lunedì 16 gennaio 2023

[Recensione] I newyorkesi - Cathleen Schine

 


I NEWYORKESI || Cathleen Schine || Mondadori || 2008 || 285 pagine

Al riparo dal traffico e dal trambusto cittadino dell'Upper West Side, vicino a Central Park, c'è un piccolo quartiere tranquillo, lontano dai grattacieli e dalle residenze importanti. È qui che vivono Jody, Polly, Simon, Everett, e tanti altri. Uomini e donne diversi per età, cultura, professioni, sogni e delusioni, ma accomunati dal fatto di avere un amico: a quattro zampe. E così, complici le passeggiate con i loro cani, persone spesso sole, riservate, talvolta un po' eccentriche, che mai si sarebbero incontrate altrimenti, si conoscono, stringono amicizia o si innamorano, a volte si lasciano. Tutto sullo sfondo di una New York magica e reale al tempo stesso che è la vera, suggestiva protagonista di questo romanzo raffinato e soffuso di lieve malinconia, una città alla quale la Schine dedica in queste pagine la sua più bella lettera d'amore.

RECENSIONE

Come sia finito a leggere questo romanzo non lo so neanche io, perché l'ho trovato davvero per caso e forse complice la copertina ma soprattutto il fatto che sia ambientato a New York mi hanno spinto a leggerlo, perché alla fine noi lettori onnivori siamo spinti sempre dalla curiosità. E ti trovi di fronte a un romanzo corale, dove ci sono diversi protagonisti che ruotano attorno allo stesso quartiere nell'Upper West Side, a due passi da Central Park, e proprio lì le loro vite si intrecciano, perché queste persone hanno tutte una cosa che le lega: hanno un compagno di vita a quattro zampe! E al parco più famoso al mondo si incontrano e fanno amicizia. Così conosciamo Jody, insegnante di musica che ha un pittbull di nome Beatrice, Polly che è redattrice e ha un fratello, George, che fa il barista e il loro cane si chiama Howdy (che in realtà non era loro ma del precedente inquilino dell'appartamento che purtroppo era morto e lo aveva lasciato lì da solo, povero cucciolo!), poi abbiamo Geneva, amica di Polly, Emily la figlia di Everett che fa girare la testa a Jody, Doris l'insegnante di matematica che ha un SUV e odia i cani (soprattutto quando trova la pipì sul marciapiede dove ha parcheggiato il suo macchinone), e altri personaggi più o meno secondari.

E poi la vera protagonista rimane naturalmente New York, piena di contraddizioni e di cose strane, ma sempre una delle città anzi metropoli che continua ad affascinare ognuno di noi. La storia che si srotola ai nostri occhi ha una certa leggerezza, nulla di speciale, l'autrice ci narra le vite di persone semplici, che si innamorano e si lasciano, che attraversano le difficoltà che la vita ci presenta, che ridono e piangono, insomma, ognuno di noi potrebbe tranquillamente rispecchiarsi in loro.

La cosa che mi ha lasciato perplesso sin dall'inizio è stata il fatto che non c'è un solo protagonista e con l'avanzare della lettura un po' ti disaffezioni ai diversi protagonisti, perché poi devi ricordare quello che ha fatto l'altro e nel frattempo rimane in sospeso l'altro ancora eccetera. Per il resto senza lode ne infamia, come si suol dire. Ma se amate New York e i cani allora dovete leggerlo.


Nessun commento:

Posta un commento