mercoledì 8 luglio 2020

[Recensione] Origin - Dan Brown

Titolo: Origin
Autore: Dan Brown
Traduttrice: Roberta Scarabelli
Editore: Mondadori
Serie: Robert Langdon #5
Pubblicazione: 3 ottobre 2017
Genere: thriller
Pagine: 564
Prezzo: 23,75 euro

Quarta di copertina
Robert Langdon, professore di simbologia e iconologia religiosa a Harvard, è stato invitato all'avveniristico museo Guggenheim di Bilbao per assistere a un evento unico: la rivelazione che cambierà per sempre la storia dell'umanità e rimetterà in discussione dogmi e principi dati ormai come acquisiti, aprendo la via a un futuro tanto imminente quanto inimmaginabile. Protagonista della serata è Edmond Kirsch, quarantenne miliardario e futurologo, famoso in tutto il mondo per le sbalorditive invenzioni high-tech, le audaci previsioni e l'ateismo corrosivo. Kirsch, che è stato uno dei primi studenti di Langdon e ha con lui un'amicizia ormai ventennale, sta per svelare una stupefacente scoperta che risponderà alle due fondamentali domande: da dove veniamo? E, soprattutto, dove andiamo? Mentre Langdon e centinaia di altri ospiti sono ipnotizzati dall'eclatante e spregiudicata presentazione del futurologo, all'improvviso la serata sfocia nel caos. La preziosa scoperta di Kirsch, prima ancora di essere rivelata, rischia di andare perduta per sempre. Scosso e incalzato da una minaccia incombente, Langdon è costretto a un disperato tentativo di fuga da Bilbao con Ambra Vidal, l'affascinante direttrice del museo che ha collaborato con Kirsch alla preparazione del provocatorio evento. In gioco non ci sono solo le loro vite, ma anche l'inestimabile patrimonio di conoscenza a cui il futurologo ha dedicato tutte le sue energie, ora sull'orlo di un oblio irreversibile. Percorrendo i corridoi più oscuri della storia e della religione, tra forze occulte, crimini mai sepolti e fanatismi incontrollabili, Langdon e Vidal devono sfuggire a un nemico letale il cui onnisciente potere pare emanare dal Palazzo reale di Spagna, e che non si fermerà davanti a nulla pur di ridurre al silenzio Edmond Kirsch. In una corsa mozzafiato contro il tempo, i due protagonisti decifrano gli indizi che li porteranno faccia a faccia con la scioccante scoperta di Kirsch... e con la sconvolgente verità che da sempre ci sfugge. 

Recensione
Caro Dan, stai perdendo lo smalto che avevi in Angeli e Demoni e nel Codice da Vinci.

Nel 2013 ho letto per la prima volta un'opera del famoso scrittore di best seller di stampo mystery-thriller Dan Brown, e scelsi Inferno. Un vero e proprio Inferno di libro! (vedi mia recensione qua: Inferno).
Poi, nello stesso anno, visto che sono un tipo che non ha pregiudizi, gli ho voluto dare una seconda chance, e così mi sono letto il suo primo libro, ovvero Angeli e Demoni. E devo dire che non mi è dispiaciuto, l'ho letto con voracità e la storia era abbastanza intrigante, insomma, si sentiva che aveva scritto in stato di grazia.

Poi questo anno, al suo finire, ho deciso di inoltrarmi (malauguratamente) nelle pagine della sua ultima fatica, ovvero Origin, e sinceramente ho notato come Dan sia calato molto di qualità. Di per sé l'idea era buona, ovvero un futurologo riesce a scoprire "da dove veniamo" e "dove andiamo" e subito ho pensato all'ipotesi aliena (vedi l'attuale imperversare delle fantasiose teorie di un certo Mauro Biglino) solo che lui va oltre: ma non posso fare spoiler. Vi garantisco che la sua idea non è sua (ma come, Dan, e l'originalità? Si va a fare benedire?) ma è di un paio di scienziati esistiti ed esistenti, lui ha semplicemente inventato il seguito (e si vede che è farina del suo sacco).
Se vi aspettate un romanzo simile al Codice da Vinci o Angeli e Demoni, allora non leggete Origin, perché ne resterete alquanto delusi, visto che, secondo me, il buon professore Langdon in questo caso è stato ampiamente sprecato in questa storia, anzi direi che non c'entra un bel niente. Se avete amato lo svelamento di segreti in antichi quadri in questo caso non c'è nulla di simile, se vi aspettate azione al cardiopalmo manca anche quella, anzi l'unica cosa che fa Robert è quella di scappare da A a B, poi da B a C, poi da C e D e così via, il tutto senza senso.
Caro Dan, vogliamo anche sottolineare il baratro di ignoranza che hai in tema teologico? Si vede benissimo che non ne capisci un tubo di religione (in generale ma soprattutto di quella cristiana) e non fai che giudicare e incensare l'ateismo galoppante di stampo scientista. Poi la battutina che Adamo ed Eva è una favoletta a mo' di sfottò verso i cristiani non è una cosa bella e, caro Dan, lo sappiamo che non è una storia vera, non c'era bisogno che ce lo "rivelavi" tu. Ma te lo dico io, che di queste tematiche qualcosina ne so più di te: la storia di Adamo ed Eva è simbolica, ovviamente, e riguarda l'umanità intera che cade nel peccato. Tutto qua. Ma ridicolizzare una fede a me non sta bene, perché io da credente rispetto chi non lo è o chi crede in altri Dei, mentre tu non puoi dire semplicemente che chi crede è scemo mentre chi non crede è un genio. Non è così la vita, Dan, aggiornati, non siamo più nel Medioevo (scusate questo piccolo sfogo ma quando ci vuole ci vuole). Nonostante molte cose (incluse le frecciatine dell'autore verso la mia religione) non mi siano piaciute in questa opera, ho voluto dare due stelle perché alla fine alcune tematiche che egli ci presenta restano molto interessanti (soprattutto lo studio scientifico dello scienziato del quale mi sfugge il nome) e quindi devo sinceramente ammettere che Dan è un attento osservatore della realtà contemporanea, solo che stavolta ha toppato.
Temo che ormai Dan scriva a contratto, solo perché la sua fama gli permette di pubblicare non vuol dire che scriva cose interessanti. Il pubblico prima o poi lo capirà.
E, per concludere, a me Winston sta simpatico (mi ricorda Uno di Pikappa).

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