giovedì 30 settembre 2021

[Segnalazione] La libraia del Cairo - Nadia Wassef

L’8 marzo 2002, con la sorella Hind e l’amica Nihal, Nadia Wassef inaugurava Diwan, la prima libreria moderna e fieramente indipendente d’Egitto. Nata su un’isola nel mezzo del fiume Nilo, alle porte del deserto del Sahara, secondo tanti – soprattutto uomini – era un’impresa destinata al fallimento: nell’intero paese non esisteva nulla di paragonabile, la cultura faticava a emergere sotto il peso del malgoverno, e i libri erano considerati un lusso e non una necessità. Ma negli anni Nadia e i suoi collaboratori, con la forza di chi non ha nulla da perdere, hanno trasformato Diwan in un enorme successo con numerose sedi, centocinquanta dipendenti e tantissimi appassionati clienti. Nel raccontare questo viaggio incredibile tra pregiudizi e atti di grande generosità, tenacia e riscatto, La libraia del Cairo ritrae tre donne che non si arrendono mai in un paese che corre verso la rivoluzione, e ricostruisce una storia che è una toccante lettera d’amore dedicata alle librerie, ai librai di tutto il mondo, e al potere infinito che hanno i libri.

Dal 9 settembre 2021 in libreria.

L'AUTRICE

Nadia Wassef ha studiato alla University of London e alla American University del Cairo. Ha lavorato come ricercatrice e patrocinatrice della Female Genit al Mutilation Task Forcee all’interno del Women and Memory Forum. È apparsa nella lista di «Forbes» delle duecento donne più potenti del Medio Oriente nel 2014, 2015 e 2016 e il suo lavoro è stato segnalato su «Time»,«Monocle», «Business Monthly». Vive a Londra con le due figlie.

mercoledì 29 settembre 2021

[Recensione] Divergent - Veronica Roth

 


DIVERGENT || Veronica Roth || DeAgostini || 2012 || 478 pagine

La società distopica in cui vive Beatrice Prior è suddivisa in cinque fazioni, ognuna delle quali è consacrata a una virtù: sincerità, altruismo, coraggio, concordia e sapienza. Il momento cruciale nella vita dei cittadini è il Giorno della scelta, che cade allo scoccare del sedicesimo compleanno: ogni giovane sceglie a quale fazione votare il proprio futuro. Ora tocca a Beatrice, e la sua scelta non solo sorprenderà tutti, ma segnerà per sempre il suo destino, catapultandola in un mondo duro e violento e facendole scoprire le crepe di una società che è tutto tranne che perfetta. Una società che la vorrebbe morta se scoprisse il suo segreto. Perché Beatrice non è una ragazza qualunque, lei è una divergent. Una diversa. 

RECENSIONE

Ci sono cascato di nuovo: mi ero ripromesso di non leggere ancora Young Adult dopo i traumi passati (Twilight e compagnia bella) ma di tanto in tanto ho una sorta di piacere a farmi del male, incredibile ma vero. In questo caso avevo visto, ai tempi, il film tratto da questo primo libro e mi era anche piaciuto, quindi anche per questo mi ero deciso di leggere finalmente il romanzo. Era meglio non farlo. Se l'inizio (forse) promette bene, è solo un miraggio che porterà la vicenda a una storia d'amore tra la protagonista e il suo allenatore muscoloso e prestante. Poi io mi chiedo: ma ste persone non riescono a prendere il treno in modo normale? Devono ogni volta rischiare la vita solo per spostarsi? Ma andiamo al perché non mi è piaciuto:
1) Trama? C'è una trama?
2) La protagonista cade sempre o sbatte da qualche parte. Quei pochi momenti in cui riesce a stare in piedi viene rapita e quasi uccisa.
3) L'allenatore macho. Ma perché nessuno si innamora, che ne so, di un operatore ecologico?
4) Da quando Beatrice (detta Tris) entra in questa sorta di scuola di sopravvivenza, non fa che mangiare, dormire, passeggiare e allenarsi in modo pericoloso. Il resto del tempo dovrebbe succedere qualcosa che crei una trama. Dovrebbe.
5) La vicenda del siero: seriamente?
6) Lo so che è un romanzo per ragazzini, ne sono consapevole, ho letto tutta la saga di Twilight e di Hunger Games e ne subisco ancora i traumi, ma si poteva fare molto di più.
7) Tatuaggi: in questa storia fare tatuaggi è come fare la spesa: oggi ho voglia di un panino con la mortadella, quasi quasi me lo tatuo sul gluteo. Domani preferisco del sushi, me lo tatuo sull'addome.
8) Solo io ho notato, in tutta la storia, una superficialità di concetti/ragionamenti/senso della vita da restare sconvolto?
9) Devo aggiungere altro? Non bastano già questi punti? Ah si, il fatto che da ragazzina ubbidiente Tris diventa quasi una serial killer. Io boh!

Se leggerò il resto della saga? Forse, se avrò voglia di farmi ancora più male.


martedì 28 settembre 2021

[Segnalazione] Il mare dei fuochi - Marco Buticchi

Estate 1980. Un aereo decolla con un leggero ritardo dall’aeroporto di Bologna. A bordo ottantuno persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Quel volo non completerà mai la sua tratta, finendo per inabissarsi nel Mediterraneo e dando vita a uno dei più intricati misteri della già tortuosa storia della Repubblica Italiana. Trentacinque giorni più tardi, nella stazione ferroviaria della stessa città, una mano assassina colloca un ordigno che uccide ottantacinque innocenti e ferisce gravemente oltre duecento persone. Le autorità indagano sui due eventi ma, anche a distanza di decenni, sembra impossibile approdare alla verità.

Estate 2022. Più di quarant’anni dopo quei tragici giorni, Sara Terracini e Oswald Breil si imbattono in Michela Di Romeo, vedova di un servitore dello Stato deceduto nel 1995 mentre investigava su un traffico di rifiuti tossici scomparsi dopo essere stati caricati su carrette del mare. L’uomo aveva scoperto l’esistenza di una vera e propria flotta di navi che tra il 1985 e il 1992 fu deliberatamente affondata nel cuore del Mediterraneo con il suo carico di morte, generando interessi illeciti da capogiro.

Quando si tratta di fare giustizia e risolvere un mistero, si sa, i Breil non possono tirarsi indietro. Sara e Oswald decidono così di aiutare la donna a fare luce sulla morte del marito… Ma quello che scopriranno supererà ogni loro previsione e riscriverà il passato. Tra inquietanti sparizioni e pericolosi legami che coinvolgono la malavita organizzata, apparati deviati dello Stato, terrorismo internazionale e finanzieri dai pochi scrupoli, Marco Buticchi offre una versione alternativa e incredibilmente verosimile di quarant’anni di storia italiana in un’avventura ad alto rischio per l’intero equipaggio del Williamsburg.

Dal 16 settembre in libreria.

L'AUTORE

Marco Buticchi nasce a La Spezia il 2 maggio del 1957 e risiede a Lerici, in quella pittoresca parte della costa ligure chiamata Golfo dei Poeti. E’ sposato dal 1987 con Consuelo, con la quale ha due figlie. Laureato in Economia e Commercio all'Università di Bologna nel 1982 ha lavorato per diversi anni come Trader Petrolifero presso una multinazionale, lavoro che lo ha portato a viaggiare spesso in Medio Oriente, Africa, Europa e Stati Uniti. « Scrivevo fin da quando ero bambino e la storia, in particolare, mi ha sempre interessato enormemente. Ci sono strane coincidenze di date, fatti e nomi che hanno del misterioso. Se si riesamina la Storia con le moderne possibilità di ricerca si riescono a scoprire risvolti interessanti, lati oscuri e spesso inquietanti!»

lunedì 27 settembre 2021

[Recensione] Autostop con Buddha - Will Ferguson


AUTOSTOP CON BUDDHA || Will Ferguson || Feltrinelli || 2009 || 454 pagine

Viaggio in autostop attraverso il Giappone, seguendo il flusso, da sud verso nord, della fioritura del ciliegio, oggetto di culto nazionale. Il viaggiatore è un profondo conoscitore di questa terra, ci ha vissuto parecchi anni e parla un po' la lingua. Lo spunto narrativo principale è offerto dai personaggi incontrati facendo l'autostop, una carrellata che va dal professore universitario nazionalista allo studente fricchettone, all'ingegnere della Mitsubishi in vacanza. Divertenti le note sulle diversità linguistiche che, oltre a dire molto sulla cultura nipponica, si prestano anche a equivoci e gag esilaranti. Interessanti le analisi sui modi di interagire dei giapponesi e sul loro culto per i rapporti gerarchici.

RECENSIONE

Un ironico scrittore canadese decide di percorrere tutto il Giappone dal sud verso il nord seguendo lo sbocciare degli alberi di ciliegio, i sakura (che i giapponesi festeggiano facendo pic nic sotto le loro fronde). Alla domanda del giornalista, alla fine del viaggio (che non vi dico come va a finire) "Perché ha voluto fare questo viaggio?" Lui risponde: "Volevo conoscere i giapponesi come individui e non come una massa senza nome e senza volto." Eh già perché, come dice il titolo del libro, Will percorre tutto il Giappone facendo... autostop! Sarà questo lo stratagemma che gli permetterà di conoscere davvero gli abitanti delle varie provincie giapponesi e non sempre sarà semplice trovare un passaggio. E così attraverso la sua divertente persona conosceremo luoghi davvero sconosciuti del Giappone, visto che un'altra sua scelta è stata quella di percorrere tutti i paesi sconosciuti ed evitando le grandi metropoli come Tokyo o Kyoto. Vi sentirete, in tutta la narrazione del viaggio, a fianco di Will, a ridere e non della vita, dei vizi e delle virtù dei giapponesi, conoscendo curiosità e aneddoti, insomma, un'esperienza davvero interessante. Poi lui è davvero magistrale a pennellarci la psicologia dei vari amici che incontrerà durante il viaggio, e conosceremo, seppur brevemente, le loro semplici vite. Will è un narratore del quotidiano che riesce a rendere straordinario. Consigliatissimo se amate il Giappone e i libri di viaggio.


 

sabato 25 settembre 2021

[Segnalazione] La ragazza del collegio - Alessia Gazzola

Alice è tornata dopo un intenso periodo vissuto a Washington insieme a Claudio Conforti, e c’è una ragione precisa dietro la decisione della coppia più scintillante della medicina legale. Per Claudio, infatti, questa è l’occasione della vita: la Wally sta per andare in pensione e la corsa alla successione in qualità di direttore dell’istituto sembra aperta e subito chiusa; CC sembra la persona ideale per assurgere al ruolo di nuovo ‘Supremo’ dell’istituto. Ma, mentre lo scatto di carriera di Claudio, contro ogni previsione, si rivela tutt’altro che facile, Alice – ora medico legale praticante a tutti gli effetti – si trova coinvolta non in uno ma in ben due casi che presto si dimostrano in grado di mettere alla prova il suo ben noto fiuto investigativo. Da un lato, l’incidente stradale di cui è vittima una giovane studentessa di un prestigioso collegio potrebbe nascondere qualcosa di più terribile della semplice fatalità, anche perché il colpevole è fuggito e sembra impossibile stanarlo. E dall’altro c’è di mezzo un bambino smarrito che non parla e di cui non si sa bene nemmeno l’età. Spinta dalla sua naturale empatia, e da una buona dose di voglia di ficcanasare, Alice si troverà coinvolta dalle due vicende, molto più intimamente di quanto lei (e CC stesso) si potevano mai immaginare.

Dal 12 ottobre 2021 in libreria.

L'AUTRICE

Alessia Gazzola (Messina, 1982) è laureata in Medicina e Chirurgia ed è specialista in Medicina Legale. Ha esordito nella narrativa con L’allieva nel 2011, primo romanzo con protagonista Alice Allevi, cui sono seguiti Un segreto non è per sempre (2012), Sindrome da cuore in sospeso (2012), Le ossa della principessa (2014), Una lunga estate crudele (2015), Un po’ di follia in primavera (2016), Arabesque (2017), Il ladro gentiluomo (2018, vincitore del premio Bancarella 2019) da cui è  stata tratta la fortunata serie tv in onda su Rai Uno con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale. Nel 2019 inaugura un nuovo ciclo di romanzi incentrati sul personaggio di Costanza Macallè, protagonista di Questione di Costanza e di Costanza e buoni propositi (2020). Ha pubblicato inoltre: Non è la fine del mondo (Feltrinelli, 2016), Lena e la tempesta (Garzanti, 2019) e Un tè a Chaverton House (Garzanti, 2021).
Vive a Verona con il marito e le due figlie.

venerdì 24 settembre 2021

[Segnalazione] Heaven - Mieko Kawakami

Il fenomeno mondiale Seni e uova, primo romanzo di Mieko Kawakami a essere pubblicato in italiano, è un’indagine suggestiva della vita di tutti i giorni delle donne lavoratrici in Giappone. In Heaven questa autrice eccezionale indirizza il suo sguardo penetrante sull’esperienza di un adolescente bersagliato dai compagni di classe.

In uno stile poetico e rilassato, che riporta alla mente le grandi scrittrici giapponesi del passato, Heaven indaga l’esperienza e il significato della violenza e il conforto dell’amicizia. Bullizzato per il suo strabismo, il protagonista del romanzo soffre in silenzio. La sua unica tregua è l’amicizia con una ragazza, anche lei vittima di infiniti scherni. Ma qual è la vera natura della loro amicizia, se è il terrore ad alimentare il legame?

Romanzo forte ma tenero, dallo sguardo perspicace, intimo e sfaccettato, Heaven è un’altra brillante testimonianza del talento inarrestabile di Kawakami. Scrittrice schietta e magnificamente evocativa – che «cresce e si evolve senza sosta», secondo Haruki Murakami –, Kawakami è, per The Economist, «la stella emergente più luminosa della letteratura giapponese».

Dal 25 agosto 2021 in libreria.

L'AUTRICE

Mieko Kawakami è l’autrice del bestseller internazionale Seni e uova, uno dei libri dell’anno per The New York Times e uno dei dieci migliori libri del 2020 per il settimanale Time. Nata a Ōsaka, Kawakami ha esordito sulla scena letteraria come poeta nel 2006, e ha pubblicato il suo primo romanzo breve, Io nei miei denti e nel mondo, nel 2007. La sua prosa è nota per la qualità poetica e lo sguardo acuto sul corpo femminile, le questioni etiche e le contraddizioni della società moderna. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue e sono disponibili in tutto il mondo. Ha vinto numerosi premi letterari prestigiosi in Giappone, tra cui l’Akutagawa Prize, il Tanizaki Prize, il Murasaki Shikibu Prize. Vive a Tōkyō.

giovedì 23 settembre 2021

[Recensione] Nebbia - Miguel de Unamuno

 


NEBBIA || Miguel de Unamuno || Fazi || 2015 || 200 pagine

In "Nebbia" si respira un'aria di "tetra buffoneria": forse proprio perché al centro del libro sta l'Amore. Ed è noto a tutti come i dolori procurati da questa passione siano al contempo i più tremendi e i più fatui; i più violenti e i più ridicoli. Ma l'Amore, allo stesso tempo, svolge qui anche un'altra importantissima funzione: la sua natura intrinsecamente equivoca e fantasmatica è infatti la migliore controprova della "nebbia" in cui è immersa l'esistenza di ogni uomo, l'Amore, insomma, è la quintessenza di quel sogno incompiuto e ininterrotto in cui navighiamo dipanando la matassa del nostro destino diretti verso un nulla che mai raggiungeremo, perché non è mai stato; un sogno dove sognati e sognatori mutano continuamente posizione e ruolo, tanto da rendere inafferrabili i contorni del sogno stesso. E dunque ontologicamente incerta la personalità di chi ha sognato: sia esso il protagonista del romanzo, o addirittura il narratore che l'ha creato.

RECENSIONE

Sarò sincero: nei primi capitoli della lettura di questo meta-romanzo ero rimasto sorpreso e subito la mia mente ha pensato all'Ulisse di Joyce. Peccato però che da quando il protagonista si "innamora" o crede di farlo con la ragazza incontrata per caso per strada (che segue tipo stalker tanto da citofonare al suo palazzo, oggi sarebbe stato arrestato credo!) la storia, ovviamente tutta ironica, si perde nel vuoto, anzi, nella nebbia. E peggiora sempre di più. Il dialogo nel finale con l'autore è divertente, ma rovina secondo me tutta l'impostazione della storia, come dire: tanto sei un personaggio inventato quindi non puoi morire se non lo decido io. Davvero lo ha scritto?

In conclusione non è male questa opera, direi anzi coraggiosa, ma non mi ha lasciato molto.


mercoledì 22 settembre 2021

[Recensione] Vortice - Clive Cussler


VORTICE || Clive Cussler || TEA || 1998 || 282 pagine

Ogni mare racchiude segreti e spesso inganna, tradisce, talvolta uccide, gli uomini troppo curiosi, colpevoli di voler sopraffare la natura o il destino. Anche il Pacifico, smentendo il suo nome, custodisce nelle sue placide acque azzurre insospettabili sorprese.
E Dirk Pitt, direttore dei Progetti Speciali, della 'Numa' si imbatte in un autentico rompicapo: in un'area sperduta di quell'oceano, battezzato vortice del Pacifico, spariscono nel nulla decine di navi, non lasciando dietro di sé né relitti né cadaveri.
Ma quando a scomparire è lo 'Starbuck', avveniristico mezzo subacqueo della marina statunitense, e Dirk Pitt si ritrova casualmente fra le mani l'ultimo messaggio del comandante Dupree, diventa giocoforza raccogliere la sfida. Così, in lotta con esseri che sembrano arrivare da un altro pianeta e con gli abitanti della leggendaria isola di Kanoli, Pitt si ritroverà ad affrontare lo sfuggente Delphi, il gigante dagli occhi dorati, deciso ad ucciderlo.
Ma un'incantevole creatura dagli occhi grigi e dai capelli color fiamma, di nome Summer, gli salva ogni volta, quasi per miracolo, la vita.

RECENSIONE
La prima avventura di Dirk Pitt, che non ho letto per prima però... (ai tempi non recensivo tutti i libri che leggevo, quindi mi è rimasto solo questa frase come "recensione", ma tornerò alla rilettura di questa opera quindi prossimamente modificherò questa recensione)


 

martedì 21 settembre 2021

[Segnalazione] Gelosia - Jo Nesbø

Due fratelli gemelli coinvolti in un triangolo amoroso e un detective, specializzato in casi criminali che hanno la gelosia come movente, chiamato a sbrogliare la questione. Il profondo e improvviso legame tra due passeggeri su un volo per Londra che potrebbe essere l’inizio di una relazione o di qualcosa di molto piú sinistro. Uno scrittore di successo che si ritrova vittima dell’ossessione altrui e riesce a cavarsela grazie al suo talento nel raccontare. Una donna che approfitta della pandemia per vendicarsi di un crimine subito e, insieme, della vita. Storie di uomini feroci, di amanti privi di scrupoli, di destini implacabili. Nell’atmosfera ossessiva e perturbante del maestro del crime scandinavo.

«Il mio angelo nero della morte, la chiamavo. Scherzando dicevo che sarebbe stata la causa della mia morte violenta, che uno dei suoi ammiratori fanatici avrebbe provveduto a togliermi di mezzo. Ma nel mio intimo temevo di piú che un giorno si sarebbe innamorata di uno di quei corteggiatori importuni. Come ho appena detto, sono un uomo mediamente geloso».

dal 7 settembre 2021 in libreria.

L'AUTORE

Jo Nesbø è uno dei piú grandi autori di crime al mondo. I suoi libri hanno venduto oltre 40 milioni di copie. È nato a Oslo nel 1960. Ha giocato a calcio nella serie A del suo Paese, ha lavorato come giornalista free lance, ha fatto il broker in borsa. Tutt'oggi suona regolarmente con la band norvegese dei Di Derre. Della serie con protagonista l'ispettore Harry Hole, presso Einaudi ha pubblicato: Il leopardo, Lo spettro, Polizia, Il pipistrello, Scarafaggi, Nemesi, Il pettirosso, La stella del diavolo, Sete, L'uomo di neve e Il coltello. Presso Einaudi sono usciti anche i thriller Il cacciatore di teste, Il confessore, Sangue e neve, Sole di mezzanotte, Il fratello e Gelosia. Nella uniform edition in Super ET, con le copertine di Peter Mendelsund, sono finora usciti: Il pipistrello,Lo spettro, Scarafaggi, Il leopardo, Nemesi, La stella del diavolo, La ragazza senza volto, Sole di mezzanotte, Il confessore, Polizia, Il pettirosso, Sete, L'uomo di neve e Il coltello.

lunedì 20 settembre 2021

[Recensione] Il GGG - Roald Dahl

 


IL GGG || Roald Dahl || Salani || 1987 || 222 pagine

Sofia non sta sognando quando vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. È l'Ora delle Ombre e una mano enorme la strappa dal letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta? Per fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli; non come i suoi terribili colleghi, l'Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s'ingozzano di popolli, cioè di esseri umani. Per fermarli, Sofia e il GGG inventano un piano straordinario, in cui sarà coinvolta nientemeno che la Regina d'Inghilterra.

RECENSIONE

Ho conosciuto Roald Dahl con "La fabbrica di cioccolato" ma non avevo mai letto nulla di lui. Fino al giorno in cui ho regalato alla mia cara cuginetta il romanzo del già citato film e ovviamente ho dato una rapida sbirciatina alla storia... Che dire? Fenomenale! Scrittore di alto umorismo, grande narratore per bambini. Brevemente ecco una sua veloce biografia: Roald Dahl è considerato uno dei più grandi scrittori di libri per bambini mai esistito. Nato nel 1916 da una famiglia di origini norvegesi, si trasferì ben presto in Gran Bretagna dove partecipò alla seconda guerra mondiale come pilota. Nel 1943 scrisse il suo primo libro per bambini, The Gremlins, da cui la Disney trasse un soggetto per un'animazione mai realizzata e a cui si ispirò Chris Columbus nel 1984 per il film che rese famose queste creature. Nel 1961 Dahl inizia la vera e propria carriera di scrittore per l'infanzia con James e la pesca gigante, seguito dai conosciutissimi La fabbrica di cioccolato, Il grande ascensore di cristallo (che ne è il seguito), Gli Sporcelli, La magica medicina, Il GGG, Le Streghe, Matilde e molti altri libri di successo. Le sue opere sono tradotte in trentaquattro lingue, hanno venduto milioni di copie nel mondo e vinto premi prestigiosi. È morto nel 1990 ma ogni anno si celebra il Roald Dahl Day in occasione del giorno del suo compleanno.
Il GGG è un gigante buono, anzi l'unico buono tra gli altri suoi consimili che invece preferiscono mangiare bambini e popolli (così chiamano gli esseri umani) e si divertono a farsi grandi scorpacciate. Ma il GGG è vegetariano, mangia solo centrionzoli (di sapore pessimo) e raccoglie i sogni col retino per poi soffiarli, di notte, ai bambini. E proprio una notte la piccola Sofia lo vede e viene portata nella sua tana, piena zeppa di contenitori di sogni con tanto di targhetta per distinguerli. Da qui nasce la dolce amicizia fra la bimba e il gigante buono, fino all'epilogo punitivo verso i cattivi mangiatori di bambini.
Un romanzo dolcissimo, semplice ma appassionante, dallo stile inconfondibile. Un libro che ha fatto storia, amato dai grandi e dai piccini, un’opera che non può mancare nelle vostre librerie.
Ah, il GGG significa Grande Gigante Gentile.


sabato 18 settembre 2021

[Segnalazione] Crossroad - Jonathan Franzen

Una famiglia americana, gli Hildebrandt, all'inizio dei tumultuosi anni Settanta: un microcosmo di sogni, paure, rivalità e sensi di colpa. Da una parte l'imperativo antico della legge morale, dall'altra la vita degli esseri umani, emozionante, spaventosa e ingovernabile. Ancora una volta, con l'ironia e l'empatia che sono la cifra della sua letteratura, Jonathan Franzen racconta una storia unica e insieme universale, sullo sfondo di un paese che non ha mai smesso di rifondare i propri miti. Sono i giorni dell'Avvento dell'anno 1971, a New Prospect, Chicago, ma la famiglia Hildebrandt non sembra ansiosa di festeggiare il Natale. Russ, pastore di una chiesa locale, desidera un unico regalo: passare qualche ora in compagnia di Frances Cottrell, una giovane, adorabile parrocchiana che mette a dura prova la sua fede e il suo matrimonio. Sua moglie Marion sa che i tempi turbolenti non garantiscono la stabilità coniugale, e teme che i brutti segreti che ha sempre nascosto a Russ stiano per venire a galla. Rifiutando il pacifismo del padre, Clem, il figlio più grande, vuole partire volontario per il Vietnam, non perché non sia lui stesso pacifista, ma perché non sopporta di essere un ragazzo bianco privilegiato. Sua sorella Becky, la ragazza più popolare della scuola, sta cercando di attirare l'attenzione di Dio e insieme quella di un giovane cantante folk, Tanner Evans, il primo che a New Prospect si è fatto crescere i capelli e ha iniziato a indossare pantaloni a zampa d'elefante. Per impressionare Tanner e irritare suo padre, Becky è entrata in un gruppo giovanile, Crossroads, animato da un altro pastore, Rick Ambrose, figura carismatica e manipolatrice, e bestia nera di Russ. Del gruppo fa parte anche il terzo figlio, Perry, un adolescente problematico e geniale, che per Natale ha deciso di smetterla per sempre con la marijuana e diventare un bravo ragazzo: ma non sempre i buoni propositi producono i risultati voluti. Da Natale fino alla Pasqua successiva, ognuno degli Hildebrandt sognerà per sé una vita diversa, un nuovo amore o un antico amore ritrovato, o una qualche sostanza stupefacente che metta a tacere i campanelli d'allarme. Il matrimonio di Russ e Marion era iniziato vent'anni prima, per entrambi nel segno della rinascita dopo una caduta. Ora un'eredità sgradita, scritta nei geni, chiede d'essere riscossa, riducendo in cenere sogni e speranze. Richiedendo lo sforzo di tutti per una nuova, difficile rifondazione. "Crossroads" è un romanzo intenso e trascinante, a tratti comico, a tratti drammatico e pieno di dolore, che segna il ritorno di Franzen nel cuore del cuore del paese, il Midwest delle Correzioni.

Crossroads di Jonathan Franzen è un romanzo che fotografa un momento storico di crisi morale e lo mette a fuoco sgranando i personaggi e i loro obiettivi. Gli Hildebrandt sono una famiglia come tante, con vizi e virtù, ma le loro credenze li mettono a dura prova scardinando tutto ciò che sono e che possono diventare. Siamo nel 1971, in una Chicago in mezzo ad una tempesta di neve. Il Natale è alle porte, ma Russ Hildebrandt, capofamiglia e pastore di una chiesa liberale nei sobborghi della grande città, è sul punto di lasciare la moglie Marion dopo tanti anni di matrimonio infelice. Quello che Russ non sa è che Marion ha molti segreti ed è pronta a batterlo sul tempo. Nel frattempo Clem, il loro figlio più grande, è appena tornato dal college, infervorato di moralismo religioso e pronto a criticare in modo aspro i suoi genitori. Becky e Perry, gli altri due figli, sono invece completamente inseriti nella società: reginetta del ballo una e piccolo spacciatore di droghe leggere ai suoi compagni di classe l’altro. In Crossroads, primo volume di una trilogia che racconta gli Hildebrandt nel corso di cinquant'anni, Franzen esplora così la storia di una generazione e incornicia le vite dei singoli membri di una famiglia, in un quadro più grande e più complesso.

Da agosto 2021 in libreria.

L'AUTORE

Jonathan Franzen (Western Spring, 1959) è di certo uno dei più talentuosi novellisti americani contemporanei. Ha studiato letteratura tedesca al college e ha passato alcuni mesi a Berlino per perfezionare gli studi. Nel 1988 ha esordito con “Ventisettesima città” ma è con “Le correzioni” che ha ottenuto un indiscusso successo di pubblico e critica. Ha vinto con questo romanzo il National Book Award ed è arrivato finalista al Pulitzer. “Zona disagio”, “Come stare soli” e alcuni racconti brevi presentati sulle pagine del «New Yorker» hanno preceduto l’uscita di un altro capolavoro. “Libertà” racconta l’America contemporanea attraverso gli occhi del protagonista e le dinamiche del suo matrimonio. È con questo testo che è comparso nella cover del «Time» dal titolo “Great American Novelist”. Cinque anni dopo è tornato nelle librerie con “Purity” una storia che attraversa due generazioni dagli anni ’50 a oggi. Come ha scritto Francesco Longo per «Minima&moralia»: “Franzen diverte e stimola, fa piangere i suoi lettori sulle tragedie della vita e intanto illumina il cammino accidentato che percorre oggi la società occidentale: con le sue avidità, i suoi vizi e i suoi drammi morali. La sua scrittura ironica fa parlare gli oggetti quotidiani, dà voce all'infelicità che ammanta le province e le grandi città, e protegge dalle nuove paure del mondo, esorcizzandole”.

venerdì 17 settembre 2021

[Recensione] Fuori da un evidente destino - Giorgio Faletti

 


FUORI DA UN EVIDENTE DESTINO || Giorgio Faletti || Baldini Castoldi || 2006 || 495 pagine

Il passato è il posto più difficile a cui tornare. Jim Mackenzie, pilota di elicotteri per metà indiano, lo impara a sue spese quando si ritrova dopo parecchi anni nell’immobile città ai margini della riserva Navajo in cui ha trascorso l’adolescenza e da cui ha sempre desiderato fuggire con tutte le sue forze. Jim è costretto a districarsi fra conti in sospeso e parole mai dette, fra uomini e donne che credeva di aver dimenticato e presenze che sperava cancellate dal tempo. E soprattutto è costretto a confrontarsi con la persona che più ha sfuggito per tutta la vita: se stesso. Ma il coraggio antico degli avi è ancora vivo ed è un’eredità che non si può ignorare quando si percorre la stessa terra. Nel momento in cui una catena di innaturali omicidi sconvolgerà la sua esistenza e quella della tranquilla cittadina dell’Arizona, Jim si renderà conto che è impossibile negare la propria natura quando un passato scomodo e oscuro torna per esigere il suo tributo di sangue.

RECENSIONE

Prima opera di Giorgio Faletti che leggo. Pensavo di trovarmi al cospetto di un bel thriller/noir, ma nulla di tutto questo. Mi spiace davvero, mi ha deluso soprattutto per come spiega gli omicidi misteriosi (e non solo quelli in una stanza chiusa): pessima trovata, davvero. Le idee c'erano, ed era anche partita bene la storia, peccato poi che quando si capirà per quale motivo le persone vengono uccise ti cade il latte alle ginocchia, come si suol dire. Per quanto riguarda la scorrevolezza (si può dire?) della storia, Faletti è number one: ti lascia incollato alle pagine e vuoi sapere come andrà a finire. Ripeto, peccato che quando scopri i veri motivi ti verrebbe di lanciare il libro dalla finestra. Bisogna anche aggiungere che ci sono storie e capitoli abbastanza noiosi e che nulla aggiungono alla storia, inclusi i flash back del passato sugli indiani.

Mi spiace ma come prima esperienza letteraria con Faletti è stata un flop colossale, nonostante nutra molta simpatia per l'autore. Due stelline tirate per la giacchetta.


giovedì 16 settembre 2021

[Segnalazione] Ragazze smarrite - Marco Vichi

Firenze, marzo 1970. Al commissario Bordelli manca poco più di una settimana alla pensione, e ancora non riesce a immaginare come si sentirà. Si augura che in questi giorni non avvengano altri omicidi: non vuole rischiare di lasciarsi alle spalle un mistero non risolto, ma il destino gli ha riservato una spiacevole sorpresa, e si trova ad affrontare il suo caso forse più difficile. Lungo il greto di un fiumiciattolo del Chianti, in località Passo dei Pecorai, proprio a pochi chilometri da casa sua, viene scoperto il cadavere di una ragazza. Nessuna denuncia di scomparsa, nessun documento d’identità, nessun testimone, nulla di nulla. Si avvicina il due di aprile, il suo sessantesimo compleanno, dunque il suo ultimo giorno di lavoro, e il commissario comincia a temere che quel delitto, dietro il quale sembra nascondersi qualcosa di disgustoso, resti impunito. Il tempo passa, e non emerge niente che aiuti l’indagine. Bordelli è sempre più amareggiato, non può sopportare che i colpevoli restino in libertà, e nonostante tutto giura a se stesso di trovarli...

In libreria dal 24 giugno 2021.

L'AUTORE


Marco Vichi è nato nel 1957 a Firenze e vive nel Chianti. Presso Guanda ha pubblicato i romanzi: L’inquilino, Donne donne, Il brigante, Nero di luna, Un tipo tranquillo, La vendetta, Il contratto, La sfida, Il console, Per nessun motivo; le raccolte di racconti Perché dollari?, Buio d’amore, Racconti neri, Il bosco delle streghe, Se mai un giorno, Oltre il limite; i graphic novel Morto due volte con Werther Dell’Edera e Il commissario Bordelli con Giancarlo Caligaris, e la favola Il coraggio del cinghialino. Ha inoltre curatole antologie Città in nero, Delitti in provincia, È tutta una follia, Un inverno color noir, Scritto nella memoria. Della serie dedicata al commissario Bordelli sono usciti, sempre per Guanda: Il commissario Bordelli, Una brutta faccenda, Il nuovo venuto, Morte a Firenze (Premio Giorgio Scerbanenco– La Stampa 2009 per il miglior romanzo noir italiano), La forza del destino, Fantasmi del passato, Nel più bel sogno, L’anno dei misteri e Un caso maledetto. Il suo sito internet è www.marcovichi.it

mercoledì 15 settembre 2021

[Recensione] Luna d'inferno - John W. Campbell Jr.

 


LUNA D'INFERNO || John W. Campbell Jr. || Mondadori || 2013 || 266 pagine

Si può sopravvivere in un ambiente senz'aria e privo di ogni manifestazione vitale? John W. Campbell risponde di sì e racconta la vicenda avventurosa di un pugno di naufraghi intrappolati nell'inferno squallido e raggelato della Luna, in attesa dell'astronave di soccorso che venga a liberarli. Nel frattempo dovranno strappare il diritto all'esistenza a un pianeta spento: esistenza che, come dice il titolo del romanzo, sarà un inferno allucinante. Ma l'uomo non è nuovo a certe imprese... Insieme alla ristampa di Luna d'inferno, uscita originariamente con il titolo Martirio lunare ("I romanzi di Urania" n. 30), il volume presenta anche "Sette milioni di anni", "Notte" e "La cosa da un altro mondo", il racconto da cui sono stati tratti i classici cinematografici di Howard Hawks e John Carpenter.

RECENSIONE

Devo dire che mi ha affascinato questo romanzo breve di Campbell scritto sotto forma di diario dal dottore in fisica Thomas R. Duncan, che ci presenta la vita di veri e propri naufraghi di una spedizione terrestre sulla Luna dove sopravvivranno per ben tre anni. Questo romanzo fu scritto oltre sessant'anni fa, e risente del tempo passato, ma io mi metto nei panni dei ragazzini che lo hanno letto negli anni '50 e sicuramente, al loro posto, sarei rimasto a bocca aperta per le descrizioni lunari e gli esperimenti scientifici nonchè delle invenzioni di cui ci viene narrato. Noiosa, purtroppo, come lettura, proprio perchè Campbell ha scelto la forma di diario e quindi sono quasi assenti i dialoghi fra i membri della spedizione lunare, ma comunque ripeto a me è piaciuto. Simpatica l'invenzione di trarre nutrimento dalla trasformazione di libri, legno, coperte e magliette.

martedì 14 settembre 2021

[Segnalazione] La spiaggia degli affogati - Domingo Villar

Un mattino di ottobre, sulla spiaggia di Panxón, a sud di Vigo, il mare restituisce il corpo di un pescatore annegato. Non si tratta di una disgrazia: l’uomo ha le mani legate con una fascetta. Potrebbe sembrare un suicidio, anche perché il Biondo era incline alla depressione e aveva un passato da tossicodipendente. O forse dovrebbe sembrare un suicidio, come sospetta l’ispettore Caldas. Forse la causa della morte è da cercare nei misteri che ancora avvolgono un altro naufragio, vecchio di dieci anni. Forse davvero, come sostiene qualcuno nel paese, un fantasma si aggira in cerca di vendetta... Torna l’ispettore Leo Caldas, e con lui tornano i suoi comprimari: i colleghi del commissariato — a cominciare dal fido ma impetuoso aiutante aragonese Estévez —, il padre ritiratosi fra le sue vigne, l’insopportabile conduttore radiofonico Losada, i «filosofi» della taverna di Eligio. Torna, soprattutto, la Galizia di Domingo Villar, autentica coprotagonista: sole bruciante e nebbie, piogge improvvise, marinai taciturni, bar, osterie e quell’oceano che la isola e la unisce al resto del mondo. La spiaggia degli affogati è il romanzo che ha confermato il talento di un grande autore. Nella costruzione della trama come nella caratterizzazione dei personaggi e dell’ambientazione, nel mirabile uso del dialogo e nella straordinaria capacità di gestire il ritmo della narrazione, Villar è un autentico maestro del noir moderno.

L'AUTORE

Arrivato a quasi dieci anni di distanza dai precedenti – Occhi di acqua e La spiaggia degli affogati – L’ultimo traghetto (Ponte alle Grazie, pp. 634, euro 18, 50, traduzione di Silvia Sichel) non conferma solo le straordinarie doti di narratore di Domingo Villar, autore anche per il teatro e il cinema che in Spagna è stato spesso paragonato a Camilleri e a Vásquez Montalbán, ma anche la caratteristica di laboratorio per la scrittura che la Galizia è andata assumendo negli ultimi anni. Specie per il noir. Nativo di Vigo ma da molti anni a Madrid, Villar che scrive i suoi romanzi allo stesso tempo in galiziano e in castigliano, è il cantore del mondo perduto che vive lungo l’estuario di Vigo, figure di marginali e di sconfitti dei quali il detective Caldas rintraccia le storie e spesso l’umanità dimenticata o nascosta. La stampa spagnola ha fatto osservare che i suoi romanzi sembrano costruire, indagine dopo indagine, una saga noir, ma al tempo stesso una sorta di canzone d’amore dedicata alla Galizia.

lunedì 13 settembre 2021

[Recensione] Stella distante - Roberto Bolaño

 


STELLA DISTANTE || Roberto Bolaño || Adelphi || 2013 || 160 pagine

Chi è stato Carlos Wieder? Un poeta o un assassino? Un artista o un criminale? Un pilota spericolato che si esibiva in performance di «scrittura aerea» o un autore di snuff movies? E ha veramente arrestato e torturato e ucciso, nei mesi successivi al golpe di Pinochet, decine di persone, per poi esporre le foto dei cadaveri ridotti a brandelli perché convinto della assoluta, gratuita purezza del male – perché solo il dolore è in grado di rivelare la vita, e perché lo scopo della sua è «l’esplorazione dei limiti»? Nulla, sembra ribadire Bolaño, è più sfuggente della verità. Tant’è che, una pagina dopo l’altra, un tassello dopo l’altro – attraverso un accumulo di indizi, molti dei quali di natura squisitamente letteraria, e di storie parallele, alcune tragiche, alcune grottesche, alcune paradossalmente fiabesche (ma tutte, sempre, eccessive, «come il Cile di quegli anni») –, il nostro percorso di avvicinamento a quella che potrebbe essere la verità diventa via via più sdrucciolevole, come se l’autore medesimo ci invitasse a dubitare degli eventi che narra non meno che degli scrittori che cita, delle poesie, delle riviste, dei movimenti letterari a cui allude. Nonché, in definitiva, della esistenza stessa di un uomo chiamato Carlos Wieder. 

RECENSIONE

Prima opera che affronto del celebre e sempre discusso Roberto Bolano, grande scrittore Cileno ma che ha vissuto la maggior parte della sua vita in Europa, precisamente a Barcellona, quindi nella stessa città misteriosa dove Zafòn ambienta i suoi romanzi, vedi uno per tutti "L'ombra del vento".
Il mio primo impatto con Bolano è stato piacevole, si vede che è uno scrittore che divorava libri da mane e sera, come si suol dire, e nella storia stessa traspare e ricorre l'entrare in libreria, lo scrivere poesie, le letture disordinate, eccetera eccetera eccetera.

Le tematiche affrontate in questa opera sono le avanguardie poetiche, il clima politico del Cile degli anni 70, gli snuff movie (presunti video amatoriali realizzati sotto compenso in cui vengono mostrate torture realmente messe in pratica durante la realizzazione del film culminanti con la morte della vittima).

In breve: Roberto Bolaño (1953-2003) era rimpatriato nel natio Cile a vent’anni, dopo un soggiorno messicano durato cinque estati e consumato per lo più in una biblioteca pubblica di Città del Messico. Vi era tornato solo per fare la rivoluzione, così aveva affermato precisando la sua posizione: “All’epoca ero di estrema sinistra, vicino al MIR (Movimiento de Izquierda Rivoluzionaria), ma la mia ideologia era trotzkista.” Deciso ad appoggiare, assieme a un gruppo di dissidenti, il progetto di riforme di Salvador Allende, proprio in Cile, alla fine di un estenuante viaggio attraverso l’America-Latina — in pullman, autostop e barca —, aveva trovato la colossale fregatura: pochissimi giorni ancora e il golpe di Augusto Pinochet avrebbe cambiato le sorti del paese. Proprio attorno alla questione del potere — e del sopruso dittatoriale — ruota molta della sua produzione, tra cui il libro pubblicato nel 2012 da Adelphi, Stella cadente (Estrella distante, del ’96, uscito in Italia per Sellerio nel 2007).

È il racconto testimoniale e quindi indiretto di Carlos Wieder poeta maledetto, artista sperimentale nonché torturatore seriale, assassino e trasformista: veste identità e eteronimi per nascondere la sua vera natura, o forse per esaltarla. Ma oltre al protagonista indiretto o almeno sfuggente, il romanzo di Bolano infila una sfilza di altre identità, tutte raccontate dall’esterno, tutte testimoniate: Carlos Wieder, appunto, che è anche Alberto Ruiz-Tagle, quindi i due maggiori poeti cileni, l’uno nemesi dell’altro, Juan Stein e Diego Soto, un investigatore piuttosto strano e malinconico Romero, Bibiano O’Ryan, l’amico della giovinezza del narratore, le gemelle Garmendìa e così via. Insomma esistenze perdute, vite spezzate e ‘desapareside’. Naturalmente ciò che colpisce nel romanzo di Bolano è il peso delle cose non dette, taciute, inconfessate. C’è un’ombra segreta, una parte nascosta, essa abita l’intercapedine tra la congettura e il silenzio: è da qui che Bolano inventa le sue storie.

Leggerò assolutamente altre sue opere, prima fra tutte la lunga 2666 (e più celebre).


sabato 11 settembre 2021

[Segnalazione] Il libro delle cose nascoste - Francesco Dimitri

I ricordi di gioventù, le radici, la terra. È questo, o forse molto di più, a spingere quattro amici di vecchia data, oggi quasi quarantenni, a rispettare un patto: ritrovarsi lo stesso giorno ogni anno a Casalfranco, il loro piccolo paese d’origine nel cuore di una Puglia meravigliosa e arsa dal sole. Arturo, il leader carismatico del gruppo chiamato da tutti Art, è sempre stato il più attento a rispettarlo ed è il solo a essersi ristabilito nel paese dopo che come gli altri lo aveva lasciato per cercare un futuro più ricco di promesse e possibilità. Ma quest’anno Art non si presenta all’appuntamento: le ore passano e gli amici, Mauro, Fabio e Tony, lo aspettano con crescente apprensione, finché decidono di andare a cercarlo. Ciò che scoprono quando riescono a entrare in casa sua è preoccupante: Art coltiva marijuana, un’attività molto pericolosa in un posto dove aleggia la minaccia della criminalità organizzata. Chiedendo ai conoscenti, Mauro, Fabio e Tony scoprono che in paese girano voci inquietanti sul conto di Art, e frugando nel caos della sua abitazione trovano un diario, Il Libro delle Cose Nascoste. Cosa sono le Cose Nascoste? In che razza di guai si è infilato Art, e quali segreti ha tenuto nascosti per tanti anni?Questi sono gli interrogativi che ai tre amici stanno a cuore. Ma ogni cuore ha il suo lato oscuro. Doveva essere un ritrovo all’insegna della spensieratezza. Diventerà un viaggio nell’abisso di ciascuno di loro. 

L'AUTORE

Francesco Dimitri è uno scrittore italiano, autore di romanzi fantasy e saggi. I suoi romanzi sono urban fantasy, talvolta con contaminazioni new weird, steampunk o horror. Si occupa di magia, ufologia, antropologia e cultura pop. Dopo aver vissuto nella nativa Manduria e a Roma, si è trasferito in pianta stabile a Londra. Alan D. Altieri lo ha definito “una tra le voci più significative dell'ultima generazione della saggistica e del fantastico”.

venerdì 10 settembre 2021

[Recensione] L'infinito viaggiare - Claudio Magris

 

L'INFINITO VIAGGIARE || Claudio Magris || Mondadori || 2006 || 248 pagine

In questo libro l'autore ripercorre alcuni dei viaggi più significativi della sua esperienza, spesso dei ritorni, oppure momenti in cui ha attraversato una frontiera o uno Stato che magari non esistono più, in cui ha visto un gesto o un'espressione su un viso, ha sentito un grido. Come lui stesso afferma per vedere un luogo occorre rivederlo. Il noto e il familiare, continuamente riscoperti e arricchiti, sono la premessa dell'incontro, della seduzione, dell'avventura. Il viaggio più affascinante è il ritorno. 

RECENSIONE

Magris ci narra dei suoi viaggi intorno al mondo, dalla Spagna di Don Chisciotte al Vietnam, dalla Germania divisa dal muro alla Cina che ama l'Italia.

"Il viaggio-scrittura è un'archelogia del paesaggio; il viaggiatore - lo scrittore - scende come un archeologo nei vari strati della realtà, per leggere anche i segni nascosti sotto altri segni, per raccogliere quante più esistenze e storie possibili e salvarle dal fiume del tempo, dall'onda cancellatrice dell'oblio, quasi costruendo una fragile Arca di Noé di carta, sebbene consapevole della sua precarietà."


giovedì 9 settembre 2021

[Segnalazione] Il peccato capitale - Maria Grund

Alcuni peccati possono essere lavati solo col sangue… Due morti sconvolgono la quiete di una piccola isola al largo della costa svedese. Prima il cadavere di una ragazzina riemerge dalle gelide acque del lago di una cava, poi una ricca collezionista di libri antichi viene trovata riversa in una pozza di sangue in casa sua. Se dai tagli sui polsi sembrerebbe che la ragazzina si sia suicidata, la donna invece è stata uccisa con numerose pugnalate al petto, e presenta anche una strana ferita alla gola: due linee nette che s'intersecano a formare una croce. A indagare sui casi è Sanna Berling, una donna in bilico sull'orlo dell'abisso. Tornata in servizio dopo che un incendio doloso le ha strappato via la famiglia, tiene sempre in tasca l'indirizzo del piromane, assolto per un cavillo legale, e spera che il lavoro la distolga dalla sete di vendetta che le avvelena l'anima. Nello studio della collezionista, l'attenzione di Sanna viene subito catturata da un quadro che rappresenta un gruppo di giovani col volto coperto da maschere di animali. Un dettaglio, quello, che potrebbe collegare la vittima alla ragazzina della cava. E quando un secondo cadavere, e poi un terzo, vengono rinvenuti con la stessa croce segnata sul collo, Sanna si convince che quella catena di morte affonda le radici nel passato e che è solo all'inizio. Per spezzarla, ha un unico testimone: Jack, il figlio tredicenne di una delle vittime, che potrebbe aver visto l'assassino. Ma il ragazzo è sotto shock e non parla con nessuno. Eppure, se è nella stessa stanza con Sanna, i suoi occhi si accendono di una luce diversa. Solo lei può convincerlo ad aprirsi, riportando alla luce una verità che in molti, sull'isola, preferirebbero restasse sepolta…

L'AUTRICE

Maria Grund è nata e cresciuta nei dintorni di Stoccolma, ma si è laureata alla University of New York e ha vissuto per anni a Londra, dove lavorava nel mondo del cinema. Attualmente abita sull’isola svedese di Gotland. Il peccato capitale è il suo primo romanzo.

mercoledì 8 settembre 2021

[Recensione] La voce del ghiaccio - Simone Moro

 


LA VOCE DEL GHIACCIO || Simone Moro || Rizzoli || 2012 || 280 pagine

A cavallo fra 2011 e 2012, durante le prime fasi dell'ascensione al Nanga Parbat - impresa che dovrebbe portarlo a conquistare il record mondiale di prime salite in inverno -, Simone Moro racconterà via mail le sensazioni vissute poco prima di affrontare l'ottomila himalaiano. L'occasione gli offrirà anche lo spunto per descrivere le emozioni provate durante la salita invernale sul Gasherbrum II, portata a termine il 2 febbraio 2011. In queste pagine rivivremo così la sua impresa, tra il ricordo della gioia provata al raggiungimento della cima e quello dei momenti tragici in cui, assieme agli altri due alpinisti Denis Urubko e Cory Richards, si è salvato per miracolo dopo essere stato travolto da una valanga. 

RECENSIONE

Interessante diario di viaggio dell'alpinista Simone Moro, grande scalatore degli 8000 in inverno. Nel 2011 il 2 febbraio porta a termine la prima salita mondiale invernale del Gasherbrum II (Karakorum, 8035 metri) in compagnia di Denis Urubko e Cory Richards. Con questa incredibile impresa entra nella storia come il primo alpinista al mondo ad aver raggiunto tre cime di 8000 metri in completa stagione invernale.

Lo consiglio agli amanti dell'avventura e ovviamente agli appassionati di montagne.


martedì 7 settembre 2021

[Segnalazione] La cacciatrice - Kate Quinn

La chiamano die Jägerin, «la Cacciatrice», la più spietata assassina del Reich. Nessuno conosce il suo vero nome e chiunque l'abbia incontrata non è sopravvissuto per raccontarlo. Tranne Nina. Soldato speciale dell'esercito sovietico, Nina è riuscita a sfuggirle, ma non ha mai dimenticato ciò che ha perso quella notte. Da allora, non ha fatto altro che scappare. Ora però le cose sono cambiate. Ora che la guerra è finita, la Cacciatrice è diventata preda e, ben presto, Nina avrà la sua vendetta…

Non è stato facile per Jordan accettare che suo padre si risposasse, per di più con una vedova di guerra, sbarcata negli Stati Uniti dalla Germania senza denaro né documenti. Eppure, adesso che il gran giorno è arrivato, è felice che quella donna premurosa e sensibile sia entrata nella loro vita. Ma, mentre ammira il bouquet, Jordan si accorge di un dettaglio stonato, nascosto tra i fiori: una Croce di Ferro, una delle più alte onorificenze conferite dal regime nazista. Sebbene accetti la spiegazione che quell'oggetto sia semplicemente un ricordo del defunto padre, una voce dentro di lei le suggerisce che la dolce Anneliese potrebbe non essere affatto chi dice di essere. E, nel momento in cui viene contattata da un gruppo di cacciatori di nazisti, da anni alla ricerca della famigerata Jägerin, Jordan capisce di non poter continuare a vivere tormentata dai dubbi. Deve scoprire la verità. E così, nonostante le differenze, lei e Nina si troveranno a lavorare insieme, accomunate dalla stessa determinazione e dalla stessa sete di giustizia. Se per Nina questa sarà l'occasione per chiudere i conti con un passato forgiato nel sangue e nella paura, per Jordan significherà imparare a lottare per un mondo più giusto, anche a costo della felicità delle persone che ama. Perché esistono crimini che non possono essere dimenticati. Mai.

Dal 17 giugno in libreria.

L'AUTRICE

Kate Quinn è nata in California e ha ottenuto un diploma in Canto (voce classica) presso la Boston University. Attualmente vive a San Diego col marito e con i loro due cani, Caesar e Calpurnia.

lunedì 6 settembre 2021

[Recensione] La profezia dell'arca - Michael Crane


LA PROFEZIA DELL'ARCA || Michael Crane || Piemme || 2008 || 382 pagine

Sarà il profeta a rompere il sigillo, nel giorno che secondo il calendario copto segna l'inizio del nuovo millennio. E lui solo potrà svelare al mondo il contenuto dell'Arca dell'Alleanza. Questo è scritto nel Kebra Nagast, il Libro della Gloria dei Re, il testo sacro della religione etiope. Ma più d'uno teme quel momento, ormai prossimo. Perché ciò che l'Arca cela e protegge può mettere a repentaglio il potere di molti, sulla terra e perfino in cielo. E quindi la verità deve morire, a costo di distruggere l'Arca, a costo di uccidere il profeta, a qualunque costo. All'oscuro di tutto questo, Mary Campion arriva in Etiopia al seguito di una ONG. Giovane avvocato, passionale e idealista, ha lasciato l'America per specializzarsi in adozioni internazionali. Il giorno dell'Epifania copta, ad Aksum, Mary si imbatte in Jack Miles. L'uomo, arrivato dall'Inghilterra per conto di una multinazionale, è in fuga da un mare di guai. Presto i due si ritroveranno coinvolti in un intrigo che affonda le sue radici nell'alba dei tempi, nelle grotte degli Esseni della comunità di Qumran, nei documenti segreti dei cavalieri Templari, nelle oscure stanze del Vaticano, e che arriva a loro per vie complesse e pericolose.

RECENSIONE

Stesso genere "alla Dan Brown", cioè misteriose scoperte religioso-esoteriche che sconvolgono le tradizioni religiose tradizionali, dove quasi sempre si colpisce il Cristianesimo. In questo caso, come si evince dal titolo, si tratta della mitica Arca dell'Alleanza che conterebbe le Tavole della Legge ricevute da Mosè da Dio stesso.
Apprezzo lo sforzo dell'autore, che ha ben studiato la storia dell'Arca, gli perdono alcune inesattezze storiche e molte ingenuità (ancora non riesco a capire come siano riusciti ad entrare nella cappella dell'Arca e nessuno li ha notati, mistero!), è stata una lettura che io definirei "spezza-mattoni", nel senso che dopo alcune letture di autori importanti e non facili da digerire, l'aver letto questa "avventura" mi ha alleggerito un pò ma mi ha fatto subito venire voglia di riprendere a leggere veri autori e non semplici scribacchini della domenica. Che altro dire? Ve lo consiglio? Fate voi.


 

sabato 4 settembre 2021

[Recensione] Odore di chiuso - Marco Malvaldi


ODORE DI CHIUSO || Marco Malvaldi || Sellerio || 2011 || 198 pagine

In un castello della Maremma toscana vicino alla Bolgheri di Giosuè Carducci, arriva un venerdì di giugno del 1895 l'ingombrante e baffuto Pellegrino Artusi. Lo precede la fama del suo celebre "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", il brioso e colto manuale di cucina, primo del genere, con cui ha inventato la tradizione gastronomica italiana. Ma quella di gran cuoco è una notorietà che non gli giova del tutto al castello, dove dimora la famiglia del barone Romualdo Bonaiuti, gruppo tenacemente dedito al nulla. La formano i due figli maschi, Gaddo, dilettante poeta che spera sempre di incontrare Carducci, e Lapo, cacciatore di servette e contadine; la figlia Cecilia, di talento ma piegata a occupazioni donnesche; la vecchia baronessa Speranza che vigila su tutto dalla sua sedia a rotelle; la dama di compagnia che vorrebbe solo essere invisibile, e le due cugine zitelle. In più, la numerosa servitù, su cui spiccano la geniale cuoca, il maggiordomo Teodoro, e l'altera e procace cameriera Agatina. Contemporaneamente al cuoco letterato è giunto al castello il signor Ciceri, un fotografo: cosa sia venuto a fare al castello non è ben chiaro, come in verità anche l'Artusi. In questo umano e un po' sospetto entourage, piomba gelido il delitto. Teodoro è trovato avvelenato e poco dopo una schioppettata ferisce gravemente il barone Romualdo. I sospetti seguono la strada più semplice, verso la povera Agatina. Sarà Pellegrino Artusi a dare al delegato di polizia le dritte per ritrovare la pista giusta.

RECENSIONE

In incrocio tra un giallo e un ironico romanzo dell'800, con l'arguta mente di Malvaldi che rende simpatici i suoi protagonisti, in questo caso il ghiottone Pellegrino Artusi realmente esistito. Si legge tutto d'un fiato, e alla fine c'è pure la ricetta del polpettone fatto in casa, detto alla zingara.

 

venerdì 3 settembre 2021

[Recensione] Storie di cronopios e di famas - Julio Cortázar

 


STORIE DI CRONOPIOS E DI FAMAS || Julio Cortázar || Einaudi || 2005 || 150 pagine

Tradotto da Einaudi nel 1971, questo libro è tra i più significativi dell'intera produzione di Cortazar, quello in cui una lettura morale della realtà contemporanea assume le forme di apologo tanto preciso quanto elegante.

Il libro trovò uno dei suoi sostenitori più attenti in Italo Calvino, il quale ebbe a presentarlo con queste parole: "I cronopios e i famas, due geníe d'esseri che incarnano con movenze di balletto due opposte e complementari possibilità dell'essere, sono la creazione piú felice e assoluta di Cortázar. Dire che i cronopios sono l'intuizione, la poesia, il capovolgimento delle norme, e che i famas sono l'ordine, la razionalità, l'efficienza, sarebbe impoverire di molto, imprigionandole in definizioni teoriche, la ricchezza psicologica e l'autonomia morale del loro universo. Cronopios e famas possono essere definiti solo dall'insieme dei loro comportamenti. I famas sono quelli che imbalsamano ed etichettano i ricordi, che bevono la virtù a cucchiaiate col risultato di riconoscersi l'un l'altro carichi di vizi, che se hanno la tosse abbattono un eucalipto invece di comprare le pasticche Valda. I cronopios sono coloro che, se si lavano i denti alla finestra, spremono tutto il tubetto per veder volare al vento festoni di dentifricio rosa; se sono dirigenti della radio fanno tradurre tutte le trasmissioni in rumeno; se incontrano una tartaruga le disegnano una rondine sul guscio per darle l'illusione della velocità.
Del resto, osservando bene, si vedrà che è una determinazione degna dei famas che i cronopios mettono nell'essere cronopios, e che nell'agire da famas i famas sono pervasi da una follia non meno stralunata di quella cronopiesca".

RECENSIONE

Prima opera di Cortazar che leggo, davvero uno scrittore particolare e pieno di umorismo.


giovedì 2 settembre 2021

[Recensione] Una storia semplice - Leonardo Sciascia

 


UNA STORIA SEMPLICE || Leonardo Sciascia || Adelphi || 1989 || 66 pagine

Una storia semplice è una storia complicatissima, un giallo siciliano, con sfondo di mafia e droga. Eppure mai – ed è un vero tour de force – l'autore si trova costretto a nominare sia l'una sia l'altra parola. Tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. E subito, come se assistessimo alla crescita accelerata di un fiore, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, senza lasciarci neppure l'opportunità di riflettere. Davanti alla proliferazione dei fatti, non solo noi lettori ma anche l’unico personaggio che nel romanzo ricerca la verità, un brigadiere, siamo chiamati a far agire nel tempo minimo i nostri riflessi – un tempo che può ridursi, come in una memorabile scena del romanzo, a una frazione di secondo. È forse questo l'estremo azzardo concesso a chi vuole «ancora una volta scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia».

RECENSIONE

Un diplomatico in pensione telefona ai carabinieri e quando andranno a trovarlo lo trovano morto ed egli ha lasciato uno strano messaggio che potrebbe essere un indizio. Solo il brigadiere sarà l'unico che, coraggiosamente, inizierà a indagare per scoprire cosa sia davvero successo al console.

Giallo brevissimo (una sessantina di pagine) ma che fa riflettere ancora una volta sul tema della giustizia in Italia, purtroppo spesso bistrattata e taciuta, per motivi loschi (mafiosi e politici).


mercoledì 1 settembre 2021

[Segnalazione] Quando le montagne cantano - Nguyễn Phan Quế Mai

Dal loro rifugio sulle montagne, la piccola Hương e sua nonna Diệu Lan sentono il rombo dei bombardieri americani e scorgono il bagliore degli incendi che stanno devastando Hanoi. Fino a quel momento, per Hương la guerra è stata l'ombra che ha risucchiato i suoi genitori, e adesso quell'ombra sta avvolgendo anche lei e la nonna. Tornate in città, scoprono che la loro casa è completamente distrutta, eppure non si scoraggiano e decidono di ricostruirla, mattone dopo mattone. E, per infondere fiducia nella nipote, Diệu Lan inizia a raccontarle la storia della sua vita: degli anni nella tenuta di famiglia sotto l'occupazione francese e durante le invasioni giapponesi; di come tutto fosse cambiato con l'avvento dei comunisti, per i quali possedere terre era un crimine da pagare col sangue; della sua fuga disperata verso Hanoi senza cibo né denaro e della scelta di abbandonare i suoi cinque figli lungo il cammino, nella speranza che, prima o poi, si sarebbero ritrovati. E così era accaduto, perché lei non si era mai persa d'animo. Quando la nuova casa è pronta, la guerra è ormai conclusa. I reduci tornano dal fronte e anche Hương finalmente può riabbracciare la madre, Ngọc. Ma è una donna molto diversa da quella che lei ricordava. La guerra le ha rubato le parole e toccherà a Hương darle una voce, per aiutarla a liberarsi del fardello di troppi segreti... La saga di una famiglia che si dipana lungo tutto il Novecento, in un Paese diviso e segnato da carestie e guerre, dittature e rivoluzioni. Tre generazioni di donne forti, che affrontano la vita con coraggio e determinazione. Una storia potente e lirica insieme, che ci ricorda il valore dei legami familiari e gli ostacoli che siamo disposti a superare per rimanere accanto alle persone che amiamo.

L'AUTRICE

Nguyễn Phan Quế Mai, giornalista e poetessa, è nata nel 1973 in Vietnam, dove ha lavorato per anni come venditrice ambulante e coltivatrice di riso. Si è trasferita all'estero grazie a una borsa di studio, che le ha permesso di dedicarsi all'analisi degli effetti a lungo termine della guerra. Attualmente vive a Giacarta con il marito e i due figli e lavora per diverse organizzazioni internazionali. 

[Recensione] Charlie Chan e il cammello nero - Earl Derr Biggers

  CHARLIE CHAN E IL CAMMELLO NERO || E. Derr Biggers || Newton Compton || 2012 || 188 pag. Shelah Fane, celebre star del cinema, viene uccis...