martedì 29 dicembre 2020

[Recensione] Nipponia Nippon - Kazushige Abe

 


NIPPONIA NIPPON | Kazushige Abe | edizioni e/o | 18 maggio 2018 | 160 pagine

Il diciassettenne protagonista Haruo vive in cittadina di provincia nel nord del Giappone. È un adolescente solitario e problematico, trascorre buona parte del tempo nella sua stanza, davanti al pc. All'epoca in cui frequentava la scuola media si era innamorato della compagna di banco, Sakura, e per questo era stato preso di mira da alcuni coetanei, i quali gli avevano sottratto il diario segreto (nel quale annotava la sua passione per Sakura) e lo avevano letto ad alta voce davanti alla classe. Questo episodio aveva scatenato l'odio della stessa Sakura nei confronti di Haruo, che aveva cominciato a pedinare la ragazza fino ad ossessionarla e spingerla al suicidio. Col passare degli anni la famiglia della ragazza entra in conflitto con quella di Haruo e si ritiene soddisfatta solo quando quest’ultimo viene costretto a ritirarsi da scuola e a trasferirsi a Tokyo. Così Haruo, sempre più isolato nella capitale giapponese, elabora un piano: fare irruzione nell’oasi protetta di Sadogashima, isola della prefettura di Niigata, e sterminare gli ultimi esemplari di Nipponia nippon, raro ibis crestato considerato tra i simboli del Paese. Il passaggio all'azione scatena una serie di conseguenze imprevedibili.

RECENSIONE

Prima opera che leggo di questo autore giapponese: una esperienza catastrofica a dir poco! In breve la storia: un diciottenne giapponese si trasferisce a Tokyo e vive nell'appartamento preso in affitto da solo e in solitudine, dopo aver litigato con il proprietario della pasticceria, amico del padre, in cui aveva lavorato per poco tempo. Ben presto avrà uno scopo: andare in una riserva naturale e liberare o uccidere un tipo di uccelli, i Nipponia Nippon, degli ibis crestati, azione che lo renderà famoso per sempre (a suo dire). Praticamente tutto il tempo non fa che restare collegato al suo portatile in cerca di notizie di questi uccelli e dei modi in cui potrà elaborare il piano per compiere la sua "vendetta" o rivincita sociale (arriva addirittura ad acquistare on line un teaser elettrico e un coltello).


L'autore ha deciso di mettere come protagonista della sua storia un fenomeno molto diffuso in Giappone chiamati hikikomori, usato per riferirsi a coloro che hanno scelto di ritirarsi fisicamente dalla vita sociale in-persona, spesso cercando livelli estremi di isolamento e confinamento. Un giorno i suoi genitori vanno a trovarlo perché hanno saputo che non lavorava più e non solo non li fa entrare, poi ci ripensa e fa entrare solo la madre e la tratta come una schiava dicendole, ad un certo punto per togliersela di torno: ho deciso di riprendere gli studi (falso, visto che il suo scopo era soltanto quello di farsi dare la paghetta mensile per mantenere l'affitto e per le sue necessità).
Alla fine parte per questa missione (senza alcun senso a mio modesto parere) e conoscerà una ragazza che gli farà cambiare prospettiva e forse lo farà rinsavire? Sarebbe troppo bello, vero?

Ho letto recensione entusiaste su questo romanzo, ma sinceramente ho più volte avuto la tentazione di abbandonarlo per eccessiva noia, ma se volete farvi una cultura sugli ibis crestati Nipponia Nippon allora qualcosa la apprenderete. Certo leggere questa storia di un ragazzo che passa mesi e mesi rinchiuso dentro il suo appartamento senza incontrare anima viva forse non è molto indicato se si è da poco usciti dal secondo lockdown per il Covid-19, ma sinceramente lo avrei preso a calci nel sedere ad ogni pagina.


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