giovedì 23 luglio 2020

[Recensione] Binario sette - Louise Doughty

Titolo: Binario sette
Titolo originale: Platform Seven
Autrice: Louise Doughty
Traduttrice: Manuela Faimali
Editore: Bollati Boringhieri
Collana: Varianti
Pubblicazione: 23 gennaio 2020
Prima pubblicazione: 22 agosto 2019
Genere: romanzo
Pagine: 443
Prezzo: 18,50 euro

Quarta di copertina
Stazione di Petersborough, binario Sette, quattro del mattino: Lisa Evans è determinata a capire perché si ritrova in quel luogo deserto. Perché è lì? Lisa non se lo ricorda. Però una cosa la sa: lei è morta, ed è morta lì, investita da un treno al binario Sette. ma come siano davvero andate le cose, Lisa non riesce a capirlo. Nella solitudine della notte, assiste a un altro «incidente»: un uomo solo, anch'egli travolto da un treno di passaggio. Lo choc fa riaffiorare, un tassello dopo l'altro, le vicende e le persone del suo passato. Su tutte, Matthew, il fidanzato. Medico affascinante e premuroso, Matthew è andato a vivere con lei dopo poche settimane di appuntamenti romantici e passionali. I suoi genitori lo adorano, è quello giusto. Potrebbe essere la relazione perfetta solo che, come spesso accade, non lo è. Matthew arriva sempre in ritardo, ma detesta quando lo fa Lisa. Le dice che lei è solo sua, ed è ossessionato dai suoi fidanzati passati, per scherzo. Le controlla il cellulare e conosce le sue password. Tanto per provare, quando sono a letto insieme, le chiede di fingere di essere morta. Giorno dopo giorno, un senso di soffocamento e allo stesso tempo di colpa si insinua nella vita di Lisa. C'è qualcosa che non funziona, ed è sicuramente lei il problema. A meno che non sia Matthew. Mentre il ricordo della relazione si fa sempre più vivido, una domanda tormenta Lisa: si è suicidata su quel binario, o qualcuno l'ha spinta sotto al treno? Perché il suo spirito continua a vagare per la stazione, come se avesse qualcosa di irrisolto da portare alla luce prima di potersi abbandonare in pace all'eternità? Tra le vicende dei frequentatori abituali della stazione, che può osservare dalla sua postazione privilegiata, e le immagini che le tornano alla mente, Lisa capisce di non essere sola, e che può ancora fare qualcosa per riportare a galla la sua terribile verità.

Recensione
L'autrice di questo romanzo è una scrittrice di noir/thriller, ed effettivamente questa impronta è presente in questa sua opera, seppure non è quello il genere a cui si può incasellare. Non faccio spoiler nel dire (viene descritto nella quarta di copertina) che la protagonista è un'insegnante trentaseienne la quale ci narra il suo punto di vista della sua morte: beh, sì, perché la narratrice è un fantasma che è rimasto bloccato nella stazione, il binario sette, in cui ha perso la vita. Ma si è suicidata o è stata uccisa? Pian piano lei ricostruisce il suo passato e scopriamo che si era invaghita di un bel dottore, Matthew, il quale all'inizio era gentile e galante, ma lentamente si è rivelato sempre più possessivo e geloso nei suoi confronti.

Ho trovato la prima parte abbastanza lenta nella narrazione (per non dire un po' monotona), mentre la seconda diventa più interessante e avvincente perché seguiamo le indagini sulla sua morte. Non lo so, mi ha lasciato molti mah questa lettura, ho trovato la storia un po' pasticciata, alcune volte noiosa, altre poetica. L'autrice mette in risalto la violenza domestica sulle donne e colpisce anche la storia dei due fratelli abusati dal padre, il quale poi si suicida. Il finale non mi ha convinto molto, avrei pensato che le cose si sarebbero svolte in modo differente. Altri comprimari abbastanza inutili, si poteva evitare di allungare il brodo.
Potrei essere incuriosito nel leggere una sua opera noir, vedremo in futuro.

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