domenica 19 ottobre 2025

[Recensione] Occhi nel buio - Cavan Scott

 


OCCHI NEL BUIO || Cavan Scott || Armenia || 2018 || 172 pag.

Gli Uomini Lucenti sono ovunque. Sono quasi invisibili, incredibilmente alti, con lunghi capelli lisci, volti inespressivi e occhi infuocati. Se ti prendono, ti trascinano via chissà dove. Nessuno è al sicuro. Si trovano a ogni angolo di strada. Aspettano. Osservano. Brillano.
Ma deve trattarsi di una bufala, vero? Tutto Ë iniziato come uno scherzo di cattivo gusto per Halloween. Poi, è diventato virale. Idioti travestiti da mostri, per far prendere un colpo alla gente. Stupide maschere e parrucche spaventose. Non si fa male nessuno, perché l’uomo nero non esiste.
Finché le persone non cominciano a scomparire e delle luci si accendono nella notte… come tanti occhi luminosi.
Ma uno strano individuo chiamato Dottore e la sua amica Bill stanno arrivando in nostro soccorso. Il Dottore ci proteggerà. Il Dottore fermerà i mostri. A meno che i mostri non fermino il Dottore prima…

RECENSIONE

Delle strane figure si aggirano nell'oscurità, ed è meglio non farsi catturare. Vengono chiamati gli Uomini Lucenti, ma esistono realmente oppure è una nuova gag creata per Halloween? Ma una madre sparisce nel nulla, e a questo punto che si materializza una misteriosa cabina blu della polizia dalla quale escono fuori una ragazza dalla folta chioma e un signore esile dai capelli grigi. Già, sono proprio il Dodicesimo Dottore e Bill Potts i quali, incontrando i figli della mamma rapita e una vlogger alla ricerca di questi fantasmi, decidono di provare a riportare la madre a casa. Il Dottore, ovviamente, scaverà a fondo per scoprire chi si cela dietro queste misteriose apparizioni fino a scoprire un vero e proprio universo parallelo, dal quale non sarà facile uscirne fuori.

Che dire, anche questa storia con protagonista il Dottore, il Signore del Tempo che viaggia nella sua astronave a forma di cabina blu della polizia, mi ha catturato anche se la deriva fantasy che prenderà la storia (affollata di fate e magiche creature) non mi ha particolarmente entusiasmato.


sabato 18 ottobre 2025

[Recensione] Alberto Sordi - Italo Moscati

 


ALBERTO SORDI || Italo Moscati || Castelvecchi || 2020 || 83 pag.

In Alberto Sordi c’è tutta l’Italia del affamata di dolce vita, inebriata di successo, vitalità e voglia di riscatto. Erano gli anni della Hollywood sul Tevere e di Cinecittà, degli hotel e dei locali esclusivi di via Veneto, e Sordi era lì – in ogni festa, in ogni film – pronto ad affascinare e a divertire. E anche a cambiare e a interpretare i tempi quando poi sono arrivate la contestazione, la censura e, soprattutto, la televisione. Per i cent’anni dell’attore, volto e spirito di Roma, Italo Moscati ne racconta il percorso che, dalla bocciatura alla scuola di recitazione filodrammatica, lo guida lungo le strade del cinema, davanti e dietro la macchina da presa, per cercare di scoprire i segreti della sua affermazione straordinaria che lo hanno condotto al successo e poi al mito.

RECENSIONE

Italo Moscati ci regala una breve pennellata della vita e della carriera cinematografica del grande attore Alberto Sordi, un attore insuperabile fino ad oggi.

venerdì 17 ottobre 2025

[Recensione] Il labirinto - William Browning Spencer

 


IL LABIRINTO || William B. Spencer || Mondadori || 2006 || 240 pag.

Visioni, presagi, premonizioni: se ne può discutere. Ma per discutere bisogna essere liberi, e il problema di Jack Lowry e della donna che ama, Kerry, è di non esserlo affatto. Per il momento sono entrambi chiusi in un centro specializzato per superare un'intossicazione da alcol; è in queste condizioni distinguere il reale dell'irreale, la minaccia autentica dal delirio, è molto difficile. La minaccia c'è e viene dal cielo: così proclama una setta di fanatici secondo cui tutti gli alcolisti discenderebbero da un'antica popolazoine inumana. Improvvisamente, il Centro disintossicazione Hurley si trasforma in un labirinto... Cosa succederà nel giorno della Rivelazione? Chi sono i fantomatici, invisibili dèi dello spazio?

RECENSIONE

Devo essere assolutamente sincero con voi: vi giuro, di questo romanzo non ci ho capito nulla! Per disparati motivi. Il protagonista, alcolizzato, va in un centro per disintossicarsi e qui inizia il delirio: gente che viene rapita, sbuca una setta forse ispirata a Lovecraft, visioni mostruose, apocalissi imminenti, ecc. La trama forse è volutamente stramba e senza senso perché descrive gli stati d'animo che prova chi è alcolizzato, almeno credo io così (sono fieramente astemio quindi non ho mai provato "l'ebrezza" di ubriacarmi!). Mi sento in imbarazzo perché nonostante questo non capirci quasi nulla ho deciso ugualmente di terminare la lettura (forse ho fatto male, chi lo sa!) pensando che leggendolo tutto si sarebbe capita meglio la storia, ma nulla lo stesso.

Quasi quasi inizio a bere!


giovedì 16 ottobre 2025

[Recensione] Tokyo decibel - Hitonari Tsuji

 


TOKYO DECIBEL || Hitonari Tsuji || Rizzoli || 2023 || 205 pag.

Tokyo 1996. Arata ha 28 anni e passa le giornate misurando i livelli di rumore del suo distretto. Per lui, ragazzo schivo e solitario, è il lavoro perfetto: cammina per le strade con musica hard rock nelle cuffie e un rilevatore di decibel in mano. La sua vita procede lenta e sempre uguale a se stessa tra il frastuono della città in cui si muove tutti i giorni e il pesante silenzio che, con il passare del tempo, ha finito per inquinare la sua relazione con Fumi. Ma tutto cambia quando in Arata nasce l’idea di creare una mappa sonora della città, ridisegnando luoghi e spazi, seguendo melodie e rumori. Dentro di lui si apre una crepa che lo porta a ritrovare un vecchio amico e a far naufragare la sua relazione con Fumi mentre, un passo dopo l’altro, si immerge sempre più in profondità nei suoni che popolano Tokyo. "Tokyo Decibel" è un romanzo popolato da eroi spaesati e soli, una storia che esplora i rapporti umani e disegna una “mappa della tenerezza” dove incomprensioni, desideri e tradimenti sono voci e parole sentite ma non ascoltate.

RECENSIONE

Recuperare, di tanto in tanto, un autore giapponese è per me, ogni volta, una piacevole scoperta. E per caso sono finito a leggere questo romanzo di Hitonari Tsuji dove abbiamo un protagonista, Arata, che va in giro per Tokyo a misurare i livelli di rumore del suo distretto. Non ho ben capito se il protagonista sia autistico o meno, comunque ha un rapporto disastroso con la sua ragazza/fidanzata e spesso si rifugia da un' amica che intrattiene gli uomini via telefono (siamo negli anni 90).

L'autore ci descrive la semplice vita di questo ragazzo che si riempie le orecchie di musica hard rock al quale sembra andare tutto a rotoli, fino a quando, deluso dalla sua ragazza, fa una cosa terribile.
A parte ciò, sono belli molti passaggi quasi poetici, ma non ho visto altro di interessante.

Peccato, davvero.


domenica 12 ottobre 2025

[Recensione] Chiudo la porta e urlo - Paolo Nori

 


CHIUDO LA PORTA E URLO || Paolo Nori || Mondadori || 2024 || 204 pag.

Raffaello Baldini è un poeta grandissimo eppure pochi sanno chi è, e di quei pochi pochissimi ne hanno riconosciuto la voce. Perché scrive nel bel dialetto di Sant'Arcangelo di Romagna? Ma no. Paolo Nori ci rammenta che è poeta enorme anche nel bell'italiano con cui il poeta ha sempre tradotto a pie' di pagina i suoi versi. E quante storie si trascinano appresso quei versi, quante immagini suscitano, quanti personaggi, quanto universo c'è in quel mondo apparentemente piccolo. Come sua consuetudine, Paolo Nori attraversa l'avventura poetica di Baldini quasi come non ci fosse altro intorno, di sé facendo il filtro di una bellezza che viene su come da un fontanile e fa paura, perché ci lascia straniti. Ecco che - non diversamente da quanto è accaduto con Dostoevskji e Achmatova - l'immaginazione di Baldini si scioglie dentro quella di Nori, fatta com'è di caratteri e di accadimenti apparentemente i morti che "non dicono niente e sanno tutto", gli uomini che invece di calarsi gli anni se li crescono, lo stare lì di una donna davanti alla circonvallazione per guardare "che passa il mondo". Fra spinte e controspinte, fra il "cominciamo pure" e il "continuiamo pure" che ricorrono a battere il ritmo, impariamo che, sempre più, la scrittura di Nori è la messa a fuoco progressiva di un carattere, il il suo essere "coglione", il suo essere "bastiancontrario", il suo essere "matto come un russo", il suo essere innamorato di un poeta come Raffaello Baldini, il suo magone davanti alla casa dei Nori come fosse una scatola di bottoni, il suo stare a vedere la vita come va avanti a ogni svolto imprevisto dello stare al mondo.

RECENSIONE

Innanzitutto è la prima opera che leggo di questo scrittore di cui ho sentito parlare in diverse occasioni ma di cui nessuno, fino ad ora, mi aveva consigliato la lettura. Sicuramente è uno scrittore originale e particolare, non sta a me giudicare una persona ma solo quello che scrive. E il problema è proprio questo: cosa ho appena letto? Che poi è la stessa cosa che si chiede Nori stesso nel libro: ho scritto un romanzo o qualcos'altro? Dovrebbe essere un libro che parli di un poeta, Lello Baldini, ma in realtà quello che si legge non è che la vita e le esperienze che fa o che ha fatto lo stesso autore Paolo Nori. Diciamo che non amo molto gli autori che non fanno che parlare soltanto di sé stessi, a meno che non si tratta di un libro di viaggio o un reportage. Non è un romanzo, ma un lungo disquisire sulla sua vita, sulle sue esperienze passate e presenti, sul fatto che corre perché gli fa bene, sul suo sconfinato amore per la Russia e per gli autori russi, e potrei continuare ancora per un po'. Credo sia evidente che non mi sia piaciuto perché sono di questa opinione: o scrivi un libro su un autore o ne scrivi uno che parli solo di te, ma spacciare un libro che (dovrebbe) presentare un poeta italiano quando in realtà è un continuo monologo solo su se stesso no, non va bene per me.

mercoledì 1 ottobre 2025

[Recensione] Sherlock Holmes e il caso della deduzione errata - Enrico Solito

 


SHERLOCK HOLMES E IL CASO DELLA DEDUZIONE ERRATA || Enrico Solito || Delos Digital || 2014 || 46 pag.

Una sorprendente deduzione e un mistero risolto... Holmes non si occupa mai di "gossip", né di faccende matrimoniali. Ma questa volta un suicidio di un uomo all'interno della casa di uno dei più ricchi e famosi aristocratici d'Inghilterra non può non coinvolgere il grande investigatore, chiamato dalla polizia a risolvere i suoi dubbi. Sarà stato davvero suicidio? E qual è la vicenda che lo sottende? O è stato ucciso?... e da chi allora?

RECENSIONE

In sintesi: puoi provare ad imitare Sherlock Holmes, in questo caso ci prova l'ispettore Lestrade, e la conclusione è che hai sbagliato ogni tipo di ragionamento e di deduzione, quando lasci vagare la tua idea e cerchi di farla combaciare con le "prove" che trovi.


[Recensione] Occhi nel buio - Cavan Scott

  OCCHI NEL BUIO || Cavan Scott || Armenia || 2018 || 172 pag. Gli Uomini Lucenti sono ovunque. Sono quasi invisibili, incredibilmente alti,...