giovedì 19 agosto 2021

[Recensione] Quando cadrà la pioggia tornerò - Takuji Ichikawa

 


QUANDO CADRÀ LA PIOGGIA TORNERÒ || Takuji Ichikawa || Salani || 2008 || 265 pagine

Takumi e Yuji, un giovane padre e il suo bambino, sono rimasti soli: la dolce Mio, moglie e madre, è morta a soli ventotto anni per una malattia tanto fulminea quanto inspiegabile. Ma prima di andarsene per sempre Mio ha fatto una promessa: Quando cadrà la pioggia tornerò. E inspiegabilmente, ad appena un anno dalla sua morte, con l'arrivo della stagione delle piogge, una creatura identica a lei, con il suo viso e i suoi occhi, ricompare al loro fianco. Un fantasma, pensa sbalordito Takumi. Ma questa nuova Mio è fatta di carne e sangue, anche se non ha memoria di nulla; così Takumi, pazzo di gioia per quell'assurda, insperata seconda possibilità, decide di raccontarle tutta la loro storia: come si sono incontrati, come è nato il loro amore, come hanno finito per sposarsi... e mentre Takumi racconta, rinnova l'incanto dell'incontro, il magico gemellaggio di due anime, la tragedia della separazione. E il miracolo della ricomparsa di Mio, la sua profezia, il mistero un mistero che Mio scioglierà in un finale capace di piegare il nostro cuore e demolire le nostre certezze.

RECENSIONE

Ichikawa ci narra una fiaba in maniera realistica, ovvero una mamma che muore e lascia un figlio piccolo e un marito affettuoso, ma ha fatto loro una promessa: quando cadrà la pioggia, io tornerò... E la sua promessa si avvera magicamente, con una spiegazione, nel finale, che nessuno riuscirà mai a prevedere.
Ho notato che i giapponesi amano queste storie sospese tra sogno e realtà (vedi Murakami o la Yoshimoto), e mi è subito venuto in mente il film tratto dall'omonimo romanzo La casa sul lago del tempo. Non vi spiego perchè ma chi ha visto il film può capirmi.
Mi sono immedesimato nella figura del marito, solitario e impacciato col figlio, ma pieno di amore per la moglie ormai morta da un anno ma vive come se fosse sempre accanto a lui. Non voglio aggiungere altro, ma dico solo che la storia è intrigante anche se in alcuni punti un po' si perde ma comunque scorrevole e piacevole per rilassarsi sul divano dopo una giornata di lavoro. 

Consigliato? Assolutamente sì!


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