lunedì 11 gennaio 2021

[Recensione] La guerra dei mondi - Herbert G. Wells

 


LA GUERRA DEI MONDI || Herbert G. Wells || Newton Compton || Gennaio 2017 || 223 pagine

Originariamente pubblicato a Londra nel 1897, La guerra dei mondi resta l’opera più famosa di Wells ed è considerato uno dei primi romanzi del genere fantascientifico. Con i suoi alieni implacabili e apparentemente invincibili, ha prodotto innumerevoli riduzioni, tra le quali è rimasta nella storia quella per la radio, interpretata da Orson Welles nel 1938: la storia, in forma di cronaca, venne narrata in modo così realistico che gli spettatori, terrorizzati, intasarono i centralini, credendo fosse davvero in atto un’invasione di extraterrestri. Altrettanto celebri le due versioni per il cinema, quella del 1953, diretta da Byron Haskin, e quella del 2005, diretta da Steven Spielberg con Tom Cruise nei panni di protagonista.

RECENSIONE

Nonostante questo romanzo di fantascienza di un'invasione marziana sulla Terra abbia 120 anni, risulta essere non solo attuale ma pieno di trovate moderne e bei colpi di scena.

Ritorno, dopo anni, a leggere una nuova opera di quel genio di scrittore che fu H G Wells, uno dei miei primi scrittori di fantascienza preferiti che conobbi nella mia giovinezza. Fu uno dei primi autori che mi convertì definitivamente a questo genere spesso sottovalutato e deriso che è, appunto, la science fiction (poi il colpo di grazia me lo diede Isaac Asimov.
In breve cade sulla Terra un meteorite ma in realtà si scoprirà essere un cilindro alieno che inizia a sparare dei raggi laser che distruggono tutto quello che toccano, incenerendolo. Da questo cilindro escono dei marziani dalla testa gigante e tentacolati e inizia il panico. Si scoprirà che appariranno anche delle macchine alte trenta metri che, su gambe di metallo, iniziano a distruggere tutto quello che trovano sulla loro strada, perfino le persone, alcune delle quali vengono catturate e ingabbiate ed utilizzate come cibo per i marziani. L'autore è bravissimo a descriverci il panico che l'uomo prova in situazioni di fuga, perdendo così ogni tipo di legge morale e altruismo, pensando solo a se stesso e alla sua personale sopravvivenza.
Herbert George Wells, inglese, è considerato uno degli iniziatori del genere fantascientifico. La sua prima opera fu La macchina del tempo nel 1895. La particolarità delle sue storie era il connubio tra lo scientifico e il fantastico, in cui trasparivano notevoli intuizioni del futuro e il modo in cui ce li descrive li rendono veri e tangibili.
Da questo romanzo sono stati tratti due film: uno nel 1953 (che all'epoca vinse un premio Oscar per gli effetti speciali) e un altro, più recente, nel 2005 con Tom Cruise nei panni del protagonista.

La mia video recensione:




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