sabato 29 maggio 2021

[Segnalazione] Brave - Frahorus (Francesco Camagna)

E così, cari lettori, ho finalmente concluso Brave, il mio romanzo di fantascienza. Potrete leggerlo integralmente in questo link: BRAVE 

Aspetto una valanga di commenti e stelline (votate, votate, votate) e, nel frattempo, sono già al lavoro con nuove idee per nuove opere. Continuate a seguirmi per avere tutte le novità.

Ecco la trama di Brave: Il sedicenne Jack Carson è un normale adolescente che studia al liceo scientifico, grande appassionato di fantascienza e delle auto da corsa. Un giorno, dopo aver litigato coi genitori, decide di scappare di casa e si rifugia dal suo amico Rod che gestisce un fast food.  Ma egli non potrà mai immaginare che dal misterioso e inquietante incontro che farà nella foresta verrà trascinato in un'avventura rocambolesca che lo porterà a fuggire con una bella ragazza di un altro pianeta e altri personaggi come un re coraggioso, un mago e guerrieri immortali. Ma questo sarà solo l'inizio: il vaso di Pandora si aprirà e Il destino della Terra sarà nelle loro mani, minacciato dai pericolosi Ladri di Sogni.

venerdì 28 maggio 2021

[Recensione] Tokyo Soup - Ryu Murakami

 


TOKYO SOUP || Ryu Murakami || Mondadori || 2007 || 232 pagine

Kenji (vent'anni, una guida turistica senza licenza, che accompagna turisti nel quartiere a luci rosse di Tokyo) viene assoldato da Frank, il suo nuovo cliente americano. Fin dall'inizio Kenji sente che c'è qualcosa che non quadra. Ma forse è solo paranoia. Il cliente vuole sesso e sesso avrà. Prima e unica tappa: Kabukico, quartiere a luci rosse molto fiorente. La serata si trascina tra un peep show e un lingerie bar, tra birre, ragazze e chiacchiere. Ma quando arriva il momento di pagare, le banconote di Frank sono macchiate di sangue. La sensazione che qualcosa di brutto sta per accadere cresce in Kenji e infatti la festa di morte ha inizio. Frank, davanti a un Kenji semi-ipnotizzato, compie una strage. È solo l'inizio...

RECENSIONE

Prima opera che leggo di Ryu Murakami (da non confondere con Haruki Murakami, hanno solo lo stesso cognome) e, giunto all'ultima pagina del romanzo, oserei dire solo una parola: oh mamma mia!

In questo romanzo ci viene narrata la traumatica esperienza che vive in prima persona il protagonista, Kenji, un accompagnatore di clienti stranieri nei locali a luci rosse di Tokyo, che appunto guida un americano che si fa chiamare Frank (sicuramente nome inventato) alla fine dell'anno 1996 col quale, fin da subito, capisce che c'è qualcosa che non va e inizia a sospettare che dietro l'assassinio di una ragazza trovata mutilata in un sacco della spazzatura ci sia dietro proprio il suo zampino. Non potrà immaginare quello che vivrà in queste serate brave, tra alcool, donne che si spogliano e voglia di sesso nei quartieri più squallidi di Tokyo.

Difficile dover dare le mie impressioni di questa lettura: nella prima parte mi sono addirittura divertito nel seguire le avventure di questi due personaggi nei quartieri più sordidi di una Tokyo che vuole dare ogni tipo di piacere ai suoi abitanti e agli stranieri che la visitano (anche se i giapponesi restano sempre diffidenti dai gaijin - straniero in giapponese, termine abbastanza razzista) ma fin dalle prime uscite il nostro narratore capisce che il suo cliente è strano: lo capisce a pelle, dagli sguardi spenti che ha, dagli atteggiamenti verso le giapponesi che conosce, dalla sua instancabile voglia di sesso. E poi i giornali continuano a parlare di uno strano omicidio di una giovane ragazza giapponese trovata a pezzi (gambe, braccia, testa, busto) e poi viene trovato bruciato pure un barbone (guarda caso, ne incontrano proprio uno i nostri due protagonisti prima di entrare in un negozio. Nella seconda parte avviene quello che nessuno di noi vorrebbe vedere: una strage dentro un locale a luci rosse. E l'autore ci descrive ogni minimo particolare, anche quelli più raccapriccianti. E nonostante la crudeltà e il voltastomaco che è naturale che si ha, non riesci a staccare gli occhi dal libro e continui a leggere, perché vuoi capire cosa succederà dopo.
Nella terza parte, quando Frank inizia a parlare della sua vita e del suo passato, quasi ti commuovi: ognuno di noi ha vissuto dei traumi e ha, come dire, dei lati di luce e di ombra, e Murakami riesce a farti immedesimare anche nei suoi panni, nonostante tutto.

L'autore ci mostra, in questa storia, un lato oscuro del Giappone moderno, dove vivono giapponesi che pensano soltanto a fare più soldi possibile, dimenticando le proprie tradizioni. Emerge, per bocca di Frank, l'immensa solitudine della società giapponese che sfoga quella mancanza, quel vuoto di senso, nell'acquisto dell'ultimo paio di scarpe Nike o l'ultima borsa firmata Louis Vitton (come dichiara candidamente una delle prostitute nel locale che frequentano i due protagonisti).

Questa storia racchiude vari generi: giallo, romanzo, thriller, splatter, pulp e, cosa più importante, non ti lascia un attimo di respiro, perché il terzo protagonista della storia sarai tu, esatto: ti senti al fianco dei due avventori, senti le loro emozioni, a un certo punto vorresti fuggire via come vorrebbe Kenji, ma non puoi.


giovedì 27 maggio 2021

[Segnalazione] Adesso che sei qui - Mariapia Veladiano

Incontriamo zia Camilla sulla piazza di un piccolo paese non lontano dal lago di Garda e dal corso dell'Adige. Per le borsette e i cappellini tutti la chiamano la Regina, e in effetti nel portamento assomiglia alla regina d'Inghilterra, con qualche stranezza in più. Qualcuno l'ha fatta sedere sulle pietre della fontana dove la raggiunge la nipote Andreina, e un pezzo di realtà di zia Camilla si ricompone. È l'esordio, così lo chiamano, di una malattia che si è manifestata a poco a poco, a giorni alterni, finché il mondo fuori l'ha vista e da quel momento è esistita per tutti, anche per lei. Zia Camilla è sempre vissuta in campagna tra fiori, galline e gli amati orologi, nella grande casa dove la nipote è cresciuta con lei e con zio Guidangelo. Ora Andreina, che è moglie e madre mentre la zia di figli non ne ha avuti, l'assiste affettuosamente e intanto racconta in prima persona il presente e il passato delle loro vite. Una narrazione viva ed energica, come zia Camilla è sempre stata e continua a essere. Intorno e insieme a loro, parenti, amiche, altre zie, donne venute da lontano che hanno un dono unico nel prendersi cura, tutte insieme per fronteggiare questo ospite ineludibile, il «signor Alzheimer», senza perdere mai l'allegria. Perché zia Camilla riesce a regalare a tutte loro la vita come dovrebbe essere, giorni felici, fatti di quel tempo presente che ormai nessuno ha più, e per questo ricchi di senso. 

L'AUTRICE

Mariapia Veladiano è nata a Vicenza. Laureata in Filosofia e Teologia, ha felicemente insegnato lettere per più di vent’anni ed è stata preside a Rovereto e Vicenza.  Collabora con “Repubblica” e con la rivista “Il Regno”. La vita accanto, pubblicato con Einaudi Stile Libero, è il suo primo romanzo, vincitore del Premio Calvino 2010, e secondo al Premio Strega 2011. Nel 2012 ha pubblicato, con Einaudi Stile Libero, Il tempo è un dio breve. Nel 2013 è uscito un piccolo giallo per ragazzi, Messaggi da lontano, con Rizzoli.  E, ancora con Einaudi Stile Libero, Ma come tu resisti, vita, una raccolta di minuscole riflessioni sui sentimenti e le azioni. Nel 2014 ha pubblicato Parole di scuola, edizioni Erickson. Liberissime riflessioni sulla scuola. Nel 2016  Una storia quasi perfetta, Guanda editore. Nel 2017, Lei, Guanda editore. Il nuovo romanzo, Adesso che sei qui, Guanda editore, è uscito nel gennaio del 2021. 

mercoledì 26 maggio 2021

[Recensione] Andromeda - Michael Crichton

 


ANDROMEDA || Michael Crichton || Garzanti ||  gennaio 1995 || 344 pagine

Se in una bottiglia può trovar posto un numero di batteri cinque, dieci volte maggiore del numero degli abitanti del pianeta, allora è probabile che un eventuale incontro dell'uomo con una forma di vita extraterrestre avvenga su un piano ben diverso da quanto immaginato da certi scrittori affetti da romanticismo. Arizona, fine anni '60. Un satellite, atterrato dopo aver compiuto la sua missione nello spazio, sparge nella zona una terribile, misteriosa malattia...

RECENSIONE

Dopo tanti anni riprendo a leggere un'opera del mitico Crichton, colui che scrisse Jurassik Park! E riconfermo che era un bravo scrittore: in questa storia, dove si parla di una "invasione" extraterrestre insolita, sottoforma di batteri, riesce a tenerti incollato per tutte le trecento e passa pagine, incuriosendoti e appassionandoti a tutti gli esami, ipotesi, studi che vengono mano a mano svolti per scoprire questo ceppo chiamato "Andromeda" cosa sia e come si può sconfiggere. Riuscirà l'umanità a salvarsi? Per quanto riguarda le parti scientifiche, piene di formule e teorie varie, non mi sono per niente annoiato, anzi, Crichton riesce a farti appassionare alla biologia, alla medicina, addirittura anche alla vivisezione dei cadaveri! Che dire, si merita le quattro stelline, e come!

martedì 25 maggio 2021

[Recensione] Bagni Achei - Gaetano Celestre

 


BAGNI ACHEI || Gaetano Celestre || MJM editore || 1 maggio 2009 || 135 pagine

La vita di Gioacchino Ariodante, giovane siciliano, professore di storia e filosofia, scorre noiosa come quella di un'orata da coltivazione. Ogni giorno va a scuola, dove si accorge sempre più della propria inadeguatezza. È soprattutto un allievo, Santino Polinesso, a rendergli probabile un prossimo decadimento depressivo. Santino lo vessa, lo picchia e con i suoi atteggiamenti rende Iachino ogni giorno più lontano dalla gente che gli sta attorno. I piani di invecchiamento precoce sono interrotti quando Iachino è costretto a fuggire su un gommone abbandonato da certi "scafisti", in una notte di inizio estate. Tra interazioni mitologiche ed ironiche teorie del complotto, in un marasma di apparizioni oniriche e non, jazz e sassofoni, la "teoria del ritorno" e Cola Pesce, Iachino dovrà comunque fare i conti col suo senso di Sicilianità.

RECENSIONE

Difficile definire quest'opera. Potrei dire una storia ironica dalla prima all'ultima pagina, con protagonista un professore di storia e filosofia che vive con noia la solita routine in un bel paesino della Sicilia del sud, quando ad un certo punto si ritrova a scappare via per essere stato accusato di un omicidio. La fuga sarà una scusa per conoscere se stesso, dove farà incontri particolari, parlerà addirittura con un delfino, e tante altre curiose vicissitudini. Opera prima dell'autore, riesce a farti sorridere e allo stesso tempo riflettere sulla vita di tutti i giorni e sulla follia del mondo che ci circonda. Lo consiglio a chi ama la Sicilia e ama farsi delle sane risate. Non lo consiglio a chi si prende troppo sul serio. 

lunedì 24 maggio 2021

[Recensione] Terra bruciata - J. G. Ballard

 


TERRA BRUCIATA || J. G. Ballard || Mondadori || 176 pagine

Pochi scrittori di fantascienza hanno la forza di suggestione di J. G. Ballard, la sua capacità di far apparire reali, palpabili, le situazioni più deliranti, le visioni più allucinanti e angosciose. Questa volta l'autore immagina una lunga e terribile siccità che sconvolge la vita degli uomini, e seguendolo in un mondo condannato inesorabilmente alla disgregazione fra sterminate dune di sale, cimiteri d'auto e di navi in secca, il lettore finisce per lasciarsi prendere dallo sconvolgente incubo di Ballard, e accettare i suoi ladri d'acqua, i suoi cannibali, i suoi degenerati, i suoi folli, miserabili superstiti che ancora si dibattono nella polvere che ricopre il pianeta.

RECENSIONE

Ballard stavolta immagina un mondo caduto in una tremenda siccità, tanto forte che si sono e continuano a prosciugarsi i fiumi e i mari, lasciando solo polvere e sale. Anche in questo caso la colpa è da imputare all'umanità perché, ci viene approfonditamente spiegato nella storia, ha inquinato con gli scarichi industriali (quindi scarti chimici) così tanto che si è creata come una rete - un polimero - che impedisce l'evaporazione dell'acqua e automaticamente non piove più. Il protagonista della storia, un dottore, si ritrova a dover sopravvivere in questo apocalisse di siccità, alla disperata e continua ricerca di acqua potabile, più preziosa di qualsiasi altra cosa.

Altro forte monito che l'autore fa a tutti noi se continuiamo a sprecare ma soprattutto ad inquinare l'acqua. Rispetto ai precedenti due romanzi dello stesso autore, ovvero Il condominio e Il mondo sommerso, la lettura della storia mi ha stancato, non mi ha preso più di tanto. Ciò non toglie nulla alla bravura di Ballard, forse il suo tratto distintivo, nel descriverci e ben rappresentarci la psicologia dei personaggi che incontriamo e conosciamo. Ci può stare che, nonostante apprezzi un'autore qualche sua opera ti risulta meno piacevole.

Curiosità: a tratti mi ricordava il film Mad Max: Fury Road, forse per l'ambientazione desertica e di sopravvivenza.


sabato 22 maggio 2021

[Segnalazione] La rinnegata - Valeria Usala

Senza un uomo accanto, una donna non è nulla. Teresa ha sempre sentito l’eco di questa frase, come il vento durante la tempesta, ma non ci ha mai creduto. Lei che è quiete e fuoco, rabbia e tenerezza, lotta contro il pregiudizio da quando è nata. Rimasta orfana, non ha avuto nessuno a proteggerla dalla propria intelligenza, oltre che dalla propria bellezza. Un intero paese la rinnega, impaurito di fronte alla sua indipendenza, alle sue parole e alle sue azioni. Perché in fondo sono solo queste a renderla diversa dalle altre donne. Neanche aver creato una famiglia con l’uomo che ama ha messo a tacere le malelingue e i pettegolezzi. Nessuno crede che la sua fortuna, derivante da un emporio e una taverna che ha costruito e gestisce con le sue forze, sia frutto di fatica e tenacia. Ma le voci sono sempre rimaste solo voci, anche quando a rispondere a tono è Maria, la bruja del villaggio, che vaga per le strade senza una meta precisa. Quando tutto cambia, Teresa deve difendere ciò che ha conquistato e dimostrare che può farcela da sola. Che non rinunciare a sé stessa significa essere libera. Vuole dare a quel vento, pieno di parole feroci, un afflato nuovo; ma il pregiudizio è forte e saldo, come una radice ancorata alla terra. 

Non capitava da anni che un esordio venisse accolto con tanto entusiasmo dalle libraie e dai librai che l’hanno letto in anteprima. Valeria Usala ha scelto di dare voce a una donna dimenticata, una donna che ha deciso di resistere contro tutto e tutti. Una giovane autrice rompe il silenzio che avvolge una storia che ha molto da raccontare. Una storia in cui la Sardegna è protagonista attraverso la sua natura, le sue leggende e le sue contraddizioni. Una storia di coraggio e rinuncia. Una storia di amore e potere. Una storia di rinascita e di speranza.

Dal 26 aprile 2021 in libreria.

L'AUTRICE

Valeria Usala è nata vicino al mare e cresciuta in mezzo a un mare di storie. Dopo una laurea in lingue e comunicazione, un diploma in storytelling e anni di lotte contro il tempo, ha imparato che dedicarne di più a cinema, cibo e cruciverba fa bene alla salute, oltre che alla scrittura.

venerdì 21 maggio 2021

[Recensione] Ubik - Philip K. Dick

 


UBIK || Philip K. Dick || Fanucci || 266 pagine

Come fa Glen Runciter, titolare di un'agenzia di anti-telepatia, a comunicare con sua moglie Ella per avere consigli dall'aldilà, da un mondo informe e allucinante di semi-vita o non-morte? E perché mai dopo ogni collegamento con Runciter la semi-vita di Ella si va affievolendo sempre più? Che cosa afferra Joe Chip dal suo mondo del 1992 e lo scaglia nell'America degli anni Trenta? E come è possibile che Joe riceva dei misteriosi e cupi messaggi sui muri e sugli specchi dei bagni dal suo capo quando questi è stato ucciso da una bomba esplosa sulla Luna? Come mai anche Pat, con tutti i suoi terribili poteri, è intrappolata insieme a Joe Chip in un assurdo incubo? 

RECENSIONE
Dopo Ma gli androidi sognano pecore elettriche? Ubik è il secondo romanzo di Dick che ho letto. E come nel primo, resto sempre colpito e straniato da ciò che ci viene narrato. Se nel romanzo che poi diverrà Blade Runner al cinema Dick metteva al centro la tematica dei replicanti (sono simili a noi?), stavolta al centro della storia vi è un tema molto più macabro: la vita oltre la morte, anzi, per essere più esatti, una sorta di vita/non vita o, meglio ancora, un purgatorio. Eh già, il caro Dick ci presenta, col suo impareggiabile stile, (utilizzando le parole di Carlo Pagetti) "una sorta di Compagnia dell'anello di tolkeniana memoria ma ambientata in una sorta di purgatorio anni '30. E non posso aggiungere altro. Devo dire che nei primi sei capitoli non riuscirete a raccapezzarvi nella storia, i personaggi ad un certo punto diventano troppi, ma pian piano la trama si svelerà e, con degli acuti e spiazzanti colpi di scena (bellissimo l'ultimo alla fine del libro che ci ricorda Borges), Dick riuscirà a stupirvi e ad incollarvi alle pagine. Cosa che è riuscito a fare con me, ed è per questo che si merita le 4 stelline. Grazie, Dirk!

mercoledì 19 maggio 2021

[Recensione] Viaggio al centro della Terra - Jules Verne

 


VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA || Jules Verne || Mondadori || 480 pagine

In un vecchio manoscritto il professor Lidenbrock, geologo e mineralogista, scopre un testo cifrato in cui è scritto che attraverso il cratere dello Sneffels, vulcano estinto dell'Islanda, è possibile penetrare fino al centro della Terra! Folgorato dalla scoperta, Lidenbrock raggiunge la fredda isola dell'Islanda e intraprende l'avventurosa discesa nelle viscere del pianeta in compagnia del suo giovane nipote: cosa troveranno i nostri coraggiosi esploratori nelle misteriose profondità sotterranee? Nel racconto delle prodigiose avventure che si susseguiranno, la potente immaginazione di Jules Verne — già sperimentata in geniali anticipazioni di imprese astronautiche, di navigazioni sottomarine e di previsioni avveniristiche — raggiunge il vertice in un viaggio meraviglioso e fantastico nel cuore della natura.

RECENSIONE

Axel e suo zio il prof Lidenbrock riescono a decifrare una misteriosa frase trovata in caratteri runici di un vecchio libro di un certo Arne Saknussem, uno studioso islandese, che li porterà a scoprire addirittura l'entrata nel vulcano spento Sneffel in Islanda dove poter accedere a una strada che li potrebbe portare al centro della Terra. E cosa faranno se non partire per questa folle avventura?
Verne mi delizia, dopo aver goduto de Ventimila leghe sotto i mari e di Il giro del mondo in 80 giorni, con una nuova incredibile avventura mozzafiato, stavolta appunto al centro della terra, dove non tutto è come la scienza del 1800 ipotizzava... Un'ottima lettura di inizio estate, che vi consiglio da portare in spiaggia o in montagna, ma non vi consiglio di entrare dentro un vulcano, non si sa mai dove si possa finire...

martedì 18 maggio 2021

[Recensione] La guerra degli elfi - Herbie Brennan

 


LA GUERRA DEGLI ELFI || Herbie Brennan || Mondadori || 24 febbraio 2004 || 315 pagine

Pyrgus Malvae è nei guai, grossi guai. Suo padre, imperatore del Regno degli Elfi, ce l'ha con lui perché è scappato di casa. Lord Rodilegno vuole la sua testa perché gli ha rubato una fenice. Bombix e Sulfureo, proprietari di una sinistra fabbrica di colla, vogliono sacrificarlo a Beleth, principe demone che sta mobilitando le sue armate ed è disposto a tutto pur di annientare il Regno degli Elfi. Insomma, per il giovane principe è meglio cambiare aria...
Così Pyrgus parte per il Mondo Analogo (che poi sarebbe il nostro) e finisce nel giardino del vecchio Fogarty, un eccentrico scienziato. È là che Henry, adolescente in crisi, lo salva dalle fauci di un gatto, per scoprire con infinita sorpresa che quella creaturina alata non è una farfalla qualsiasi.

RECENSIONE

Henry Atherton una mattina scopre che sua madre è lesbica ed ha una relazione con la segretaria di suo padre, Anais Ward. Sconcertato da questa notizia, si reca dal signor Alan Fogarty, vecchio eccentrico, ex-fisico nucleare ed ex-rapinatore di banche, per il quale Henry tiene in ordine la casa.
Pyrgus Malvae, un giovane Elfo della Luce, primogenito del Monarca Danaus Plexippus del Regno degli Elfi, si trova nei guai dopo aver commesso il furto di una preziosa fenice ai danni di Lord Cossus Rodilegno, Elfo della Notte e zio del giovane ladro. Nel frattempo Sulfureo, Elfo della Notte, proprietario di una sinistra fabbrica di colla assieme al socio Bombix, trova il libro di Beleth, un prezioso manufatto demoniaco, in grado di evocare il principe Beleth, signore di Infera. Cattura dunque Pyrgus e cerca di sacrificare il ragazzo nel tentativo di evocare Beleth, un principe demone capace di esaudire qualsiasi desiderio, grazie al libro appena trovato. Pyrgus riesce però a fuggire dalle grinfie dei due soci grazie a suo padre, che manda le sue guardie a prenderlo. Dopo averlo riportato a Palazzo, Plexippus dice al figlio che non è al sicuro nel Regno, quindi prepara la sua traslazione in un mondo parallelo(il Mondo Analogo o il Regno della Terra) che si scoprirà essere il nostro. Giunge qui sotto forma di farfalla, ossia piccolo e con le ali, a causa di un sabotaggio del portale usato per arrivare al nostro mondo, incontra il signor Fogarty ed Henry. Questi, dopo aver salvato una creaturina alata dalle grinfie di un gatto, scoprono con sommo stupore che questa non è affatto una semplice farfalla, ma un elfo.
Peccato davvero, perché pensavo la storia migliorasse ma invece resti deluso già arrivato a metà romanzo. Peccato davvero, perché era un fantasy diverso, più reale (più o meno), dove l'autore ha tentato di trasformare le evocazioni magiche in spiegazioni scientifiche (vedi l'attivazione dei portali) ma non ha centrato il bersaglio. E poi il finale... delusione, ahimé! Non so se leggerò anche i seguiti, vediamo. Eppura la storia è ben costruita, ben amalgama di avventura e thriller con una buona dose di umorismo. Cavolo, autore, come puoi sbrigativamente eliminare in quel modo i nemici nel finale? Errore imperdonabile!


[Recensione] Mastro Zaccaria - Jules Verne

 


MASTRO ZACCARIA || Jules Verne || Re Enzo || settembre 2000 || 120 pagine

RECENSIONE

Racconti giovanili di Verne, si distingue certamente il primo per livello stilistico e trama abbastanza inquietante, ma pieno di moralismo di fine ottocento che alla lunga diventa stopposo. Consiglio di leggerli se volete approfondire lo stile di Verne.

lunedì 17 maggio 2021

[Recensione] Grandi speranze - Charles Dickens

 


GRANDI SPERANZE || Charles Dickens || Einaudi || gennaio 1998 || 520 pagine

La misteriosa fortuna che la sorte assegna all'orfano Pip, il suo altezzoso rifiuto dei vecchi amici, le sventure e le sofferenze che segnano il suo percorso esistenziale verso una consapevole maturità costituiscono la base di un racconto ove il senso di colpa e la violenza si fondono con spunti grotteschi nei quali la commedia assume connotazioni caustiche e crudeli. Dal momento in cui, nelle spettrali paludi del Kent, Pip si imbatte in Magwitch, un forzato evaso, fino all'ultimo incontro con la bella e cinica Estella che suscita in lui sterili emozioni e turbamenti, il lettore si trova coinvolto in una vicenda tanto drammatica quanto affascinante. Studio meditato dello sviluppo di una personalità, è questa l'opera di Dickens in cui più si avverte un notevole approfondimento psicologico che, unito alla raffinata maestria verbale dell'autore, consente di godere fino all'ultima pagina una storia ricca di eventi e di suspense. Composto nel 1861, romanzo della maturità di Dickens, "Grandi Speranze" rivela la stessa freschezza e spontaneità del suo capolavoro, "David Copperfield", scritto dieci anni prima.

RECENSIONE

La storia del giovane Pip è davvero piena di grandi speranze, piena di tristi vicende, ma nonostante tutto lui si rialza e continua la sua strada. Fondamentalmente è una sorta di parabola del figliol prodigo, visto che lui decide di accettare la fortuna che gli è piovuta addosso per trasformarlo in un "signore" londinese da un misterioso benefattore che cacciava li sordi (i soldi). Ma ben presto scoprirà l'amara verità e ritornerà pian piano sui suoi passi. Favolosa e proverbiale la descrizione e l'evoluzione psicologica e relazionale di Pip in tutta la storia, una delle migliori che ho letto fino ad oggi. Consigliatissimo, soprattutto in estate visto che ci vuole un bel po' per terminarlo.

sabato 15 maggio 2021

[Segnalazione] Klara e il Sole - Kazuo Ishiguro

Seduta in vetrina sotto i raggi gentili del Sole, Klara osserva il mondo di fuori e aspetta di essere acquistata e portata a casa. Promette di dedicare tutti i suoi straordinari talenti di androide B2 al piccolo amico che la sceglierà. Gli terrà compagnia, lo proteggerà dalla malattia e dalla tristezza, e affronterà per lui l'insidia più grande: imparare tutte le mille stanze del suo cuore umano. Dalla vetrina del suo negozio, Klara osserva trepidante il fuori e le meraviglie che contiene: il disegno del Sole sulle cose e l'alto Palazzo RPO dietro cui ogni sera lo vede sparire, i passanti tutti diversi, Mendicante e il suo cane, i bambini che la guardano dal vetro, con le loro allegrie e le loro tristezze. Ogni cosa la affascina, tutto la sorprende. La sua voce, così ingenua ed empatica, schiva e curiosa quanto quella di un animale da compagnia, appartiene in realtà a un robot umanoide di generazione B2 ad alimentazione solare: Klara è un modello piuttosto sofisticato di Amico Artificiale, in attesa, come la sua amica Rosa e il suo amico Rex, e tutti gli altri AA del negozio, del piccolo umano che la sceglierà. A sceglierla è la quattordicenne Josie. E fin dalla sua prima visita al negozio, nonostante l'ammonimento di Direttrice sulla volubilità dei bambini, Klara sente di appartenerle, e per sempre. Josie è una ragazzina vivace e sensibile, ma afflitta da un male oscuro che minaccia di compromettere le sue prospettive future. Per lei Klara è pronta ad affrontare la brusca autorevolezza di una madre cupa e indecifrabile, l'ostilità spiccia di Domestica Melania e gli scherzi cattivi dei compagni speciali che frequentano con Josie gli «incontri di interazione», e che mal sopportano i diversi. Quando la malattia di Josie colpisce più duramente, Klara sa che cosa fare: deve trovare colui da cui ogni nutrimento discende e intercedere per la sua protetta, anche a costo di qualche sacrificio; deve impegnarcisi anima e corpo, come se anima e corpo avesse. Nel primo romanzo dopo il conferimento del Premio Nobel per la Letteratura, Ishiguro torna ai temi esplorati in "Non lasciarmi" per offrirci una nuova meditazione sul valore dell'amore e del sacrificio e sulla complessità del cuore umano, composito e sfaccettato come i riquadri in cui si fraziona la vista dell'androide Klara.

L'AUTORE

Vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 2017.
Scrittore giapponese naturalizzato britannico, è nato a Nagasaki nel 1954 e si è trasferito con la famiglia in Inghilterra nel 1960.
Tutti i suoi romanzi sono tradotti in italia da Einaudi: Un pallido orizzonte di colline (1982), Un artista del mondo fluttuante (1986), Quel che resta del giorno (1989 e 2011), Gli inconsolabili (1995 e 2012), Quando eravamo orfani (2000), Non lasciarmi (2006), Il gigante sepolto (2015) e Klara e il Sole (2021).

Da Quel che resta del giorno (Booker Prize 1989) è stato tratto un celebre film con Anthony Hopkins ed Emma Thompson.
Sua è anche la raccolta di racconti Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo (2009 e 2010).

venerdì 14 maggio 2021

[Segnalazione] L'uomo del bosco - Mirko Zilahy

Il professor John Glynn, scienziato di fama mondiale, è al lavoro su una speciale sonda geofonica, SismoTime, che ascoltando la voce del nostro pianeta - i movimenti nelle profondità della crosta terrestre - sarà in grado di prevedere ogni tipo di terremoto con grande anticipo salvando milioni di vite umane. Nel momento in cui presenta la sua invenzione alla stampa, John Glynn è una stella del firmamento accademico, ma nessuno sa che la causa scatenante di quella ascesa straordinaria ha una precisa data di nascita: il 19/04/1990, quando, poco prima dell'alba, suo padre Liam Glynn - il grande eretico delle scienze geologiche degli anni Ottanta - scompare nell'esplosione di una miniera in Belgio insieme alla sua squadra di estrattori. Da quel tragico giorno sono trascorsi trent'anni e per John la memoria di quel tempo si è polverizzata in un oblio nebuloso. Almeno finché la sua famiglia non si trasferisce nella casa che affaccia sulla fiabesca Civita di Bagnoregio, la città che muore. Da quel momento una serie di eventi straordinari - la scomparsa di una sonda nei boschi di Civita, l'apparizione di un poliziotto con una VHS appartenuta a suo padre, gli sms che riceve da vecchi compagni di scuola e quella voce che abita i suoi incubi, notte dopo notte - sconvolge la vita perfetta del professore. Come se con un gesto magico avesse spalancato un abisso da cui affiorano pezzi di un mosaico spaventoso, John si ritroverà a fare i conti con un passato sepolto sotto gli strati di un peccato originale antico quanto è antico il mondo. Perché nel bosco dell'infanzia si nasconde il segreto più spaventoso. È lì che ci aspetta. Ed è lì che lo ritroveremo.

L'AUTORE

Mirko Zilahy è nato a Roma nel 1974. Laureato in Lingue e Letterature Straniere, ha conseguito un PhD in Italian presso il Trinity College di Dublino dove ha insegnato Lingua e Letteratura italiana. È cultore di Lingua e Letteratura inglese presso l’Università per Stranieri di Perugia. Ha pubblicato saggi su autori irlandesi e interventi su scrittori italiani contemporanei. È traduttore letterario dall’inglese (Fazi, Nutrimenti, Rizzoli, minimum fax, Longanesi) editor e consulente editoriale. Nel 2014 ha tradotto Il Cardellino di Donna Tartt per Rizzoli.

Il suo romanzo d'esordio È così che si uccide è uscito a Gennaio 2016.

giovedì 13 maggio 2021

[Segnalazione] A cuore aperto - Elvira Lindo

Quattro fratelli, di cui Elvira è la minore, un padre dalla personalità esuberante con un lavoro che lo porta in giro per tutta la Spagna, una madre riservata e apprensiva: il loro è un matrimonio burrascoso, segnato dalla gelosia di lui e dall'arrendevolezza e dalla malattia di lei. In questo romanzo Elvira Lindo ricostruisce la storia della sua famiglia. La vicenda prende le mosse dall'infanzia del padre, Manuel, dalla sua lotta per sfuggire alla miseria quando viene spedito nella Madrid dilaniata dalla guerra a soli nove anni. Diventerà un uomo diffidente seppur generoso, abituato a mascherare i sentimenti con l'ironia. Grazie alla sua scaltrezza Manuel trova un buon lavoro e mette su famiglia; ma vivere con lui non è facile, e la moglie, morbosamente attaccata ai figli, rimpiange di non avere realizzato le proprie aspirazioni, e spesso si sente oppressa, schiacciata da un peso sul petto che negli anni diventerà un macigno. In una narrazione che oscilla tra l'Elvira ragazzina, ingenua prima e spregiudicata poi, e quella adulta, più analitica e consapevole, A cuore aperto attraversa un intero paese in un periodo di grandi cambiamenti; ma soprattutto racconta una storia d'amore imperfetta, un'infanzia bruscamente interrotta e, infine, la riconciliazione di una figlia con le luci e le ombre di un padre. Elvira Lindo ha saputo trasformare in letteratura ogni lampo della sua memoria.

L'AUTRICE

Elvira Lindo è nata a Cadice e si è trasferita a Madrid a dodici anni. Scrittrice e giornalista, collabora con varie testate, fra cui El País, ed è l’autrice di una fortunatissima serie di romanzi per bambini. Scrive anche per il cinema e per il teatro.

mercoledì 12 maggio 2021

[Segnalazione] Per tutto il resto dei miei sbagli - Camilla Boniardi

Marta vive ogni giorno in preda a uno strano e costante senso di inafferrabilità: anche le scelte più semplici, le decisioni più ovvie sembrano sempre un passo più in là di ogni suo sforzo. Non sfugge a questa sua irrequieta condizione nemmeno l'amore, che sembra volersi arrendere allo stesso senso di inadeguatezza: mai abbastanza affascinante, mai sufficientemente intelligente, mai all'altezza o idonea a soddisfare le aspettative dei partner. Trovare il modo per ovviare a quelle che ormai ritiene siano delle sue mancanze, diventa per Marta quasi un'ossessione. La sua vita si trasforma in uno slancio sofferto, a tratti agonistico, verso la perfezione, una ricerca continua e a volte dolorosa di quell'immagine che gli altri hanno costruito su di lei, fatta di empatia, ironia, leggerezza e seduzione. Nel suo percorso verso una nuova consapevolezza, Marta scoprirà quanto sia sottile e tagliente la lama che la separa dall'etica dell'imperfezione. In questo difficile cammino il tempo sarà suo alleato. La vita, come questa storia, non è altro che una lunga battaglia contro la sindrome dell'impostore. Ritroviamo un po' di Jane Austen e un po' di Sally Rooney nel racconto di Marta, che parla d'amore senza mai dimenticarsi della realtà, dove, mentre ondeggiano tra lacrime e sorrisi, i personaggi si abbandonano a profonde riflessioni e a coinvolgenti momenti di autoanalisi.

L'AUTRICE

Camihawke, nome d’arte di Camilla Boniardi, è nata il 21 giugno del 1990 a Monza. Da piccolina sognava di diventare un medico come i suoi genitori, ma dopo la maturità si è iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza. Proprio durante l’università, si è resa conto di avere una spiccata passione per il web e ha iniziato a pubblicare i primi video su Facebook e YouTube. Per tutto il resto dei miei sbagli (Mondadori, 2021) è il suo primo romanzo. 

Il suo profilo Instagram: Camihawke 

martedì 11 maggio 2021

[Recensione] Gli autonauti della cosmostrada - Julio Cortázar e Carol Dunlop

 


GLI AUTONAUTI DELLA COSMOSTRADA || Julio Cortázar || Einaudi || giugno 2012 || 376 pagine

Domenica 23 maggio 1982, Carol Dunlop (l'Orsetta) e Julio Cortázar (il Lupo), dopo vari rinvii - il progetto risaliva al 1978, alla prima fase del loro rapporto - iniziano il viaggio che li porterà da Parigi a Marsiglia, lungo i circa ottocento chilometri dell'Autoroute che taglia in due la Francia. La loro ammiraglia sarà Fafner (uno dei giganti, in seguito trasformato in drago, del wagneriano Anello del Nibelungo) un pulmino Volkswagen rosso: il mezzo di trasporto par exellence per un'intera generazione di viaggiatori. È un tragitto fatto in molte altre occasioni, di solito in una decina di ore; ma questa volta verrà percorso a passo di lumaca, con il gusto del viaggiatore, dell'esploratore, non dell'utente automobilista, ribaltando così l'idea stessa di autostrada intesa come non-luogo da attraversare il più velocemente possibile per arrivare a destinazione (al Sud, al mare, alle vacanze).
È un gioco, il loro, e come ogni gioco richiede regole precise: sarà vietato lasciare l'autostrada, ci si dovrà fermare in tutte le aree di sosta, due al giorno, dormendo nella seconda (nel complesso quindi sessantasei tappe), si potrà usufruire di tutto ciò che l'area offre, nonché accettare aiuti e rifornimenti portati da volenterosi amici dall'esterno (in misura massima di due volte); e infine si dovrà stendere, a quattro mani, un minuzioso diario «di bordo» che riporti osservazioni esterne (definite «scientifiche») e impressioni dello spirito.
E dopo «trentatre meravigliosi giorni» l'avventura si conclude al Vieux Port di Marsiglia: «Quant'è durato poco il viaggio», commenta l'Orsetta. Un'osservazione che se da un lato rende esplicita la malinconia che ha accompagnato i due protagonisti per tutto il tragitto, dall'altro si offre a una spiegazione più profonda. Entrambi gli Autonauti sanno infatti di essere gravemente malati: Carol Dunlop morirà alla fine dello stesso 1982, Julio Cortázar due anni più tardi.

RECENSIONE

Julio Cortazar con la moglie Carol Dunlop fanno un esperimento: percorrere l'autostrada Parigi-Marsiglia fermandosi ogni giorno in almeno due soste. E lo faranno per ben trentatre giorni. Questo che si legge è il loro diario di viaggio, ricco di foto e soprattutto di ironia. Alla fine lascia molta tristezza il sapere che Carol morirà poco dopo questa straordinaria avventura on the road. Consigliatissimo se amate le avventure in strada.


lunedì 10 maggio 2021

[Recensione] Harry Potter e i doni della Morte - J. K. Rowling

 


HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE || J. K. Rowling || Salani || 5 gennaio 2008 || 701 pagine

"Mi apro alla chiusura": è uno dei tanti enigmi lasciati da silente con cui Harry Potter deve confrontarsi in questo ultimo, settimo libro. E anche la saga stessa, nel giungere alla propria fine, si apre a sorpresa su nuovi mondi, nel passato e nel futuro: getta la luce della meraviglia su dettagli, personaggi ed eventi che pensavamo di conoscere già, rivelandone segreti e significati profondi. Insieme a Harry, nella sua disperata ricerca della verità, ripercorriamo le avventure apparentemente già vissute, riviviamo piccoli fatti e grandi eventi, seguendo il filo della consapevolezza che si dipana e si acuisce in un crescendo di colpi di scena, perdite e conquiste. La conclusione, potente e delicata, piena di luce e vapore, fa venire voglia di rileggere tutto daccapo, per arrivare a chiudere il cerchio. Mai come in questo libro J.K. Rowling dimostra la sua prodigiosa capacità di sorprendere i lettori, di alimentare un fuoco d'artificio che a dieci anni dalla sua prima rivelazione non cessa di lasciarci ammaliati.

RECENSIONE

E si concludono in modo epico le avventure del mago Harry Potter (con colpi di scena a iosa) dove finalmente veniamo a conoscenza di tutto quello che aveva (benignamente) architettato il buon preside Silente e il suo fido professor Piton (ambiguo fino alla fine). Lord Voldemort era così accecato dal potere da non aver mai tenuto conto dell'amore - la vera magia che muove tutto! - che sconfigge anche la morte (così ho inteso la "resurrezione" di Harry).
Harry matura tantissimo in questo ultimo volume: prima crede di dover cercare gli Horcrux tutto da solo, per evitare che i suoi migliori amici si possano far del male, poi capisce che soltanto condividendo e unendosi in comunità prima con Ron ed Hermione, poi con il rinato (e mai defunto) Esercito di Silente, si poteva sconfiggere definitivamente il mago oscuro. C'è una morale? Certo: l'amore vince sul male, sull'odio, sulla solitudine. L'unione fa la forza. La vera magia è l'amore, il rispetto, la pace tra maghi e babbani, non ci sono maghi di serie a e b, tutti insieme, unendo le forze, si può creare e ricreare un mondo migliore. Anche una piccola cosa, ma buona, contribuisce a migliorare prima di tutto noi stessi, poi il mondo intero.

La Rowling ha creato un fantastico mondo che è ormai reale per tutti (all'epoca, io ero già grandicello) i bambini e i ragazzi degli anni '90/'00. Certo rispetto ai film nei romanzi si approfondisce meglio il passato del preside, di Riddle, di Piton e dei genitori di Harry.
Lo stile dell'autrice è semplice e riesce a farti scorrere le pagine (soprattutto questa ultima lettura si fa divorare).


sabato 8 maggio 2021

[Recensione] Harry Potter e il Principe Mezzosangue - J. K. Rowling

 


HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE || J. K. Rowling || Salani || 28 dicembre 2005 || 591 pagine

Harry Potter è sconvolto, solo e preoccupato. Il suo amato padrino Sirius Black è morto, e le parole di Albus Silente sulla profezia gli confermano che lo scontro con Lord Voldemort è ormai inevitabile. Niente è più come prima: anche l’ultimo legame con la sua famiglia è troncato, perfino Hogwarts non è più la dimora sicura e accogliente dei primi anni, mentre Voldemort è più forte, crudele e disumano che mai. Harry stesso sa di essere cambiato. La frustrazione e il senso di impotenza dei quindici anni hanno ceduto il posto a una fermezza e una determinazione diverse, più adulte. 

RECENSIONE

Credo sia uno degli anni più tristi e dei finali più cupi di tutta la saga di HP. Finalmente scopriamo cosa aveva architettato Voldemort per sopravvivere al suo corpo e compito di Harry, dopo quello successo al mitico preside Silente, sarà quello di portare a compimento la distruzione del Signore Oscuro. Non sarà facile, anzi, sembra impossibile. Ma una cosa l'autrice ci ha fatto comprendere e credo sia la morale di tutta la saga potteriana: da soli non si va da nessuna parte (esempio di Tom Riddle poi divenuto lord Voldemort), mentre insieme si vince ogni battaglia contro il male (vedi l'amicizia di Harry con Ron ed Hermione), e l'amore vince sempre.

venerdì 7 maggio 2021

[Recensione] Harry Potter e l'Ordine della Fenice - J. K. Rowling

 


HARRY POTTER E L'ORDINE DELLA FENICE || J. K. Rowling || Salani || 1 ottobre 2003 || 807 pagine

Cosa succederà ora che l'Oscuro Signore è di nuovo in possesso dei suoi terrificanti poteri? Quanta morte e distruzione seminerà nel tentativo di riprendere il dominio del mondo? Sono le stesse domande che si pone Harry Potter, disperatamente segregato – come tutte le estati – nella casa dei suoi zii Babbani, lontano dal mondo magico che gli appartiene. Ma qualcosa è cambiato anche in lui e lo ritroviamo, ormai quindicenne, divorato dalla frustrazione, dalla rabbia e dalle ansie tipiche della sua età.

RECENSIONE

Purtroppo ho dovuto interrompere la lettura più volte per motivi temporali e altri contrattempi. Peccato, me lo sarei goduto sicuramente di più.
Ormai devo dire che mi sono affezionato, come Silente, a Harry. E le sue avventure sono coincise con delle fasi della mia vita molto importanti che ancora oggi non si sono concluse ma, forse, stanno per terminare per permettermi di passare a una nuova fase.
Ritroviamo Harry che rischia di essere sbattuto fuori da Hogwarts dopo aver incontrato e usato la magia per difendersi (sia lui che suo cugino) dall'attacco dei dissennatori, ma per fortuna il preside Silente riesce a provare la sua innocenza. Questo quinto anno alla scuola di stregoneria sarà, per Harry, dopo quello che è accaduto alla fine del quarto - ricordate, la morte di Diggory per mano di Voldemort rinato e lui che è riuscito a salvarsi per un pelo dall'essere eliminato dall'Oscuro Signore - il più solitario (ad un certo punto spariranno Silente e Hagrid, quest'ultimo un vero e proprio fratello maggiore per Harry) e dove verrà messa alla prova la sua sopportazione. Harry è irrequieto per via del fatto che Lui è tornato e ha intenzione di eliminarlo, stressato perché si sente non capito dai suoi migliori amici, incavolato perché Silente intenzionalmente lo ignora e ha continue visioni di ciò che fa Voldemort. E, come ciliegiena sulla torta, arriva la professoressa Humbridge che diventa insopportabile a tutti. Ma Hermione ha un'idea: creare l'Esercito di Silente dove i ragazzi possano davvero allenarsi a difendersi dalle incombenti minacce di Voldemort.
Come ho già scritto nel romanzo precedente, il quarto, ormai le avventure di Harry sono abbastanza Dark, ci sono morti, ammazzamenti, stregonerie, Mangiamorte che uccidono o che ci provano, insomma, ormai la situazione diventa sempre più incandescente e pericolosa. Non vedo l'ora di divorare il sesto.


giovedì 6 maggio 2021

[Recensione] Harry Potter e il Calice di Fuoco - J. K. Rowling

 


HARRY POTTER E IL CALICE DI FUOCO || J. K. Rowling || Salani || febbraio 2001 || 627 pagine

È un momento cruciale nella vita di Harry Potter: ormai è un mago adolescente, vuole andarsene dalla casa dei pestiferi Dursley, vuole sognare la cercatrice del Corvonero per cui ha una cotta tremenda... E poi vuole scoprire quali sono i grandiosi avvenimenti che si terranno a Hogwarts e che riguarderanno altre due scuole di magia e una grande competizione che non si svolge da cento anni. Harry Potter vuole davvero essere un normale mago di quattordici anni. Ma sfortunatamente, Harry non è un mago normale. E stavolta la differenza può essergli fatale.

RECENSIONE

Mamma mia! Questo è l'anno più bello e più pericoloso vissuto da Harry Potter alla scuola di stregoneria di Hogwarts fino ad ora. E credo sia il migliore della serie che abbia letto fin'ora. Si svelano molti altarini, Voldemort risorge ed è più pericoloso e cattivo che mai, e Harry dimostra quanto vale: coraggioso, altruista, e fine detective. Brava la Rowling, continuerò a leggere i restanti tre libri della lunga saga del maghetto con la cicatrice più famoso al mondo.

mercoledì 5 maggio 2021

[Recensione] Harry Potter e il prigioniero di Azkaban - J. K. Rowling

 


HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABAN || J. K. Rowling || Salani || 28 febbraio 2000 || 366 pagine

"Non vado in cerca di guai. Di solito sono i guai che trovano me". Così dice Harry Potter, giovane studente della prestigiosa Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ai suoi amici. E infatti Harry non è al sicuro: un famigerato assassino è evaso dalla terribile prigione di Azkaban e gli sta dando la caccia, deciso a ucciderlo. Forse questa volta nemmeno la scuola magica, nemmeno gli amici più cari, possono aiutarlo, non quando tra loro si nasconde un traditore...

RECENSIONE

Devo dire che la saga di Harry Potter mi sta piacendo, sempre nella mediocrità, ma in estate si deve leggere "leggero". E poi nei romanzi della Rowling, rispetto ai film, si approfondiscono molte più cose che nei film restano acccennate e/o vaghe. Anche la terza avventura si fa leggere, scorrevole, scopriamo che Harry ha un padrino, Sirius Black, e finalmente un professore di Difesa contro le arti oscure, Lupin.

martedì 4 maggio 2021

[Recensione] Nessun uomo è un'isola - Thomas Merton

 


NESSUN UOMO È UN'ISOLA || Thomas Merton || Garzanti || 278 pagine

"Nessun uomo è un'isola", titolo ripreso da un passo di John Donne, vuole significare che ogni uomo, per l'amore di Dio vivente e operante in lui come in ogni altro essere umano, non è solo, ma è parte di tutta l'umanità. Merton, definito da papa Francesco "una guida e una fonte di ispirazione" e dal Dalai Lama "un amico intimo, un amico spirituale, un fratello", ci parla in queste pagine con l'umiltà e la saggezza che nascono da dieci anni di vita monastica. Il tono colloquiale e umanissimo ricorda il Merton della "Montagna dalle sette balze", in grado di "dividere con ogni uomo i frutti della contemplazione".

RECENSIONE

Il Maestro Merton, con l'umiltà che lo contraddistingue, ci presenta la sua esperienza di vita monastica in questo capolavoro che ci apre le porte alla vera contemplazione religiosa cristiana. Egli ci prende per mano e capitolo dopo capitolo ci svela le chiavi per entrare in contatto con il Dio vivo e vero. E così apprendiamo le strade dell'ascetismo, del silenzio, della carità, dell'amore, della sincerità, ecc. Come dice Merton "la vita spirituale è orientata verso Dio, piuttosto che verso la soddisfazione immediata delle necessità materiali della vita. La vita ha un significato e Dio stesso è la sorgente della vita spirituale. Bellissimo testo da meditare e riprendere in mano ogni volta che vogliamo assaporare le giuste indicazioni per seguire il vero Dio, il Dio d'amore.



lunedì 3 maggio 2021

[Recensione] Storia della bambina perduta - Elena Ferrante

 


STORIA DELLA BAMBINA PERDUTA || Elena Ferrante || Edizioni e/o || 29 ottobre 2014 || 451 pagine

Storia della bambina perduta è il quarto e ultimo volume dell'Amica geniale. Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con alle spalle delle vite piene di avvenimenti, scoperte, cadute e "rinascite". Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata una sorprendente carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo affascinante e carismatico ruolo di leader nascosta ma reale del rione (cosa che la porterà tra l'altro allo scontro con i potenti fratelli Solara). Ma il romanzo è soprattutto la storia di un rapporto di amicizia, dove le due donne, veri e propri poli opposti di una stessa forza, si scontrano e s'incontrano, s'influenzano a vicenda, si allontanano e poi si ritrovano, si invidiano e si ammirano. Attraverso nuove prove che la vita pone loro davanti, scoprono in se stesse e nell'altra sempre nuovi aspetti delle loro personalità e del loro legame d'amicizia. Intanto la storia d'Italia e del mondo si srotola sullo sfondo e anche con questa le due donne e la loro amicizia si dovranno confrontare.

RECENSIONE

Dopo un anno e un mese riprendo e concludo la saga dell'Amica geniale di Elena Ferrante, divorando questa sua ultima fatica che chiude, finalmente, la storia delle due amiche geniali, Lenuccia e Lila.

Come avevo già esposto nelle precedenti recensioni, alla fine ti affezioni a queste due amiche che si cercano, perché sono cresciute assieme e si completano a vicenda. Qua le ritroviamo ormai adulte, quarantenni, coi loro figli e i loro problemi. Elena decide incredibilmente di tornare a vivere a Napoli per meglio scrivere il suo ennesimo romanzo, ma vedremo che ci saranno tanti sviluppi inattesi (molti spiacevoli, come la scomparsa della figlia piccola di Lila, Tina). Stavolta, e penso valga anche per gli altri tre volumi, la protagonista è proprio lei, Raffaella detta Lila: vedremo la sua parabola discendente che la porterà sempre più giù, fino al finale a sorpresa (che non posso svelare, vi lascio col colpo di scena). Diventa sempre più "pazza" e violenta, fino a far scappare la povera Elena che non fa altro che subire da tutti (incluso quel traditore di Nino, in quella famiglia ce l'hanno nel sangue mi sa).

Mi ha lasciato con un bel "ma quindi dunque e allora?", questa conclusione della saga. Rispetto ai precedenti volumi questo mi è piaciuto meno, devo ammetterlo, nonostante sia il meno politicizzato, per così dire. Ma per la bravura della scrittrice non posso che farle i complimenti, perché alla fine, tirando le somme, ti racconta due vite intere, dalla loro fanciullezza fino a quasi alla loro terza età (nel finale avranno più di sessant'anni) e, ripeto, l'ha fatto molto bene, nonostante siano due storie inventate. E poi anche questo volume , soprattutto nella seconda parte, l'ho divorato in poche ore. Forse vengono meno approfondite le personalità dei protagonisti secondari, mentre le vicende che riguarderanno le figlie non mi hanno preso più di tanto.

Concludo dicendo che vi consiglio di leggere la saga, ma il migliore resta con assoluta certezza il primo libro: L'amica geniale.


[Recensione] Charlie Chan e il cammello nero - Earl Derr Biggers

  CHARLIE CHAN E IL CAMMELLO NERO || E. Derr Biggers || Newton Compton || 2012 || 188 pag. Shelah Fane, celebre star del cinema, viene uccis...