martedì 7 aprile 2020

[Recensione] La chiusa n. 1 - Georges Simenon

Titolo: La chiusa n. 1
Titolo originale: L'écluse n. 1
Autore: Georges Simenon
Traduttrice: Germana Cantoni De Rossi
Serie: Commissario Maigret #18
Editore: Adelphi
Pubblicazione: 1 marzo 1998
Prima pubblicazione: 1933
Genere: giallo
Pagine: 140
Prezzo: 10 euro

Quarta di copertina
«Ducrau sembrava non aver fretta di rispondere. Non staccava gli occhi da Maigret e, fra una lunga boccata di sigaro e l’altra, soppesava ogni domanda che gli veniva posta e ogni parola che pronunciava. «“Stia a sentire, commissario. Le dirò una cosa importante e le consiglio di tenerla bene a mente, se vuole che andiamo d’accordo. Nessuno ha mai fatto il furbo con Mimile! Mimile sono io. Mi chiamavano così quando avevo soltanto il mio primo rimorchiatore, e ci sono dei guardiani di chiuse, nella Haute-Marne, che ancora oggi mi conoscono solo con questo nome. Capisce cosa voglio dire? Io non sono più stupido di lei. In questa storia, sono io che pago! Sono io a essere stato aggredito! Sono io che l’ho fatta venire qui!”. «Maigret non batté ciglio, ma per la prima volta dopo tanto tempo si rallegrò di trovarsi davanti un personaggio che valeva davvero la pena di conoscere».

Recensione
Rispetto agli altri romanzi con protagonista il commissario Maigret, in questo ho colto ancora di più il senso di noir che abilmente il nostro Simenon riesce a donarci e mai come in questa vicenda ci presenta un antagonista, presunto colpevole, molto simpatico al commissario stesso. Si percepisce che l'autore vuole abbandonare per sempre il nostro commissario parigino, cosa che ha già da tempo deciso di fare e, non a caso, nel prossimo romanzo, il diciannovesimo, lo manda in pensione. Ma un nuovo contratto editoriale, visto l'enorme successo di pubblico, per fortuna gli farà cambiare idea e avremo ancora tante avventure con lui. 

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