IL LABIRINTO || William B. Spencer || Mondadori || 2006 || 240 pag.
Visioni, presagi, premonizioni: se ne può discutere. Ma per discutere bisogna essere liberi, e il problema di Jack Lowry e della donna che ama, Kerry, è di non esserlo affatto. Per il momento sono entrambi chiusi in un centro specializzato per superare un'intossicazione da alcol; è in queste condizioni distinguere il reale dell'irreale, la minaccia autentica dal delirio, è molto difficile. La minaccia c'è e viene dal cielo: così proclama una setta di fanatici secondo cui tutti gli alcolisti discenderebbero da un'antica popolazoine inumana. Improvvisamente, il Centro disintossicazione Hurley si trasforma in un labirinto... Cosa succederà nel giorno della Rivelazione? Chi sono i fantomatici, invisibili dèi dello spazio?
RECENSIONE
Devo essere assolutamente sincero con voi: vi giuro, di questo romanzo non ci ho capito nulla! Per disparati motivi. Il protagonista, alcolizzato, va in un centro per disintossicarsi e qui inizia il delirio: gente che viene rapita, sbuca una setta forse ispirata a Lovecraft, visioni mostruose, apocalissi imminenti, ecc. La trama forse è volutamente stramba e senza senso perché descrive gli stati d'animo che prova chi è alcolizzato, almeno credo io così (sono fieramente astemio quindi non ho mai provato "l'ebrezza" di ubriacarmi!). Mi sento in imbarazzo perché nonostante questo non capirci quasi nulla ho deciso ugualmente di terminare la lettura (forse ho fatto male, chi lo sa!) pensando che leggendolo tutto si sarebbe capita meglio la storia, ma nulla lo stesso.
Quasi quasi inizio a bere!

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