mercoledì 30 settembre 2020

[Segnalazione] L'enigma Bergoglio - Massimo Franco

C'è un'ansia di cambiamento nel mondo. Papa Francesco la raccoglie nei suoi gesti e nelle sue parole, specialmente in un tempo di crisi quale quello che stiamo vivendo. È chiaro che abbiamo tutti bisogno di capire che cosa ci sta accadendo, di dare una lettura umana e spirituale di quel che viviamo. Francesco, come si comprende in questo volume, assimila la visione di sant'Ignazio di Loyola così come emerge negli Esercizi Spirituali. E afferma che i «desideri allargano il cuore»: è in essi che «si può discernere la voce di Dio» nella storia di oggi. Immergendoci in queste pagine ritroviamo le chiavi per comprendere l'esperienza religiosa e i criteri di azione del primo Papa gesuita della storia della Chiesa, e oggi unico leader mondiale dall'impatto veramente globale. Quello di Francesco è un invito alla ricerca, al cammino, al vivere un'inquietudine che ci libera dalle «reti e catene» dell'ipocrisia e del peccato, così come dalle «false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti». Questo volume ci aiuta a capire il Pontefice e la sua convinzione di quanto sia importante l'utopia intesa non come astrazione, ma come forza vitale e apertura al futuro a partire dal reale, da ciò che si è.

In libreria dal 24 settembre 2020

L'AUTORE

Giornalista e scrittore italiano (n. Roma 1954). Inviato e notista politico del Corriere della Sera, precedentemente è stato editorialista di Avvenire, Il Giorno e Panorama. È membro dell'Iiss (International Institute for Strategic Studies) di Londra. Ha vinto il Premiolino nel 2001 e nel 2014. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Andreotti visto da vicino (1989), Hammamet (1995), I voti del cielo. La caccia all'elettorato cattolico (2000), C'era una volta un Vaticano. Perché la Chiesa sta perdendo peso in Occidente (2010), Il Vaticano secondo Francesco. Da Buenos Aires a Santa Marta: come Bergoglio sta cambiando la Chiesa e conquistando i fedeli di tutto il mondo (2014), L'assedio. Come l'immigrazione sta cambiando il volto dell'Europa e la nostra vita quotidiana (2016), C'era una volta Andreotti. Ritratto di un uomo, di un'epoca e di un Paese (2019), L'enigma Bergoglio. La parabola di un papato (2020).

martedì 29 settembre 2020

Guardiani della Galassia (2014)

Il giorno in cui la madre muore, il piccolo Peter Quill viene misteriosamente risucchiato nello spazio. Yondu, un umanoide dalla pelle blu, non lo consegna a chi di dovere e lo alleva insieme alla sua squadra di fuorilegge noti come Ravager. Ventisei anni dopo, nel 2014, Peter è un audace avventuriero dello spazio che si fa chiamare Spacelord e va a zonzo su una nave lercia, dove ascolta sempre e soltanto la musicassetta che aveva con sé quel fatidico giorno del 1988. Entrato per caso in possesso di una sfera misteriosa, Quill scopre che il feroce Ronan è determinato ad averla per distruggere il pianeta Xandar e molto probabilmente non solo quello. Per sventare il piano apocalittico di Ronan, Peter si allea quindi con una squadra di ricercati come lui: il procione Rocket, mago della meccanica, il suo amico Groot, una creatura dalle sembianze d'albero, la bella e dannata Gamora e il grosso Drax, assetato di vendetta. 

Ed ecco la mia recensione:



lunedì 28 settembre 2020

[Recensione] La ragazza dello Sputnik - Haruki Murakami

 


LA RAGAZZA DELLO SPUTNIK | Haruki Murakami | Einaudi | 19 marzo 2013 | 216 pagine

Sumire è una ragazza impulsiva, disordinata, generosa, con il mito di Kerouac e della scrittura. Myu è una donna matura, sposata, molto ricca e molto bella. Sumire ama Myu come non ha mai amato nessun ragazzo. E Myu parrebbe provare lo stesso sentimento, ma uno schermo invisibile sembra separarla dal sesso, e forse dal mondo. Riusciranno a incontrarsi o si perderanno senza lasciare traccia come lo Sputnik, condannato a vagare nello spazio per sempre? A raccontarci la storia è un giovane senza nome, prima studente, poi maestro elementare, innamorato di Sumire innamorata di Myu. E così i destini dei nostri tre protagonisti s'inseguono ma non si congiungono mai, simili a satelliti alla deriva per l'eternità.

RECENSIONE

Ho già detto ed è risaputo, per chi mi segue da anni, che Murakami Haruki è uno dei miei autori preferiti. Anche questa sua opera lo conferma e non lo smentisce. E difatti scelgo di leggere un suo romanzo o una sua raccolta di racconti quando trascorro un periodo no oppure quando sento il bisogno della sua voce narrante. E fino ad oggi non mi ha mai deluso. Anzi, mi ha sempre ricaricato.
Ne La ragazza dello Sputnik ritroviamo la tematica dell'amore già descrittaci in Norwegian Wood, ma affrontata con più distacco. Sarebbe interessante leggere le opere di Haruki in ordine di pubblicazione, per notare come di volta in volta egli diventi sempre di più uno scrittore onirico e fuori dal comune, per poi consacrarsi con quel capolavoro che è 1Q84 che consiglio di non leggere come primo approccio all'autore. Anche in questa opera Haruki non disdegna di scandagliare il mondo dei sogni e delle ombre celato nelle pieghe del suo personale Io, in un omaggio di amore estremo per la scrittura e confidando più sulle immagini che essa può riprodurre piuttosto che sulla loro reale presa sulla realtà.
Ne La ragazza dello Sputnik, i personaggi vengono lasciati alla deriva, così come i satelliti nello spazio, si sfiorano, non si incontrano mai e l'amore tra essi è posto in luogo al di là del confine che possono raggiungere. Inoltre, ogni loro esperienza quotidiana è così dilatata che le immagini dei tre protagonisti sfiorano ciò che gli sta intorno, mentre nuotano nelle loro personali zone d'ombra.
Nella primavera del suo venticinquesimo anno, Sumire si innamorò per la prima volta nella vita. Fu un amore travolgente come un tornado che avanza inarrestabile su una grande pianura. Spazzò via ogni cosa, trascinando in un vortice, lacerando e facendo a pezzi tutto ciò che trovò sulla sua strada, e dietro non si lasciò nulla. Poi, senza aver perso nemmeno un grado della forza, attraversò il Pacifico, distrusse senza pietà Angkor Wat e incendiò una foresta indiana con le sue sfortunate tigri. In Persia si trasformò in una tempesta del deserto e seppellì sotto la sabbia un’esotica città-fortezza. Fu un amore straordinario, epocale. La persona di cui Sumire si era innamorata aveva diciassette anni più di lei ed era sposata. E come se non bastasse, era una donna. E’ da qui che tutto cominciò, ed è qui che tutto (o quasi) finì.
Così inizia questo romanzo che tratta di un amore lesbico. Parte leggero e spensierato, poi ci proietta in un dramma misterioso. La storia è raccontata da un amico di Sumire, suo compagno d’università e poi insegnante elementare. A quell’epoca Sumire lottava con tutte le sue forze per diventare una scrittrice. Ma a discapito della totale dedizione e della forte determinazione, non ci riusciva. Sumire era incapace di scrivere alcunché avesse un inizio e una fine.
Quello che scriveva “sembrava un patchwork fabbricato da un gruppo di donne ostinate che hanno tutte gusti diversi e diverse difficoltà e che lavorano insieme in silenzio”. Non aggiungo altri dettagli alla trama per evitare spoiler. Ho percepito, in questa opera di Haruki, non solo una strana piega horrorifica, ma anzi una piacevole riflessione spirituale. Myu è certamente il personaggio più misterioso di tutti. Potrei definirla "la ragazza che non sa amare". Il narratore "il ragazzo che non poteva essere amato" e Sumire "la ragazza che voleva essere scrittrice ma non ci riusciva".
Il romanzo è un viaggio d’educazione sentimentale. Apparentemente l’amore è la cosa più semplice, ma quello che ci sembra vicino si rivela lontano e inafferrabile. Murakami ci mostra che le cose su questo terreno non sono affatto semplici.
Il finale per me è di una delicatezza e tristezza fino ad oggi mai raggiunti dall'autore. Ma non posso dire altro.


sabato 26 settembre 2020

CAPPUCCETTO ROSSO ABRUZZESE - fiaba

Oggi vi narro una fiaba: Cappuccetto Rosso abruzzese. L'autore di questa versione della celebre fiaba di Cappuccetto Rosso è anonimo ma è stata tramandata oralmente dall'Abruzzo. La potete trovare nella raccolta "Fiabe italiane raccolte e trascritte da Italo Calvino". Calvino ha mantenuto il testo originale e proprio per questo la sua raccolta si distingue da quelle di altri scrittori come Perrault, i fratelli Grimm, Andersen che hanno utilizzato il patrimonio favolistico popolare introducendovi elementi colti e finalità morali a esso estranee.




giovedì 24 settembre 2020

[Segnalazione] Sete - Amélie Nothomb

“Non sono mai stato altro che me stesso, ma ho l’intima convinzione che questo potere lo possiedano tutti.”

È da questi elementi che nasce Sete, in cui, grazie alla totale libertà di scrittura e a un’inventiva sconfinata, l’autrice belga dà voce e corpo a Gesù Cristo e offre a chi legge una versione personalissima della Passione del figlio di Dio. Il Cristo di Sete è umano sopra ogni altra cosa, innamorato di Maria Maddalena, figlio amorevole e sofferente nel corpo. Arrivato secondo al Premio Goncourt e in cima a tutte le classifiche di vendita in Francia, si presenta come un libro audace e vibrante che celebra la vita ed esalta l’intricato meccanismo con cui corpo e mente sono legati. 

In libreria dal 20 febbraio 2020

L'AUTRICE

Scrittrice belga. Figlia di un ambasciatore membro di una delle famiglie più in vista del suo paese ha trascorso l'infanzia in Giappone, per poi trasferirsi in Cina al seguito del padre diplomatico.

I suoi libri hanno ormai conquistato milioni di lettori e fans appassionati. L’esordio a soli ventitré anni con Igiene dell’assassino, cui ha fatto seguito, ogni anno, un romanzo accolto con identico successo.

Laureatasi, decide di ritornare a Tokyo per approfondire la conoscenza della lingua giapponese studiando la «langue tokyoïte des affaires»: assunta come traduttrice in una enorme azienda giapponese, vive un'esperienza durissima che racconta in seguito nel libro Stupore e tremori, che riceverà il Grand Prix du Roman dell'Académie française (1999) e da cui è stato tratto anche un film.

Stabilitasi tra Parigi e Bruxelles, dedica 4 ore al giorno alla scrittura e pubblica, per scelta personale, un libro all'anno.

Ricordiamo Né di Eva né di Adamo, Acido solforico, Causa di forza maggiore, Il viaggio d'inverno, Una forma di vita, Barbablù, La nostalgia felice, Petronille, Colpisci il tuo cuore, Sete.

Il suo editore italiano di riferimento è da sempre Voland.

mercoledì 23 settembre 2020

[Recensione] Splendido visto da qui - Walter Fontana

 


SPLENDIDO VISTO DA QUI | Walter Fontana | Giunti | 5 giugno 2014 | 224 pagine

Un regime totalitario ha abolito il concetto di futuro perché genera troppa ansia nella popolazione. Il territorio è quindi diviso in enormi zone militarizzate (anni '60, '70, '80, '90, Anni Zero), dove ognuno, inebetito e felice, vive a ripetizione il proprio decennio preferito. Ripetitivo dunque? No: rassicurante. Il futuro dà da pensare, inquieta, provoca tensione, per cui è stato semplicemente abolito. ("Tagliare i ponti col futuro" è il nome che i cervelloni del Governo Centrale hanno dato a tutta l'operazione). Una ragazza coraggiosa tenta di scappare da questa gabbia spazio-temporale per scoprire com'è il futuro vero. La vicenda è narrata da un piccolo spazzino al servizio della dittatura, che man mano si convince ad aiutare la ragazza in fuga. 

RECENSIONE

Una donna dentro un cassonetto dei rifiuti. Questa è la copertina del romanzo "Splendido visto da qui" di Walter Fontana che mi ha colpito e mi ha portato alla lettura del medesimo. E scopri una storia distopica dove il mondo è diviso in cinque aree temporali (per eliminare la paura del futuro) che rivivono e ricominciano ogni dieci anni: anni 60, 70, 80, 90 e 00 (con al centro il Quartier Generale, utilizzato dagli spazzini e i responsabili). Ogni persona può scegliere in quale decade vivere per sempre, ma una volta scelta non puoi più cambiarla. Gli unici autorizzati ad attraversare tutte le diverse decadi sono gli spazzini, e infatti il protagonista è uno di essi, Leo, che un bel giorno trova una ragazza nascosta in un frigorifero Zoppas e scopre essere una Traveller, ovvero una che trasgredisce le regole perché trasporta oggetti in decadi diverse (ad esempio un gelato degli anni 00 non può trovarsi negli anni 60) e della quale, naturalmente, si innamora. Da questo momento la vita monotona di Leo cambia e gli si aprono gli occhi, capendo che vivono tutti quanti in una dittatura mascherata e dove nessuno di loro aspira ormai alla libertà, insita in ogni essere umano.

Interessante romanzo di fantascienza scritto da un italiano (incredibile ma vero!) pieno di ironia e di riflessioni sul nostro presente e sul rischio che la società sta diventando troppo globalizzata al punto che pensiamo tutti la stessa cosa e perdiamo la nostra personalità. Potrebbe ricordare il mitico capolavoro di Bradbury Fahrenheit 451.

lunedì 21 settembre 2020

[Segnalazione] In un piccolo cielo - Paul Yoon

Laos 1969. Alisak, Prany e Noi sono tre adolescenti amici da sempre, nati in un piccolo villaggio, dove le case erano così vicine e i muri così sottili che tutti sentivano i respiri di tutti. Rimasti orfani e accomunati dalla necessità di sopravvivere in un luogo estremamente pericoloso, si rifugiano in un ospedale bombardato, dove incontrano Vang, un medico votato alla cura e al sollievo dei civili feriti. I ragazzi lo aiutano lavorando come corrieri, guidando motociclette di fortuna tra campi pieni di granate inesplose, sotto l'incessante, indiscriminato fuoco di fila che scende dal cielo. In un mondo in cui il paesaggio e le strade sono diventate un mare di bombe, li seguiamo nella loro vita quotidiana, fin quando Vang troverà loro posto sugli ultimi elicotteri che lasciano il paese. Una mossa dalle conseguenze irrevocabili che li porterà su strade diverse, e diversamente impervie, in giro per il mondo.

In libreria dal 17 settembre 2020



L'AUTORE

Paul Yoon è nato a New York City. Il suo libro di esordio, la raccolta di racconti Once the Shore (2010), è stato scelto come Notable Book dal «New York Times», come Miglior libro dell’anno dal «Los Angeles Times», dal «San Francisco Chronicle» e da «Publishers Weekly», e nominato Miglior esordio di narrativa dalla National Public Radio. Inoltre si è aggiudicato l’Asian American Literary Award e il 5 Under 35 Award della National Book Foundation.

Il suo romanzo La riva del silenzio (pubblicato da Bollati Boringhieri nel 2014) è segnalato tra i Migliori libri dell’estate 2013 da «Publishers Weekly» e dal «New Yorker».

sabato 19 settembre 2020

[Recensione] Lo Zen e la cerimonia del tè - Kakuzō Okakura


LO ZEN E LA CERIMONIA DEL TÈ || Kakuzō Okakura || Feltrinelli || 24 settembre 2014 || 110 pagine

Opera di una personalità complessa (Okakura fu al contempo un grande studioso dell'Oriente, un messia autorevole e autoritario e un poeta), "The Book of Tea" (1906) fu scritto in inglese per un pubblico occidentale. Okakura volle spiegare i caratteri dell'orientalità attraverso il simbolo del tè: parla della sua storia e della sua importanza, ne descrive la cerimonia quasi religiosa, fatta di una ritualità e di norme precise, che sanciscono la sottomissione del presente agli avi e al passato. Nella riproduzione di una cerimonia esattamente come si svolgeva nell'antichità si manifesta infatti quell'obbedienza tipicamente giapponese all'autorità degli antenati che non può essere mai contestata o contraddetta. 

RECENSIONE

Non fatevi ingannare dal titolo perché in questo saggio lo studioso giapponese prova a spiegarci la peculiare orientalità dell'Oriente, servendosi del tè come simbolo. Ci presenta le sue origini, la sua diffusione per poi concentrarsi sulla sua importanza come simbolo in Giappone: la cerimonia del tè, infatti, è quasi di indole religiosa, celebrata secondo norme risalenti a centinaia di anni fa, secondo le quali un gruppo di persone si riunisce e compie atti rituali ben più rigidamente definiti di quelli che abbia mai compiuto un credente per un dio inflessibile. Ma in realtà la cerimonia del tè non è un rito religioso, è un sacramento sociale. Secondo Okakura la cerimonia del tè è la pura imitazione dell'antico.

Saggio interessante per chi vuole avvicinarsi alla cultura giapponese.

venerdì 18 settembre 2020

[Segnalazione] La biblioteca di Parigi - Janet S. Charles

Parigi, 1940. I libri sono la luce. Odile non riesce a distogliere lo sguardo dalle parole che campeggiano sulla facciata della biblioteca e che racchiudono tutto quello in cui crede. Finalmente ha realizzato il suo sogno. Finalmente ha trovato lavoro in uno dei luoghi più antichi e prestigiosi del mondo. In quelle sale hanno camminato Edith Wharton ed Ernest Hemingway. Vi è custodita la letteratura mondiale. Quel motto, però, le suscita anche preoccupazione. Perché una nuova guerra è scoppiata. Perché l'invasione nazista non è più un timore, ma una certezza. Odile sa che nei momenti difficili i templi della cultura sono i primi a essere in pericolo: è lì che i nemici credono che si annidi la ribellione, la disobbedienza, la resistenza. Nei libri ci sono parole e concetti proibiti. E devono essere distrutti. Odile non può permettere che questo accada. Deve salvare quelle pagine, in modo che possano nutrire la mente di chi verrà dopo di lei, come già hanno fatto con la sua. E non solo. La biblioteca è il primo luogo in cui gli ebrei della città provano a nascondersi: cacciati dalle loro case, tra i libri si sentono al sicuro, e Odile vuole difenderli a ogni costo. Anche se questo significa macchiarsi di una colpa che le stritola il cuore. Una colpa che solo lei conosce. Un segreto che, dopo molto tempo, consegna nelle mani della giovane Lily, perché possa capire il peso delle sue scelte e non dimentichi mai il potere dei libri: luce nelle tenebre, spiraglio di speranza nelle avversità.

L'AUTRICE

Janet Skeslien Charles divide il suo tempo tra il Montana, dove è nata, e Parigi. Ha lavorato come responsabile degli eventi culturali della Biblioteca americana di Parigi.

Dicono del romanzo:

"Un inno d'amore a Parigi, al potere dei libri e alla forza dell'amicizia." Booklist

"Il libro più desiderato degli ultimi anni." The Guardian

"Il romanzo voluto da tutti gli editori internazionali. Una lettera d'amore che ci ricorda che dobbiamo proteggere e amare ciò che abbiamo." The Bookseller

giovedì 17 settembre 2020

[Recensione] Dialogo tra credenti e non credenti - Eugenio Scalfari, Papa Francesco

 


DIALOGO TRA CREDENTI E NON CREDENTI || Eugenio Scalfari, Papa Francesco || Einaudi || 11 ottobre 2013 || 160 pagine

Il dialogo su fede e laicità tra Papa Bergoglio ed Eugenio Scalfari che qui raccogliamo è un documento che non ha precedenti, perché è la prima volta che un Papa scrive a un giornale. I due articoli preparatori di Scalfari con le sue domande, la risposta del Papa, la replica e una scelta degli interventi, da parte di teologi, intellettuali, filosofi, che sono seguiti su «Repubblica» costituiscono una straordinaria occasione di confronto. Ma più di questo conta la testimonianza che il Papa (stimolato dai temi di Scalfari) offre della sua fiducia negli uomini, nel valore della loro coscienza, nel riconoscimento dell'orizzonte umano, anche quando non è illuminato dalla fede.

RECENSIONE

Il giornalista Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano La Repubblica, scrive un articolo in cui pone delle domande a Papa Francesco (al tempo da poco eletto pontefice, nel 2013), domande alle quali, con sua grande sorpresa, il Papa ha risposto e che poi hanno portato a un incontro personale tra i due, riportato integralmente in questo libro. Completa il testo una raccolta di interventi da parte di teologi (come Vito Mancuso e Hans Küng) e altri importanti intellettuali inerenti a questo interessante dialogo tra credenti e non.

Interessante soprattutto per chi è attratto da queste tematiche in cui si discute sulla morale cristiana, ma anche su chi, non credente, intende riflettere sul prezioso apporto culturale del cristianesimo nella società. Il Papa stesso offre la sua fiducia negli uomini, nel valore della loro coscienza, nel riconoscimento dell'orizzonte umano, anche quando non è illuminato dalla fede. Il dialogo, il confronto, sono gli unici mezzi pacifici che abbiamo per costruire ponti anche laddove ci sono linee di pensiero diverse, e già dai primi mesi di pontificato (lo ammette lo stesso Scalfari) questo Papa ha fatto del dialogo il suo modo di agire.


mercoledì 16 settembre 2020

[Segnalazione] Bevande incluse - Roberto Centazzo

Luglio 1967. Cala Marina è un incantevole paese della riviera di ponente, dove il tempo scorre lento, soprattutto nella stazione ferroviaria, tra le chiacchiere di una piccola comunità che passa lì le proprie giornate: Dalmasso, il capostazione triste, e Ludovica, la barista sensibile; Silvano, dentro la sua edicola piena di fumetti, e il professor Martinelli, pendolare, matematico e filosofo; Bartolomeo, il tassista, e Norberto, il maresciallo della Polfer, e infine Adelmo, l'uomo delle pulizie, che è muto ma osserva tutto ciò che scorre sotto i suoi occhi, e trova il modo di raccontarlo. Come la storia della bella Barbara, che soffre per il suo matrimonio infelice e senza amore con il truce Eusebio, il proprietario dell'Hotel Italia. Eccola, nella sua quotidiana lotta per far quadrare i conti sempre in perdita a causa delle spese folli del marito al casinò, nel suo desiderio frustrato di maternità, nella sua mesta voglia di vivere e di cambiare. Finché Barbara un giorno, appeso il grembiule alla porta della cucina, sale su un treno e fa perdere le sue tracce, così, senza un saluto, creando un incredibile scompiglio nelle assolate giornate di Cala Marina...


L'AUTORE

Roberto Centazzo ha pubblicato (per le edizioni TEA) i romanzi della serie «Squadra speciale Minestrina in brodo», ottenendo un successo crescente; sempre da TEA è apparso il «divertimento gattofilo» Il libretto rosso dei pensieri di Miao, inoltre, presso Tre60 è uscito Tutti i giorni è così. Recentemente ha scritto i testi delle canzoni dell’album Mendicante di Enrico Santacatterina.

martedì 15 settembre 2020

[Recensione] Un'estate con la Strega dell'Ovest - Kaho Nashiki


UN'ESTATE CON LA STREGA DELL'OVEST || Kaho Nashiki || Feltrinelli || 27 giugno 2019 || 140 pagine

Mai ha tredici anni e non vuole più andare a scuola. La madre, preoccupata, decide di mandarla a stare dalla nonna per un po', in una bella casetta nella campagna giapponese sul limitare dei monti. La nonna è una signora inglese ormai vedova, arrivata in Giappone molti anni prima e rimasta lì per amore. Sia Mai che la madre si riferiscono a lei come la "Strega dell'Ovest", ma nel momento in cui la nonna le rivela di possedere realmente dei poteri magici, Mai rimane incredula e diffidente. Quando però le propone di affrontare il duro addestramento da strega, accetta senza esitazioni. Immerse nella natura incontaminata del Giappone più remoto, nonna e nipote passano insieme settimane meravigliose in raccoglimento, lontane dalla frenesia della vita di città, a lavorare nell'orto, raccogliere erbe selvatiche e cucinare, oltre a dedicarsi, naturalmente, a quelli che sono, secondo la nonna, i rudimenti di base per una giovane strega. A questa storia catartica e rivelatrice, negli anni, l'autrice ha voluto aggiungere tre brevi racconti che ne riprendono i personaggi e l'ambientazione e che proponiamo fedelmente nella presente edizione.

RECENSIONE

Se si vuole capire cosa sia la delicatezza intesa in modo giapponese, allora bisogna assolutamente leggere questa fiaba (forse biografica?) da dove emerge lo speciale rapporto tra una nonna e sua nipote. Ed è bello questo gioco che utilizza la nonna facendo credere a Mai che lei sia una strega dai poteri buoni, così quei giorni di "vacanza" possono trasformarsi in lezioni per riprendere in mano la vita, visto che la bambina aveva deciso di non andare più a scuola.

Una lettura leggera e scorrevole, consigliata come ristoro tra letture impegnative.

lunedì 14 settembre 2020

[Segnalazione] Sotto cieli rossi - Karoline Kan

 

Nata in un piccolo paese vicino Tianjin tre mesi prima del massacro di piazza Tienanmen del 4 giugno 1989, Karoline Kan ci racconta la sua storia, e la storia della sua generazione, stretta tra la politica autoritaria cinese, il boom economico e il rapidissimo sviluppo tecnologico. Karoline, trent'anni, rientra a pieno diritto nella generazione dei millennial, e da quel punto di vista ci rivela ciò che lei e tre generazioni della sua famiglia hanno vissuto sulla propria pelle. A partire dalla politica del figlio unico, in vigore fino al 2015 e che ebbe come risultato la scomparsa di un numero di bambine compreso tra i trenta e i sessanta milioni: Karoline è una secondogenita, per di più femmina, nata per estrema determinazione della madre che ha dovuto mettere in atto mille sotterfugi per sfuggire agli aborti imposti dal regime, rischiando di non farle ottenere il certificato di esistenza in vita e di condannarla tra le file degli «invisibili». Karoline cerca di capire fino in fondo i diversi cambiamenti radicali cui la Cina va incontro negli anni successivi, dalla messa al bando del Falun Gong, innocua disciplina spirituale basata sulla meditazione, con decine di migliaia di praticanti sottoposti ad arresti e torture, alle indagini sugli studenti liceali condotte dalla polizia per scongiurare loro eventuali complicità con movimenti politici contrari al Partito Comunista, fino allo sviluppo tecnologico che ha mutato le prospettive, e la connessione con il resto del mondo, dei giovani cinesi. "Sotto cieli rossi" svela molte cose che al lettore medio occidentale sono ignote, o note solo parzialmente. Come dice Karoline stessa: «In quanto esponente dei millennial cinesi voglio mostrare le emozioni, le scelte e i compromessi, il coraggio e la speranza che condividiamo con i nostri coetanei di tutto il mondo». 

L'AUTRICE

Karoline Kan ha collaborato con il «New York Times» scrivendo articoli sulla politica cinese e sulla vita dei millennial in Cina. Al momento lavora per il «China Dialogue». Sotto cieli rossi è il suo primo libro, grazie al quale si è aggiudicata il Young China Watcher of the Year 2019. Vive a Pechino. 

sabato 12 settembre 2020

[Recensione] John Carter e la principessa di Marte - Edgar Rice Burroughs


JOHN CARTER E LA PRINCIPESSA DI MARTE || Edgar R. Burroughs || Mondadori || 13 marzo 2012 || 238 pagine

Veterano della Guerra di secessione, John Carter si ritira in Arizona in cerca d'oro, ma la sorte gli riserva un destino davvero speciale: per sfuggire a un attacco Apache si rifugia in una grotta in cui lascia il suo corpo per trovare una sorta di accesso allo spazio, che lo trasporta sul pianeta Marte. Qui Carter sembra avere poteri straordinari, grazie ai quali diventa presto un rispettato capo della popolazione di marziani verdi, alti quattro metri e dotati di sei arti. La faccenda si complica ulteriormente quando i suoi nuovi amici catturano l'affascinante principessa Dejah Thoris, della razza umanoide rivale...

Grande classico della narrativa fantascientifica e avventurosa, pubblicato per la prima volta nel 1912, John Carter ha ispirato non solo la produzione dei massimi scrittori novecenteschi del genere, da Ray Bradbury a John Norman ad Arthur C. Clarke, ma ha anche acceso la fantasia di un bambino, Carl Sagan, destinato a diventare un grande astronomo impegnato nelle ricerche sulla vita extraterrestre.

RECENSIONE

Da tempo mi mancava la lettura di un bel romanzo di fantascienza avventuroso e ambientato in un pianeta "alieno": ebbene, l'ho trovato, anche se il pianeta è Marte (potremmo definirlo un nostro vicino di casa, nonostante la distanza sia tanta). In verità avevo visto il film di qualche anno fa, quindi sapevo già la storia e cosa sarebbe accaduto al nostro protagonista, un uomo della Virginia. Ma devo dire che la lettura di questo romanzo mi ha molto coinvolto e ho anche apprezzato lo stile e certi termini ormai desueti (adoro gli scrittori di epoche passate, che ci posso fare?). L'autore è noto per aver creato Tarzan, ma anche questo primo romanzo del ciclo marziano merita tantissimo, quindi recuperatelo se vi piace il genere. Vi garantisco che di fantascienza c'è poco, è soprattutto azione e avventura. Vedrete, non ve ne pentirete!

L'unica pecca è che non si capisce bene come John finisca su Marte: forse un passaggio invisibile, una sorta di buco nero tra la caverna dove si addormenta e nell'altra marziana dove si risveglia? Non verrà mai spiegato, peccato!

venerdì 11 settembre 2020

[Segnalazione] Un ragazzo sulla soglia - Anne Tyler

Micah Mortimer è un uomo molto abitudinario. Tecnico informatico, si divide tra i computer e il condominio di Baltimora dove abita e lavora come tuttofare. È pienamente soddisfatto della sua esistenza e della relazione con Cass, anche questa ben incanalata sui binari della routine. Le sue giornate si susseguono senza scossoni: la corsa del mattino, seguita da doccia, colazione e pulizie di casa, il pranzo, gli incontri coi clienti che lo chiamano per una consulenza e le serate, a volte con Cass, a volte da solo. Ma un giorno alla sua porta si presenta Brink, il figlio adolescente di Lorna, con cui Micah aveva avuto una storia al college. Il ragazzo, dopo un passo falso a scuola e in crisi con la famiglia, ha deciso di rintracciare Micah, convinto che tra loro possa esserci un legame, e di chiedergli ospitalità. Questa visita inaspettata obbliga Micah a riconsiderare il suo passato e a guardare con altri occhi tutto quello che fino ad allora aveva dato per scontato, facendogli capire cosa conta davvero e come averne cura. Perché a volte abbandonare il conforto rassicurante delle abitudini può aprire la strada a una vita più autentica. 


L'AUTRICE

È una scrittrice statunitense, vincitrice del Premio Pulitzer per la narrativa; si è laureata presso la Duke University all'età di diciannove anni, perfezionando poi i propri studi di lingua e letteratura russa alla Columbia University di New York. Ha lavorato come bibliotecaria e bibliografa prima di trasferirsi nel Maryland.

È membro della American Academy of Arts and Letters. Tra i suoi libri: Turista per caso (National Book Critics Circle Award), Ristorante Nostalgia, Lezioni di respiro (premio Pulitzer), Possessi terreni, Quasi un santo, Per puro caso, La moglie dell’attore, Il tuo posto è vuoto, Se mai verrà il mattino, Le storie degli altri, Quando eravamo grandi, L’amore paziente, Un matrimonio da dilettanti, Una donna diversa, La figlia perfetta, Ragazza in un giardino, La bussola di Noè, L’albero delle lattine, Una vita allo sbando e Guida rapida agli addii, tutti pubblicati in Italia da Guanda. Con Rizzoli ha pubblicato Una ragazza intrattabile.

Attualmente vive a Baltimora, nel Maryland.

giovedì 10 settembre 2020

Rischia di chiudere la Biblioteca Itinerante di Pietro Tramonte a Palermo

Una brutta notizia per il popolo palermitano: rischia seriamente di chiudere i battenti la bellissima biblioteca itinerante fondata da Pietro Tramonte a Palermo, per ordine di una multa rilasciata dai vigili che gli è stata consegnata perché "troppi libri ostacolano lo stato dei luoghi" e "non vi è alcuna autorizzazione."

Ma chi è Pietro Tramonte? Ragioniere in pensione, decide di sua iniziativa di donare tutti i suoi libri (circa 5000) a disposizione degli appassionati lettori: la sua biblioteca è gratuita, e chi vuole un libro lo può prendere in cambio di uno proprio oppure aiutando Pietro a sistemare i libri negli scaffali. Il suo scopo è uno solo: diffondere e condividere con chi va a trovarlo il virus della lettura, l'unico virus che fa sono del bene all'uomo. Col tempo tante persone hanno iniziato a donare centinaia se non migliaia di libri a Pietro e così oggi si può considerare la biblioteca a bancarella più grande di Palermo se non di più, difatti nel 2018 i libri avevano raggiunto la soglia dei 65000 volumi. Il sogno di Pietro, però, è stato infranto proprio ieri, quando gli hanno dato una multa intimandolo a chiudere i battenti: la motivazione? I suoi libri sono troppi!

Fortunatamente il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, appena saputa la triste notizia, ha così scritto in merito: "ho appreso di uno spiacevole episodio che coinvolge la Biblioteca Itinerante di Pietro Tramonte che da anni svolge, in modo del tutto informale, una meritoria azione di promozione culturale di strada nella nostra città. Ho incaricato gli Assessori per la cultura e per le attività produttive di adoperarsi affinché, applicando i regolamenti comunali si trovi una soluzione adeguata a far si che prosegua l'attività della biblioteca, che è un modello di promozione culturale dal basso e spontanea."

Confidando dunque nel fatto che il Sindaco di Palermo risolverà questo spiacevole episodio, noi continuiamo a stare dalla parte di Pietro che ha preferito donarsi e spendersi per la cultura donando gli ultimi suoi anni di vita e che, come dice lui: "per me questa biblioteca non è una fatica, non ne sento alcun peso." Pietro viene ripagato di questo suo eccellente servigio culturale quando vede un nonno col nipotino entrare nella sua biblioteca e trovare un libro o un fumetto che fa spuntare loro un sorriso. Queste sono le persone che l'Italia dovrebbe preservare e proteggere, queste sono le iniziative concrete che ci donano speranza per un futuro migliore per tutti, iniziando dai più piccoli. Grazie ancora, Pietro, per questo tuo coraggio.

Ecco la pagina Facebook: Biblioteca Itinerante Pietro Tramonte 



mercoledì 9 settembre 2020

[Recensione] Le piramidi - Peter Janosi

 


LE PIRAMIDI || Peter Janosi || il Mulino || 16 marzo 2006 || 160 pagine

In età antica la piramide di Cheope era annoverata fra le sette meraviglie del mondo. Per millenni le piramidi hanno alimentato un profluvio inesauribile di teorie e leggende e hanno attirato la curiosità di studiosi, predoni e turisti. Oggi ancora sono una delle grandi mete del turismo internazionale, e uno degli argomenti preferiti della pubblicistica, scritta e televisiva, a caccia di «misteri». Il volume di Jánosi è una breve, informata esposizione di quanto si sa oggi sulle piramidi. Dopo un’introduzione generale, l’autore ricapitola la lunga storia della scoperta e dello studio delle piramidi, poi ne spiega la funzione all’interno del culto del sovrano defunto, e ne illustra le questioni tecnicocostruttive, rifacendosi alle diverse congetture avanzate e ai ritrovamenti archeologici che le supportano. Infine presenta una descrizione commentata dei principali complessi piramidali che si sono conservati mostrando anche come, nel succedersi dei tre Regni dell’antico Egitto, essi abbiano acquisito significati e funzioni differenti.

RECENSIONE

Saggio archeologico sulle Piramidi egiziane davvero interessante e, nonostante non sia molto prolisso, abbastanza accessibile a tutti. E poi le piramidi sono il simbolo dell'antico Egitto, ed erano soltanto le tombe dei sovrani e complessi dedicati al culto di un dio. Gli alieni non c'entrano niente, mi spiace deludervi. Il saggio è corredato da ottime cartine indicanti le varie piramidi e dove esse erano state erette. Se siete appassionati dell'antico Egitto, una lettura assolutamente obbligatoria.

martedì 8 settembre 2020

[Segnalazione] La lettrice testarda - Amy Witting

Isobel ha nove anni e il suo compleanno si avvicina. Ma, come ogni volta, non ci saranno regali per lei. C'è solo una cosa che fa volare Isobel lontano dalle rigide regole che la famiglia le impone: leggere. Ma deve farlo di nascosto perché sua madre crede che non sia un'attività adatta a una bambina, che dovrebbe limitarsi a riordinare la casa e a preparare la cena. Isobel cresce alimentando la sua passione segreta di notte, alla luce di una flebile candela. Finché, a sedici anni, la sua vita non cambia radicalmente, quando è costretta a lasciare tutto, cercarsi un lavoro e una nuova sistemazione. È la prima volta che Isobel si scontra con il mondo. Con un mondo che non è solo la sua famiglia e il suo quartiere. È convinta di non avere gli strumenti per relazionarsi con gli altri. Le sembra di dire la cosa sbagliata, si sente fuori luogo. In fondo sua madre l'ha fatta sempre sentire così. Tanto che, quando incontra un gruppo di ragazzi che amano i libri come lei e passano le serate a discuterne, Isobel all'inizio rimane in silenzio. Ora che finalmente è in un contesto in cui può essere sé stessa, in cui può parlare liberamente di letteratura, ha paura. Ma piano piano le parole di Byron, Auden e Dostoevskij fanno breccia nelle sue insicurezze e le insegnano il coraggio di dire quello che pensa. Di far valere la propria opinione senza nascondere la cultura che si è costruita negli anni con le sue letture. Di aprire il cassetto in cui riposa il suo sogno. Il sogno di prendere una penna in mano e liberare quel flusso di parole che ha trattenuto per troppo tempo. Perché anche per una donna tutto è possibile. Amy Witting ha fatto della lotta per i diritti delle donne il suo manifesto. "La lettrice testarda" è un elogio della letteratura e della sua capacità di illuminare la realtà. Un romanzo di formazione sulla scoperta del proprio posto nel mondo. Una protagonista pronta a sfidare le convenzioni per decidere della propria vita in piena autonomia.

L'AUTRICE

Amy Witting è il nom de plume della scrittrice e poetessa Joan Austral Fraser. Nata a Sydney nel 1918, dedica la propria vita all’insegnamento della lingua inglese e francese nelle scuole secondarie, approdando alla narrativa in età matura. Considerata una delle più importanti autrici australiane e insignita dell’Order of Australia per la sua attività in campo letterario, muore a Sydney nel 2001. Mentre è in corso in tutto il mondo la riscoperta della sua opera, Garzanti pubblica per la prima volta in Italia La lettrice testarda (1989), il suo romanzo di maggior successo.

lunedì 7 settembre 2020

[Recensione] Fontamara - Ignazio Silone

 


FONTAMARA || Ignazio Silone || Mondadori || 18 maggio 2016 || 180 pagine

Nei primi anni della dittatura fascista a Fontamara, "un antico e oscuro luogo di contadini poveri nella Marsica", i "cafoni" subiscono soprusi e ingiustizie così antichi da sembrare naturali come la neve e il vento. Berardo Viola, che porta una scintilla di ribellione, subirà le torture della milizia fascista e sarà ucciso, ma assurgerà a emblema di un nuovo, seppure ancora impreciso e velleitario, livello di dignità. Opera intessuta di una precisa verità storica, Fontamara fonde la ballata popolare, la parabola evangelica e la satira politica in una partitura corale che si fa violenta denuncia di ogni ingiustizia.

RECENSIONE
 
Il libro, ambientato all'epoca della dittatura fascista, narra delle vicende del paese di Fontamara, situato vicino alla piana del Fucino, in Abruzzo. La località è abitata da cafoni, gente estremanente povera ed isolata dal mondo, dedita alla coltivazione dell' arida terra. Qui la vita trascorre immutata da secoli. Le cose però cambiano all'arrivo dell'Impresario, uomo senza scrupoli , che lentamente aquisisce un grande potere nella zona. Una sera giunge a Fontamara un uomo di città al servizio dell'Impresario che, con un inganno, fa firmare ai Fontamaresi una petizione con la quale si richiede che venga deviato verso le terre dell'Impresario l'unico corso d'acqua che irriga le terre di Fontamara. Il giorno seguente un gruppo di cantonieri è già al lavoro per deviare il corso d'acqua. In assenza degli uomini, intenti al lavoro nei campi, le donne, che si erano accorte dell'inganno, si recano al capoluogo per parlare con il podestà, Don Circostanza e qui apprendono che il nuovo podestà è l'Impresario. Così si recano a casa dell'Impresario, dove con un altro inganno tessuto da Don Circostanza, si fa loro credere di avere risolto la questione dell'acqua. In seguito a Fontamara vengono applicati i provvedimenti che il fascismo aveva esteso a tutta Italia, come il divieto di parlare di politica in luoghi pubblici, anche se tali divieti risultano incomprensibili ai Fontamaresi , data la loro ignoranza. Emerge anche la figura di Berardo Viola, il protagonista : giovane forte e autoritario, è perseguitato da una sorte avversa, che non gli permette di coltivare nessuna terra e quindi di prendere in sposa la donna da lui amata, la bella Elvira. Alla fine di giugno, i Fontamaresi sono convocati ad Avezzano per ascoltare le decisioni del nuovo governo di Roma riguardo alla piana del Fucino. I cafoni sono speranzosi di poter ricevere giustizia circa l'assegnazione delle terre del Fucino e la distribuzione dell'acqua , ma sono ancora una volta ingannati e utilizzati come strumenti di una grande manifestazione fascista. Delusi, ritornano al loro paese.

Una sera, mentre gli uomini non sono ancora tornati dal lavoro, giungono a Fontamara delle truppe fasciste, che dopo aver interrogato le donne sul fascismo, si danno ad ogni tipo di violenza e di ruberie. Intanto giungono gli uomini, che vengono interrogati ad uno ad uno. Ad un certo punto Berardo, preso dall' ira, aggredisce un soldato. La situazione è risolta da Elvira, che appare sul campanile facendo suonare le campane e che viene scambiata per la Madonna. In questo modo le truppe fasciste fuggono dal paese spaventate. Non aggiungo altro per non fare ulteriori spoiler alla trama.
Questo libro, scritto da Silone negli anni '30 , durante il suo esilio all'estero, appartiene alla corrente del neorealismo. Il linguaggio utilizzato rispecchia il parlato e vuole ricalcare quello utilizzato dal popolo. Silone avrebbe desiderato scrivere il racconto nel dialetto del luogo, in modo da renderlo ancora più realistico, ma affinché esso fosse comprensibile al grande pubblico, è costretto a servirsi dell' italiano, senza ricorrere ad espressioni dialettali, se non nei nomi propri. Lo stile è costruito su periodi semplici, privo di riflessioni psicologiche o di accurate descrizioni. Queste spesso non vengono espresse con lunghi discorsi teorici, ma portando un esempio concreto, stile tipico del linguaggio parlato. Alto elemento caratterizzante il parlato sono le iperboli e le esagerazioni popolaresche, che spesso compaiono nel racconto. Spesso la narrazione esprime le riflessioni e le credenze del popolo. Tipici dei cafoni protagonisti del libro, ad eccezione di Berardo, sono il fatalismo, la rassegnazione davanti alle sventure, che si ritiene siano provocate dal destino e quindi immutabili. Ne è un esempio il passato di Berardo, che, a causa del destino, non ha mai potuto possedere terra propria e che muore, come aveva voluto il destino per suo nonno e suo padre, in modo diverso dagli altri cafoni.
Proprio come disse l’autore del romanzo, Ignazio Silone, questo libro è scritto per testimoniare la condizione del popolo italiano all’epoca del regime fascista. Dalla narrazione, quindi, è possibile conoscere perfettamente lo stampo ideologico dell’autore, un convinto antifascista che sempre lottò in favore della classe operaia e contadina. Egli infatti, dapprima aderì al partito comunista, distaccandosi poi da esso, in modo da non appoggiare il regime sovietico di Stalin. Peccato che l'autore non abbia utilizzato il dialetto del paese abruzzese, sarebbe stato davvero un romanzo all'altezza delle cinque stelle, ma capisco anche il perché non l'abbia fatto, cioè per far giungere tale denuncia verso tutti e non solo verso una ristretta elite culturale.
Opera consigliatissima a tutti e dalle tematiche contemporanee (purtroppo, come lo sfruttamento dei povero da parte dei potenti di turno, fascisti nel passato, politici oggi).


sabato 5 settembre 2020

[Segnalazione] I dieci amori di Nishino - Hiromi Kawakami

«Quest'uomo resterà sempre solo»: è questo che pensa Rei salutando Nishino Yukihiko per l'ultima volta. L'ha tradita, le ha mentito, eppure le fa pena. Al mondo, è la sua conclusione, non esiste donna abbastanza forte e tenera da amarlo. Da lui spira una corrente fredda, e lei ha soltanto voglia di fuggire. Eppure, in apparenza, Nishino Yukihiko è impeccabile: bello, muscoloso, sempre in ordine, educato e gentile. Le donne, inevitabilmente, lo adorano. Anche quelle sposate o avanti con gli anni. Di sera il suo telefono squilla di continuo. Lui risponde senza fretta, ma poi parla a tutte in tono affettuoso. Quando qualcuno gli fa notare il suo successo, si schermisce. Dietro il suo sorriso e il suo fascino, però, c'è un inquietante distacco, una noncuranza che, saltando fuori nei momenti meno opportuni, ferisce e, alla lunga, allontana. Ma perché Nishino, bravissimo a conquistare, non è poi capace di amare davvero? C'entra forse quello che è successo alla fine di un'estate, quando era ancora adolescente? Certo è che Nishino, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, è uno che lascia il segno. Altrimenti perché dieci donne di età e personalità diversissime - una compagna di classe timida e inesperta, una brillante trentenne in carriera, una scrittrice sicura e diretta nell'approccio, una casalinga con un marito e due figlie adulte, una vicina di casa divorziata che allevia la sua solitudine prendendosi cura di un gatto randagio - si troverebbero a ripensare a lui con così tanto coinvolgimento? L'intensità delle loro emozioni è tale che il tempo del ricordo spesso scivola nel presente, quasi avessero ancora di fronte quell'uomo adorabile ed esasperante, su cui nemmeno con il filtro della distanza sembra possibile avere risposte definitive.

L'AUTRICE

Hiromi Kawakami è nata a Tokyo nel 1958. Vincitrice di numerosi premi e tradotta in varie lingue, per Einaudi ha già pubblicato La cartella del professore, che le è valso il prestigioso premio Tanizaki e la candidatura al Man Asian Literary Prize, trasformato nella graphic novel Gli anni dolci dal maestro del manga Jirō Taniguchi, Le donne del signor Nakano (2014) e I dieci amori di Nishino (2018).

venerdì 4 settembre 2020

[Recensione] Manuale di scrittura creativa - Roberto Cotroneo

 


MANUALE DI SCRITTURA CREATIVA || Roberto Cotroneo || LIT || 26 gennaio 2011 || 178 pagine

"Ve lo sarete chiesto molte volte. Avete una storia, una storia vostra. Volete scriverla. Cominciate, ma poi in quelle dieci pagine che avete davanti vi sembrerà di avere esaurito tutto quello che c'era da scrivere. A quel punto guardate i libri della vostra biblioteca e vi domandate: come hanno fatto questi signori a scrivere duecento o trecento pagine di storie bellissime?". Grazie ai consigli di Roberto Cotroneo, imparerete quali sono i processi creativi che portano alla scrittura, quali decisioni prendere prima di cominciare a scrivere un testo narrativo, quali tecniche usare e in quali tranelli è opportuno non cadere. Esercizi pratici vi aiuteranno a capire come si costruisce una trama narrativa, i dialoghi e le digressioni, come descrivere ambienti e situazioni, come creare i personaggi, come tirare fuori il vostro stile. Non mancheranno le voci fuori campo di esperti come Andrea Camilleri, Stas' Gawronski, Roberto Gilodi e Piergiorgio Nicolazzini, che vi verranno in soccorso suggerendovi quali libri consultare, quali scuole di scrittura poter frequentare, quali editori contattare per vedere finalmente il vostro libro pubblicato. Per chi ha provato almeno una volta l'ansia da pagina bianca, per chi è uno scrittore ma non lo sa ancora: la teoria è questa, la passione la vostra.

RECENSIONE

Lo scopo di questo saggio dovrebbe essere quello di introdurti (se sei uno scrittore alle prime armi) alle basi di scrittura. E ciò non avviene, nel senso che l'autore (per me sconosciuto) ti da dei consigli (inutili, ad esempio per scrivere bisogna lasciarsi guidare dalla propria ispirazione, ma davvero?) così banali che pare parlare a un bambino di quattro anni, per non parlare poi degli esempi che ci mostra citando brani che lui stesso ha scritto sul momento (di una noia immensa). Non so cosa altro aggiungere, se non che è meglio stare lontani da un libro del genere il quale, più che farti appassionare alla scrittura ti fa allontanare!

giovedì 3 settembre 2020

[Segnalazione] La casa del cedro - Monica Pais

Una grande casa nel cuore di Orosei, sulla costa orientale della Sardegna. Un cortile con un enorme cedro carico di nidi, un pollaio dove giocare, un frantoio abitato dai gatti, una soffitta piena di rondini, una finestra da cui spiare il viavai di gechi e fantasmi nelle notti estive. Questi gli ingredienti delle estati agrodolci che Monica trascorreva «in vacanza forzata» al mare, da bambina. Ultima di tre figli, a sette anni non capiva perché i genitori decidessero di lasciarla dagli zii da giugno a settembre, tanto lontana dalla loro casa di Oristano. Ma poi il posto era bellissimo e incantato e c’era sempre tanto da fare: infastidire il vecchio asino bisbetico, andare al trotto sul fiume con uno dei mansueti cavalli da tiro della fattoria, sfamare nidiate di micini e trascorrere infiniti pomeriggi storditi dal sole, a guardare le lucertole o salvare i topini dalle trappole di zia Gesuina. E c’era il mare da navigare ed esplorare, selvaggio e trasparente, luogo di portentosi incontri: guizzanti delfini, tartarughe palustri intraviste a pelo d’acqua, seppiette combattive e branchi argentei di pescetti. Quel che Monica non sapeva è che il suo abbandono estivo corrispondeva al calvario di Isa, la sorella maggiore amatissima e malata. Mentre lei, piccola «orfana estiva» di madre e padre, viveva tre estati indimenticabili immersa in uno stato di ribellione e perfetta comunione con la Natura, la sua famiglia attraversava un guado doloroso che avrebbe trasformato ogni cosa.

L'AUTRICE

Monica Pais, chirurgo veterinario, nel 2003 ha fondato con il marito Paolo la Clinica Duemari di Oristano, dove esercita la sua professione di pasionaria prendendosi cura degli animali di famiglia e dei «rottami»: selvatici e randagi, gli «ultimi» del mondo animale. Nel 2016, dopo aver incontrato e salvato la vita del suo cane Palla, Monica ha creato la onlus Effetto Palla. Oggi l’organizzazione è diventata una fitta rete di volontari che opera in Italia e all’estero occupandosi di animali in difficoltà, cercando adozioni, affidi e organizzando staffette. Per Longanesi Monica ha pubblicato con successo i libri Animali come noi e Storia del cane che non voleva più amare.

mercoledì 2 settembre 2020

[Recensione] L'atro antro - Lemony Snicket

 


L'ATRO ANTRO || Lemony Snicket || Salani || 14 settembre 2006 || 269 pagine

Il volume contiene svariate sgradevolezze, quali una pinza gigante, un uomo con una nuvola di fumo al posto della testa, un ipnotizzatore, un terribile incidente che provocherà diversi feriti, punizioni severe, muffe sgocciolanti, esami sterminati e saggi di violino. È inutile sperare che la serie vada migliorando, né, mi spiace dire, ci sono prospettive che essa migliori in un futuro anche lontano.

RECENSIONE

Dopo gli eventi de La scivolosa scarpata gli orfani Baudelaire vengono salvati da un sottomarino e conoscono il Capitano Controsenso e Fiona, esperta micologa. Affronteranno un profondo ed oscuro antro sottomarino con dei pericolosi funghi e ritornerà, ovviamente, il terribile Conte Olaf e la sua banda.
La saga sta per giungere alla conclusione (ovvero altri due capitoli) ma in questa avventura l'autore sembra ormai stanco e con poche idee per tirare avanti la storia. Ormai sono curioso e continuerò a leggere gli altri capitoli, ma spero si riprenda.


martedì 1 settembre 2020

[Segnalazione] L'arte di costruire un romanzo - Elizabeth George

Come si scrive un bestseller internazionale? Risponde a questa domanda Elizabeth George, per la stampa «la regina incontrastata del mystery», che grazie ai suoi thriller e gialli è riuscita a rivoluzionare un genere letterario. In queste pagine condivide con aspiranti scrittori e non le sue preziose conoscenze relative al processo creativo. Qui, la scrittrice che ha inventato l’ispettore Lynley diventa la professionista che non si limita a fare luce sui procedimenti tecnici e narrativi che stanno alla base di uno dei suoi romanzi polizieschi, ma propone anche consigli esperti, chiari, intelligenti e funzionali tutti da sottolineare e ricordare, insieme a veri e propri esercizi guidati. Se da un lato L’arte di costruire un romanzo rappresenta un giubbetto di salvataggio per chi ha un’idea ma non sa come svilupparla e ha un evidente risvolto pratico, interessante e informativo, dall’altro questo libro diventa anche un viaggio all’interno di un mestiere difficilissimo, che, come risulta evidente, Elizabeth George ama e comprende benissimo.



L'AUTRICE

Elizabeth George è nata a Warren (Ohio) nel 1949 e vive attualmente in California, a Huntington Beach. Ha esordito nella narrativa poliziesca nel 1988 con E liberaci dal padre, che ha vinto  l’Agatha Award, l'Anthony Award e il Grand Prix de Littérature Policière; da allora, i suoi romanzi, dedicati ai casi dell'ispettore Thomas Lynley, le sono valsi la fama di «regina» del mystery contemporaneo e hanno ricevuto alcuni dei più prestigiosi premi internazionali, tra cui il premio tedesco MIMI con Scuola omicidi, e sono stati trasposti in film tv dalla BBC.


Il suo sito: www.ElizabethGeorgeOnline.com

[Recensione] Charlie Chan e il cammello nero - Earl Derr Biggers

  CHARLIE CHAN E IL CAMMELLO NERO || E. Derr Biggers || Newton Compton || 2012 || 188 pag. Shelah Fane, celebre star del cinema, viene uccis...