmatismo yankee. Le ultime parole di un prete protestante, ucciso durante la crociera, mettono al lavoro Holmes, Watson e Chan su un enigma apparentemente inspiegabile. È l’inizio di un’avventura che, a un mese e mezzo dalla partenza del Titanic da Southampton, condurrà il re degli investigatori, il suo storico aiutante e il nuovo, insolito collaboratore, dentro ai misteri che circondano il viaggio inaugurale del più lussuoso transatlantico che abbia mai solcato i mari.

RECENSIONE

Piacevole giallo che unisce due famosi investigatori letterari: l'inglese Sherlock Holmes e il cinese Charlie Chan i quali collaboreranno in un'indagine particolare: qualcuno sta progettando di fare affondare il Titanic, il transatlantico più famoso della storia. L'autore, Rino Casazza, riprende in questa storia due teorie del complotto che si diffusero dopo l'incidente del Titanic, teorie che mettevano in dubbio la casualità della tragedia sostenendo che essa fu provocata per determinati scopi.

Questa inedita coppia di investigatori, Sherlock e Charlie, mi è piaciuta, anche se avrei messo in bocca a Chan meno proverbi cinesi, sembra un biscotto della fortuna parlante!


lunedì 26 ottobre 2020

Ant-Man (2015)

Lo scassinatore Scott Lang accetta un ultimo colpo, ma dentro la cassaforte anziché soldi trova una strana tuta. Quando la indossa attiva un meccanismo di miniaturizzazione che lo trasforma in un minuscolo guerriero. Contattato dal creatore della tuta, lo scienziato Hank Pym, Scott si troverà di fronte alla difficile decisione di diventare Ant-Man e salvare il mondo da un pericolo mortale.



sabato 24 ottobre 2020

[Segnalazione] L'ombra di Iside - Marco Buticchi

Oggi. Ci sono enigmi che una sola persona al mondo può sciogliere: Sara Terracini, esperta archeologa e moglie dell’inafferrabile Oswald Breil. Proprio lei, infatti, riceve l’incarico di tradurre le decine di tavolette d’argilla affiorate dalle sabbie d’Egitto, rivelatrici di una storia rimasta fino a ora piena di enigmi. Ma i due coniugi ben sanno che dietro ogni enigma si nasconde una minaccia, stavolta più subdola e infernale di quanto fosse immaginabile…

Primo secolo avanti Cristo. Teie è la guardia del corpo assegnata a Cleopatra. La sua ombra, anzi. È la donna responsabile dell’incolumità della regina sin dalla sua nascita. Teie osserverà la sovrana d’Egitto crescere, sfidare gli intrighi di corte, conquistare il trono, innamorarsi pericolosamente di un condottiero romano, recarsi nell’insidiosa capitale dell’Impero più potente del mondo. E la vedrà morire, diventando la sola testimone e custode dell’ultimo segreto di Cleopatra.

9 giugno 1815. Un uomo dalle fattezze di un gigante arriva ad Alessandria d’Egitto, ma non sa ancora che quella terra e i suoi misteri gli entreranno nel cuore e nell’anima, come un dolce veleno. Giovanni Battista Belzoni, di origini italiane ma con cittadinanza inglese, è a caccia di tesori, di testimonianze del passato, di scoperte. Il suo ingegno lo porta a compiere imprese incredibili che gli procurano ricchezze e riconoscimenti, ma anche crescenti rivalità, antipatie e numerosi nemici, pronti a tutto pur di appropriarsi del più prezioso dei tesori rinvenuti da Belzoni: una tavoletta d’argilla che probabilmente indica il luogo di sepoltura della leggendaria regina d’Egitto, Cleopatra, e del suo grande amore, il condottiero romano Antonio.

In libreria dal 27 agosto 2020

L'AUTORE


Marco Buticchi, il maestro italiano dell’avventura, è nato alla Spezia e ha viaggiato moltissimo per lavoro, nutrendo così anche la sua curiosità, il suo gusto per l’avventura e la sua attenzione per la storia e il particolare fascino dei tanti luoghi che ha visitato. È il primo autore italiano pubblicato da Longanesi nella collana «I maestri dell’avventura » (accanto a Wilbur Smith e Clive Cussler), in cui sono apparsi con grande successo di pubblico e di critica Le Pietre della Luna (1997), Menorah (1998), Profezia (2000), La nave d’oro (2003), L’anello dei re (2005), Il vento dei demoni (2007), Il respiro del deserto (2009), La voce del destino (2011), La stella di pietra (2013), Il segno dell’aquila (2015), La luce dell’impero (2017), Il segreto del faraone nero (2018), Stirpe di navigatori (2019), disponibili anche in edizione TEA, oltre a Casa di mare (Longanesi 2016), un appassionato ritratto del padre, Albino Buticchi. Nel 2020 esce L'ombra di Iside (Longanesi).

Nel dicembre 2008 Marco Buticchi è stato nominato Commendatore dal Presidente della Repubblica per aver contribuito alla diffusione della lingua e della letteratura italiana anche all’estero.

lunedì 19 ottobre 2020

[Recensione] La terra dell'eterna notte - Kenneth Robeson

 


LA TERRA DELL'ETERNA NOTTE | Kenneth Robeson | Mondadori | 1 luglio 1974 | 200 pagine

In questa avventura l''Uomo di Bronzo e i suoi cinque aiutanti se la devono vedere con una mano dalle micidiali proprietà, un paio di misteriosi occhialoni e un vasto enigma etno-geologico.

RECENSIONE

Adesso ho capito da dove hanno preso ispirazione gli autori di Superman, Indiana Jones e James Bond: da Doc Savage! Egli è un misto dei tre: fortissimo, inteligente, amante dei misteri, un ottimo combattente e sempre pronto a partire per avventure mozzafiato. Ho scoperto, a malincuore, che questo romanzo fa parte della sua tredicesima avventura, mentre io speravo di avere fra le mani la prima (che è La piramide d'oro) che devo cercare di recuperare senza ombra di dubbio.


In questo romanzo egli si scontra con due cattivi molto intelligenti che cercano dei misteriosi occhiali neri. Il nostro Doc, con l'aiuto dei suoi cinque assistenti, riuscirà a salvarsi la vita più di una volta fino a scoprire un misterioso luogo ai confini del mondo, addirittura nei ghiacci dell'Artico! Ho trovato la lettura interessante, nonostante sia stato scritto nel 1935 risulta ancora abbastanza godibile. Lo consiglio a chi ama il genere avventuroso con dosi di ragionamenti alla Sherlock Holmes. Doc Savage è il padre di Superman e di tutti gli attuali supereroi, tutti concentrati in lui.


venerdì 16 ottobre 2020

[Recensione] Metro 2035 - Dmitrij Glukovskij

 


METRO 2035 | Dmitrij Glukovskij | 1 settembre 2016 | MPlayer | 575 pagine

Da quando una guerra nucleare ha devastato la terra, gli ultimi moscoviti sono sopravvissuti cercando di costruire una nuova civiltà nelle profondità della vecchia rete della metropolitana. Questa presunta sicurezza, pero, sì dimostra presto ingannevole: infatti, due anni dopo essere già stati salvati da Artyom contro i Tetri, gli abitanti della metro sono minacciati da epidemie che mettono a rischio l'approvvigionamento di cibo e da conflitti ideologici sempre più gravi. L'unica salvezza sembra risiedere in un ritorno in superficie: ma questo è ancora possibile? Contro ogni logica, Artyom tenta un viaggio - apparentemente senza speranza - verso un mondo il cui misterioso silenzio nasconde un terribile segreto...

RECENSIONE

Dopo aver letto Metro 2033 e Metro 2034 ecco che finisco anche il terzo della saga, ovvero Metro 2035. Ritroviamo il nostro Artyom, protagonista del primo romanzo, più maturo (beh ha passato un anno in servizio nell'Ordine) che ha un sogno: tutti i giorni, infatti, sale in superficie e tenta di captare delle frequenze radio nella speranza che qualcuno gli possa rispondere; egli crede, infatti, che oltre ai russi ci siano altri sopravvissuti nel mondo. Un giorno alla stazione metropolitana VDNKh incontra Omero, il vecchio protagonista di Metro 2034, che gli rivela interessanti notizie e che potrebbero dargli una speranza su eventuali superstiti. In breve scoprirà che qualcuno vuole tenerli bloccati nel loro mondo, evitando dunque di comunicare con gli altri superstiti di altre zone. E da questo momento il nostro Artyom si troverà di nuovo in mezzo a una battaglia contro due fazioni.


L'ambientazione è sempre suggestiva, la vita dei poveri superstiti nella metropolitana è davvero dura, al limite della sopravvivenza, e stavolta ci sono molti capitoli con uscite all'esterno (con tanti colpi di scena). Il nostro Artyom è maturato, si aggira nei luoghi che prima gli incutevano timore come la biblioteca Lenin, mentre adesso si muove con agilità e sicurezza, spinto soprattutto dalla forza di volontà nel tentare di trovare i superstiti (nessuno gli crede ma lo prendono per pazzo per questo). Il finale risulta aperto e potrebbe avere un seguito che, sinceramente, non mi spiacerebbe per nulla leggere, se dovesse pubblicarlo. 

mercoledì 14 ottobre 2020

[Segnalazione] Il profumo sa chi sei - Cristina Caboni

Per Elena i profumi sono tutto. Sono il suo modo di leggere il mondo che la circonda e non l’hanno mai tradita. A Parigi, le sue cre­azioni personalizzate sono richiestissime, per­ché solo lei sa guardare in fondo alle persone e trovare l’essenza giusta. È la sua vocazione, e lei è felice che sia così. Per questo, quando un giorno, all’improvviso, perde la capacità di creare, la sua vita si trasforma in un in­cubo. La magia dei profumi sembra svanita. Proprio allora le arriva una proposta dall’ulti­ma persona da cui se la sarebbe mai aspettata: Susanna, sua madre, che non è mai riuscita a volerle bene e che ha creato in lei un vuoto incolmabile. La donna le chiede di accompa­gnarla in un viaggio partendo da Firenze e dal palazzo delle Rossini, le antenate da cui Elena ha imparato tutto quello che sa. Vuole portarla con sé in Giappone perché nel paese dei fiori di ciliegio l’arte profumiera è guidata dalla semplicità e dalla purezza. Per poi farsi trasportare dalla potenza delle rose attraver­so l’India e fino a Ta’if, in Arabia Saudita, dove il Fiore del Re è tradizione e sacralità. Una strada alla ricerca di ciò che Elena teme di aver smarrito. Una strada che profuma di fiori e incenso. Ma per Elena questo viaggio significa qualcosa di più, perché l’avvicina a una risposta che cerca da anni. Perché il pro­fumo è il sentiero da seguire, ma solo quando capiamo chi siamo davvero possiamo appro­dare alla nostra meta e toccare con mano la nostra pura essenza.

In libreria dal 15 ottobre 2020

L'AUTRICE

Cristina Caboni vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell’azienda apistica di famiglia. È l’autrice dei romanzi Il sentiero dei profumi – bestseller venduto in tutto il mondo, adorato dai lettori e dalla stampa, che ha conquistato la vetta delle classifiche italiane e straniere – e il suo seguito, Il profumo sa chi sei, La custode del miele e delle api, Il giardino dei fiori segreti – Premio Selezione Bancarella 2017 –, La rilegatrice di storie perdute e La stanza della tessitrice.

martedì 13 ottobre 2020

Mortdecai (2015)

Charlie Mortdecai, mercante d'arte e bon vivant, ha un problema con la Regina, cui deve qualche milione di sterline di tasse. Ha anche un problema con l'adorata moglie Johanna, da quando si è fatto crescere un paio di baffi alla Poirot di cui va enormemente orgoglioso, ma che lei disprezza. Il giorno in cui il servizio segreto inglese, nella persona del suo amico e rivale Alistar Martland, gli chiede aiuto per recuperare un Goya andato trafugato, Mortdecai accetta d'imbarcarsi nell'impresa nella speranza di estinguere il debito, nonostante questo comporti avventurarsi "nelle colonie", ovvero in California. Per fortuna che a guardargli le spalle c'è sempre Jock, il suo braccio destro e armato fino ai denti.

Ecco la mia recensione:



lunedì 12 ottobre 2020

[Recensione] Romanza senza parole - Sof'ja Tolstaja

 


ROMANZA SENZA PAROLE | Sof''ja Tolstaja | La Tartaruga | 16 marzo 2017 | 160 pagine

Romanza senza parole è la seconda opera narrativa di Sof’ja Tolstaja, scritta dopo il grande successo dell’Amore colpevole che le aveva permesso di uscire dall’ombra del suo illustre marito. Lo scritto è rimasto a lungo sepolto in un archivio di Mosca e solo nel 2010, in occasione del centenario della morte di Lev Tolstoj, è stato pubblicato in lingua tedesca; fu la stessa Tolstaja a chiedere che il romanzo uscisse postumo per evitare di inasprire la sua lunga e insanabile crisi matrimoniale. E soprattutto i tolstoiani non lo avrebbero di certo gradito.
La storia parla di passione, di senso del dovere e del potere dirompente della musica nella vita di Saša. Con la morte della madre, la giovane donna sprofonda in una grave depressione, mentre il marito Pëtr, funzionario di un’assicurazione, uomo semplice e interessato solo alle piante del suo giardino, non è in grado di confortarla e di rompere il muro di silenzio creatosi nella coppia.
È invece l’incontro con Ivan Il’ič , pianista e musicista di talento, a sconvolgere la vita di Saša: lo ascolta suonare le “Romanze senza parole” di Mendelssohn e prova un’inattesa felicità e una innaturale voglia di vivere.
Attraverso Saša, Sof’ja Tolstaja narra in realtà la propria storia: le crescenti incomprensioni con il marito, l’insensibilità da lui dimostrata di fronte alla tragica morte del loro figlio più piccolo che l’aveva portata alla disperazione e al rifiuto del mondo. E come Saša, Sof’ja trova conforto nella musica di un pianista e compositore. E la stessa musica della gelosia suona, come in un gioco di specchi, in quel grande romanzo che è Sonata a Kreutzer.

RECENSIONE

La protagonista di questo romanzo è una donna che, dopo la morte della madre, va in depressione. Il marito pensa alle sue piante e la trascura, fino al giorno in cui incontra un pianista che abita vicino casa sua e da quel momento se ne innamora perdutamente. Ma la storia avrà dei risvolti imprevisti.

Scritto dalla moglie di Tolstoj, questo romanzo è un piccolo capolavoro purtroppo poco conosciuto. La vera protagonista è la musica: una sorta di panacea che guarisce da tutti i mali ma che risveglia le nostre passioni più nascoste che porterà inevitabili conseguenze. Una donna che si ri-innamora della vita e si riaccende all'amore, un musicista che ama il suo lavoro e si dedica ad esso insegnandolo ai suoi alunni, una storia d'amore che, purtroppo, non andrà a finire come ci aspettavamo.

Sofia Tolstoja, moglie di Lev Tolstoj per quarantotto anni, una storia lunga una vita, da cui nacquero tredici figli, abbandonò le sue ambizioni letterarie per dedicarsi al marito. Ma bisogna dire che la signora aveva della stoffa come scrittrice.
Consigliatissimo! 


mercoledì 7 ottobre 2020

[Segnalazione] Dormi stanotte sul mio cuore - Enrico Galiano

Mia sa che può sempre contare su Margherita, la sua maestra delle elementari che, negli anni, è diventata anche la sua migliore amica. Nello strambo quaderno che custodisce in un cassetto di casa ci sono scritte tante piccole meraviglie, che sono anche tante grandi risposte. È lei a spiegarle che il cuore di una tartaruga batte sei volte al minuto, quello di un colibrì seicento. E che ogni cuore, quindi, segue il suo tempo.

Ma c’è una domanda a cui Margherita non sa rispondere: «Perché Fede è andato via?». Fede è il ragazzo che la famiglia di Mia ha preso in affido. Fede non voleva parlare con nessuno, ma ha scelto lei come unica confidente. Fede, con i testi delle canzoni, le ha insegnato cose che lei non ha mai saputo. Fede l’ha stretta nel primo abbraccio in cui si è sentita al sicuro e davvero felice. Fede l’ha ascoltata e capita come nessuno mai. Da quando non ha più sue notizie, Mia non riesce ad avvicinarsi alle persone, non riesce nemmeno a sfiorarle. Mentre il mondo e la storia si inseguono e si intrecciano, lei si è chiusa in un guscio più duro dell’acciaio. E non vuole più uscire.

Ma se non si affronta un nemico, il rischio è che diventi sempre più forte, persino invincibile. Se non si va oltre l’apparenza non si conosce la realtà. Anche se provare a farlo è un’enorme fatica; anche se ci vuole molto tempo. Perché, come dice Margherita, ogni cuore ha la sua velocità: non importa chi arriva primo, basta godersi la strada verso il traguardo.

In libreria dal 28 maggio 2020

L'AUTORE

Enrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977. Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per il mondo con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore. Il suo romanzo d’esordio, Eppure cadiamo felici, in corso di traduzione in tutta Europa, è stato il libro rivelazione del 2017 e ha vinto il Premio internazionale Città di Como come migliore opera prima e il Premio cultura mediterranea. Con Garzanti ha pubblicato anche Tutta la vita che vuoi (2018), Più forte di ogni addio (2019), Dormi stanotte sul mio cuore (2020) e il libro illustrato Basta un attimo per tornare bambini (2019) in collaborazione con Sara Di Francescantonio.

lunedì 5 ottobre 2020

[Recensione] Suite francese - Irène Némirovsky

 


SUITE FRANCESE | Irène Némirovsky | Adelphi | Ottobre 2012 | 415 pagine

«Quasi senza saperlo, per una specie di grazia infusa, Irène Némirovsky possedeva i doni del grande romanziere, come se Tolstoj, Dostoevskij, Balzac, Flaubert, Turgenev le fossero accanto e le guidassero la mano mentre lei scriveva sui suoi quaderni ... Quando abbiamo finito di leggere le due prime parti di Suite francese, resta in noi una strana sensazione di letizia. Non sappiamo se essa dipenda dalla gioia nasco­­sta sotto le tragedie della vita; o dalla felicità fisica di raccontare senza fine. Il tono volentieri lirico; l'eco melodiosa della frase; la ricchezza delle sensazioni; la bellezza della natura; gli animali quasi umanizzati; la luce del sole al mezzogiorno o al tramonto; il chiarore onnipresente della luna si sciolgono e si perdono nella fluidità della vita». Pietro Citati

Premessa

Il romanzo si trova nella seconda parte del libro, dal titolo "Dolce", purtroppo rimasto incompiuto, visto che Irène venne arrestata e portata nel campo di concentramento di Auschwitz, dove morì il 17 agosto 1942 in una camera a gas. Nella prima parte, invece, intitolata "Temporale di giugno", l'autrice ci narra il crollo della Francia sotto l’occupazione e il dominio tedesco e gli abitanti che, come un vero e proprio esodo, cercano di fuggire dalla guerra e dall'occupazione tedesca e seguiremo le storie di diverse gruppi di famiglie e persone (alcune delle quali le ritroveremo anche in Dolce). Originariamente l'autrice avrebbe voluto scrivere un unico libro diviso in cinque parti: 1) Tempesta; 2) Dolce; 3) Cattività; 4) Battaglia 5) La pace. Ella intendeva strutturare come una sinfonia in cinque tempi questo romanzo.

Recensione

Se da una parte impariamo a conoscere l'annientamento e la devastazione che un conflitto può portare nella vita delle persone, ma come la stessa guerra possa mostrare la meschinità e la pochezza degli individui, dall'altra ci lasciamo trasportare da un amore conflittuale. Non c'è distinzione tra il privato e l'evento collettivo che si abbatte sulle persone, il destino sembra essere comune alla maggior parte degli individui, dipende solo da che parte della Storia ti trovi. Non è solo la storia d’amore appassionante, piena di lati oscuri e di tormenti vissuta dall'ufficiale tedesco e la donna il cui marito è disperso al fronte, ma tutto il contorno, che in molte parti del romanzo diventa la scena principale, il reale protagonista di “Suite francese”. Paura, egoismo, coinvolgimento, passione, dolore, rabbia, incomprensione, sottomissione e potere sono solo alcuni degli elementi presenti nel libro, che riesce a coinvolgere il lettore in un vortice di sensazioni spesso contrastanti portandolo alla riflessione. Ciò che sicuramente è evidente a tutti leggendo “Suite francese” è che ognuno reagisce in modo diverso dinanzi alle atrocità della vita, ma in tutti i casi chi ne è pervaso non può fare a meno di dimostrare la sua fragilità e la sua intimità.
Come scrive Myriam Anissimov nella postfazione, la storia stessa della pubblicazione di Suite française ha del miracoloso e merita di essere raccontata: il manoscritto, contenuto in una valigetta, seguì le bambine Elisabeth e Dénise — anch’esse ricercate dai nazisti — negli anni di fuga e in tutti i nascondigli ma soltanto molti, molti anni dopo trovarono il coraggio di leggere quelle pagine scritte dalla madre con una grafia minuscola per risparmiare l’inchiostro e sulla pessima carta del tempo di guerra. Quella lettura era per loro troppo dolorosa. Alla fine però decisero, le due sorelle, di salvare l’ultima opera della madre. Quando nel 2004 Suite française venne pubblicato in Francia divenne subito un caso letterario ed ottenne addirittura il prestigioso Prix Renaudot. I giurati, assegnando il premio a titolo postumo, per Irène Némirovsky avevano infranto il loro rigido regolamento.

Ed ecco anche la mia recensione sul film tratto da questo romanzo:






sabato 3 ottobre 2020

[Segnalazione] Il mondo che vogliamo - Carola Rackete

Carola Rackete è la giovane donna che nel giugno 2019, dopo giorni di richieste di aiuto e attesa in acque internazionali, ha sfidato i divieti delle autorità per portare in salvo i migranti presi a bordo della Sea-Watch 3, diventando in pochi giorni un simbolo globale di coraggio, giustizia e fedeltà ai propri ideali. Ma Carola Rackete è molto più di quello che i media internazionali hanno raccontato in quei giorni concitati: è un'attivista con una chiara visione e una fortissima passione civile, un modello per tanti ragazzi e ragazze che scelgono di impegnarsi per un mondo migliore. Con questo appello appassionato e convincente motiva le ragioni delle sue battaglie e ci ispira a combattere in difesa dell'ambiente, dei diritti umani, del futuro del pianeta, perché oggi agire non è più una scelta ma una urgente necessità. Prima che sia troppo tardi.

«La storia del nostro pianeta ha raggiunto un punto di svolta: gli ecosistemi vengono distrutti, il sistema climatico sta crollando, e se non proteggiamo i diritti di altri esseri umani, anche i nostri diritti saranno presto in pericolo.»


L'AUTRICE

Carola Rackete (1988) ha studiato Scienze nautiche a Elsfleth, in Germania, e Scienze ambientalia Ormskirk, in Inghilterra. Ha partecipato a spedizioni a bordo delle navi da ricerca Meteor e Polarstern, dell’Arctic Sunrise di Greenpeace e dell’organizzazione British Antarctic Survey. Dal 2016 è impegnata nelle operazioni di salvataggio nel Mar Mediterraneo. È membro del movimento ambientalista Extinction Rebellion.


venerdì 2 ottobre 2020

[Recensione] L'avventura d'un povero cristiano - Ignazio Silone

 


L'AVVENTURA D'UN POVERO CRISTIANO | Ignazio Silone | Mondadori | 1968 | 272 pagine

"Ormai è chiaro che a me interessa la sorte di un certo tipo di cristiano, nell'ingranaggio del mondo, e non saprei scrivere d'altro". Così afferma Silone nel saggio che precede il dramma dedicato alla emblematica figura dell'eremita Pietro Angelerio del Morrone, incoronato pontefice nel 1294 col nome di Celestino V, poi clamorosamente dimessosi perché convinto dell'impossibilità di conciliare lo spirito dei Vangeli con i doveri del trono.

RECENSIONE

Ignazio Silone in questa versione teatrale ci racconta, dal suo punto di vista, di come un umile frate eremita, Pietro Angelerio del Morrone, venne eletto pontefice e passò alla storia come Celestino V il quale, dopo brevissimo tempo, abdicò a questa carica importante perché il potere portava alla corruzione. Nonostante egli avesse provato a mettere in pratica gli insegnamenti del Vangelo, comprese ben presto che quando si ha un così alto potere religioso e civile, difficilmente quegli insegnamenti vengono attuati.

Durissima critica verso la Chiesa come istituzione da parte dello scrittore, il quale dichiara nello scritto che lui è un cristiano senza chiesa, e che "Dio ha creato le anime, non le istituzioni". Silone ci descrive come vede il cristianesimo e ce lo trasmette nella bellissima anima di fra Pietro, un cristiano buono, caritatevole verso tutti, che non accetta alcun tipo di compromesso ma si batte e agisce solo per compiere il bene. Un'opera che fa riflettere molto e che ci fa capire quanto sia difficile, anche al giorno d'oggi, essere integralmente degli autentici cristiani che mettono (o dovrebbero mettere) in pratica il Vangelo di Gesù Cristo.


giovedì 1 ottobre 2020

[Segnalazione] È quello che ti meriti - Barbara Frandino

Un matrimonio ferito e ostinato è una perfetta bomba a orologeria. È un duello in cui il cuore e la testa hanno sempre lo stesso peso, e l’intelligenza può perfino complicare le cose. Quali piccole e grandi crudeltà ci si può infliggere quando si sceglie di restare nonostante tutto, mentre la fede nuziale rotola nella tasca dei jeans e poi nel cassetto delle posate? La rabbia è una passione, e la violenza del tempo che Claudia e Antonio vivono insieme, anche quando si tratta di un tempo immobile, è capace di sconvolgere entrambi, trascinandoli verso un finale imprevedibile, quasi noir. Perché ci sono due misteri da risolvere, in questo libro. Uno è sentimentale: che cos’è questo amore? Qual è la sostanza che tiene legate due persone in bilico tra il bisogno reciproco e il desiderio di vendetta? Ma l’altro mistero riguarda una colpa che non può essere nascosta per sempre.

Lui è in cima a una scala appoggiata a un albero del giardino. Improvvisamente la scala oscilla, lui cerca un appiglio tra i rami e non lo trova. Lei osserva quella schiena flettersi all’indietro, quelle braccia che ruotano nell’aria. Lui precipita a terra, non si rialza. I soccorritori lo legano alla barella, lo caricano sull’ambulanza e chiedono a lei di salire. Ma lei rientra in casa, si sfila il maglione e si mette a riordinare. È così che comincia questo potentissimo romanzo capace di ribaltare con forza tutti i luoghi comuni sull’amore. Puntando impietosamente la telecamera sulla ferocia che la delusione e l’offesa possono generare in una coppia. Quando lui, dopo l’infarto, torna dall’ospedale, tutti e due – come tenuti insieme da una colla invisibile – devono affrontare il dolore e i loro lati oscuri. L’unico linguaggio comune sembra essere fatto di poche parole fraintese e di molti gesti che nascono come carezze e finiscono per assomigliare a schiaffi. Un’escalation di crudeltà che lascia senza fiato. Barbara Frandino costruisce, scena dopo scena, un distillato d’intelligenza che arriva a toccare le nostre corde piú profonde grazie alla scelta di una voce femminile lucidissima e spietata, che procede per sottrazioni e smottamenti. È attraverso quella voce e attraverso gli occhi di Claudia che il lettore decritterà il doppio mistero del libro. E troverà qualcosa che lo riguarda da molto vicino.

L'AUTRICE

Barbara Frandino, giornalista, sceneggiatrice, produttrice e autrice di documentari e di programmi radiofonici, ha curato per Einaudi le raccolte di racconti Corpo a corpo (2008) e Ti vengo a cercare (2011). Ha scritto due libri per ragazzi, Jason (Salani 2013) e Che paura (Fabbri 2017), ed è coautrice di libri editi da Feltrinelli nella collana «Save the parents». Per Einaudi ha pubblicato È quello che ti meriti (2020).

[Recensione] Charlie Chan e il cammello nero - Earl Derr Biggers

  CHARLIE CHAN E IL CAMMELLO NERO || E. Derr Biggers || Newton Compton || 2012 || 188 pag. Shelah Fane, celebre star del cinema, viene uccis...