mercoledì 27 maggio 2020

[Recensione] Pronto soccorso per scrittori esordienti - Jack London

Titolo: Pronto soccorso per scrittori esordienti
Autore: Jack London
Editore: Minimum Fax
Pubblicazione: 18 novembre 2016
Genere: saggio
Pagine: 114
Prezzo: 9 euro

Quarta di copertina
"E poi lavorate. Scrivetelo in tutte maiuscole: lavorate. Lavorate in continuazione. Imparate a conoscere questo mondo, questo universo; questa energia e questa materia, e lo spirito che attraversando l'energia e la materia traluce dal magnete alla Divinità. E con tutto questo voglio dire lavoro come filosofia di vita." Con frasi di questo genere Jack London rispondeva alle centinaia di aspiranti scrittori che gli chiedevano suggerimenti. Il volume raccoglie una selezione di queste lettere insieme ad articoli apparsi su riviste dell'epoca e a brani tratti dai suoi romanzi. Ne scaturisce un prontuario, in cui London sintetizza con efficacia la sua tecnica e la sua poetica.

Recensione
"Le tre cose importanti sono: buona salute; lavoro; e una filosofia di vita. Potrei aggiungerne, anzi
devo aggiungerne una quarta: la sincerità. Senza quest'ultima, le altre tre non danno nessun risultato; e con essa potrete tenervi stretta la grandezza e sedere in mezzo ai giganti" (Jack London tratto da The Editor, marzo 1903). Leggere questa raccolta di consigli, esperienze personali, aneddoti, dritte letterarie di un grande scrittore americano (uno dei miei primi romanzieri di genere avventura che scoprì da giovanissimo leggendo Zanna Bianca) come lo fu e lo è Jack London mi ha ritemprato. 

Mi ha colpito la sua sincerità brutale; il suo rispondere, alla fine di ogni lettera di risposta di scrittori esordienti che chiedevano consigli letterari per sfondare, di passare a trovarlo se si trovavano nelle vicinanza di casa sua. Mi ha fatto tornare la voglia di scrivere e mi ha, in un certo senso, aperto gli occhi: da anni io leggo di tutto, romanzi e racconti, storici e fantasy, fantascienza e horror, gialli e thriller, biografie e libri di viaggi, insomma, da anni mi reputo un appassionato lettore e divoratore onnivoro di libri, e in passato ho anche avuto il piacere di aver visto pubblicato un mio racconto di fantascienza, poi purtroppo la casa editrice ha chiuso ma posso dire che per un anno anche io sono stato uno scrittore, seppur dilettante e non conosciuto. E le parole calde di Jack London mi hanno riportato a quel felice periodo, di quando ricevetti il mio primo compenso (pochi euro, ma vi assicuro mi sentivo come se fossi miliardario!) dopo tanti tentativi e sacrifici. Devo essere sincero come London: mi piacerebbe tantissimo vedere una mia opera pubblicata e vivere di questo lavoro, da scrittore. Caro Jack, vorrei tanto volerti incontrare, anche solo per stringerti la mano. E ho capito che la mia passione per la lettura non basta e mi richiama continuamente a desiderare di scrivere qualcosa di mio, biografico o meno. L'idea di creare una storia, di costruire un'avventura, di partorire con la mia fantasia un romanzo mi eccita e mi fa stare bene, mi da la carica meglio di qualunque altra cosa materiale o spirituale.
Faccio sue queste parole: "Da parte mia, ritengo che l'unico, grande vantaggio particolare della professione di scrittore come mezzo di sostentamento sia che dà più libertà di quella che può avere una persona che si occupi di affari o di una qualsiasi altra professione. L'ufficio e la ditta di uno scrittore sono sotto il suo cappello, e lui può andare ovunque e scrivere ovunque a seconda di come gli gira."
Grazie, Jack, di cuore.

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