mercoledì 29 aprile 2020

[Recensione] Todo modo - Leonardo Sciascia

Titolo: Todo modo
Autore: Leonardo Sciascia
Editore: Adelphi
Pubblicazione: 14 maggio 2014 (quinta edizione)
Prima pubblicazione: 1974
Genere: giallo
Pagine: 121
Prezzo: 10 euro

Quarta di copertina
Se dovessimo indicare una forma romanzesca capace di rivelare come si compone e come si manifesta quell’impasto vischioso del potere che la politica italiana ha avuto per lunghi anni il funesto privilegio di produrre, basterebbe rimandare alle asciutte pagine di Todo modo, alla scansione crudele dei suoi episodi, che solcano una materia informe, torbida e sinistra, quale nessun altro romanziere italiano aveva saputo affrontare. Non meraviglia dunque che questo libro, pubblicato nel 1974, possa essere letto come una guida alla storia italiana dei decenni successivi. 

Recensione
Ho riletto per la seconda volta quest'opera di Sciascia, credo una delle più celebri. Non saprei davvero cosa dire delle impressioni che mi ha lasciato, e non saprei nemmeno in che genere collocarlo, se semplice romanzo o anche giallo visto che avviene più di un omicidio al suo interno. Attualissima la critica feroce di Sciascia sui poteri forti (Chiesa e Stato, politica) che fa riflettere su come siamo condizionati da essi nella nostra vita e come essi non vogliono che noi ragioniamo con la nostra testa.
Il finale poi ci fa capire (senza fare spoiler) che la vita è così: non si capisce bene dove andremo a parare. Tutta la vicenda sembra irreale, ti porta ad isolarti assieme al protagonista in questo eremo sperduto nelle campagne siciliane e la figura che ti folgora è quella del sacerdote don Gaetano, acculturato prelato della Santa Chiesa Romana moderno e alienante. Il nostro partecipa a una sorta di ritiro spirituale (che di spirituale ha ben poco) e dove, nella recita del rosario, avviene un omicidio. Da quel momento in poi Sciascia ci guida in un'indagine che sembra non avere senso e forse non avere più importanza di chi ha commesso l'omicidio, perché, alla fine, siamo tutti colpevoli.

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