martedì 7 luglio 2020

[Recensione] L'ostile ospedale - Lemony Snicket

Titolo: L'ostile ospedale
Titolo originale: The Hostile Hospital
Autore: Lemony Snicket
Traduttrice: Valentina Daniele
Editore: Salani
Serie: Una serie di sfortunati eventi #8
Pubblicazione: 18 marzo 2004
Prima pubblicazione: 4 settembre 2001
Genere: romanzo per ragazzi
Pagine: 238
Prezzo: 12 euro

Quarta di copertina
Se state per gettare via questo libro e scappare il più lontano possibile, vuol dire che lo sapete già: questo volume descrive in ogni dettaglio la penosa permanenza dei fratelli Baudelaire allo Heimlich Hospital. Ci sono tante storie piacevoli da leggere, ma questa non lo è. Contiene particolari davvero pesanti, come un negoziante sospettoso, operazioni chirurgiche non necessarie, un sistema di interfono, anestesie, palloncini a forma di cuore, e alcune notizie davvero sbalorditive su un certo incendio. Chiaramente voi non avete alcuna intenzione di leggere roba simile. Ho giurato di fare accurate ricerche su questa vicenda e di scriverla meglio che posso.

Recensione
Gli orfani Baudelaire, dopo gli eventi de Il vile villaggio, si ritrovano a fuggire senza che nessuno li possa aiutare, fino a quando si ritrovano in uno strano ospedale e conoscono Hal, il responsabile dell'archivio generale. E mentre i nostri tentano di raccogliere notizie sul loro passato, ecco ritornare il terribile Conte Olaf, stavolta mascherato da chirurgo.

Altro episodio (s)piacevole, dove i nostri orfani hanno rischiato davvero tanto (soprattutto la povera Violet). Alla fine di questa avventura mi ha colpito una interessante riflessione che fanno Violet e Klaus sul fatto che, per poter sopravvivere hanno dovuto utilizzare delle tecniche che di solito usa lo stesso conte Olaf: «Ha funzionato» disse Violet. «Li abbiamo ingannati. A imbrogliare la gente siamo bravi quanto Olaf».
«E a travestirci» disse Klaus.
«E a mentire» concluse Violet, pensando a Hal, al negoziante dell'Emporio Ultima Chance e a tutti i Volontari Festaioli. «Forse anche noi stiamo diventando cattivi».
«Non dire così » disse Klaus. «Noi non siamo cattivi, siamo brave persone. Abbiamo dovuto escogitare dei trucchi per salvarci la vita».
Ma ciò che li distingue dai cattivi lo sottolinea proprio Klaus: «Non lasceremo indietro nessuno> ripeté con fermezza Klaus. «È questo che ci distingue da Olaf».

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