DALLA RUSSIA CON AMORE || Ian Fleming || Adelphi || 2015 || 289 pag.
La meticolosa preparazione di una trappola diabolica ai danni di Bond, nelle stanze più segrete e più cupe di una Mosca ancora staliniana; un lungo e molto fascinoso intermezzo nella città di tutte le trame e di tutti gli intrighi, Istanbul; un fuori programma assai movimentato in un campo di zingari (e soprattutto zingare); un viaggio attraverso l’Europa sul treno dove molte passioni e altrettanti crimini finivano un tempo per consumarsi: l’Orient-Express. Sì, Dalla Russia con amore è la SMERSH, e Tat'jana, e Rosa Klebb, e la lama avvelenata nascosta nella scarpa: nella grande storia da cui è nato 007 come oggi lo conosciamo, e che è anche stata il primo successo popolare di Fleming.
RECENSIONE
In questa nuova avventura con protagonista il nostro agente segreto 007 James Bond verremo portati in diversi luoghi: intanto in Russia, dove si costruisce, come una partita a scacchi (gioco molto popolare in Russia), una vera e propria trappola per poterlo eliminare definitamente tramite il suo punto debole: le donne. Poi andremo ad Istanbul dove inizia l'azione e infine viaggeremo sull'Orient-Express (forse la parte più claustrofobica) per giungere al killer finale.
James Bond appare stavolta meglio descritto a livello di emozioni, e anche questa volta rischia diverse volte di essere eliminato (come nei film, d'altronde, storia vecchia, no?). La storia per metà romanzo parla di Bond ma senza che lui appaia, quindi vi è una lunga preparazione, una vera e propria trappola per incastrarlo (discussioni, riunioni, confronti, etc.). E poi quando appare sembra annoiato, va nel suo ufficio e in un certo senso non vede l'ora che accada qualcosa che lo smuova dalla solita e noiosa routine. Sarà l'arrivo della misteriosa e bellissima Tat'jana a smuovere le acque (e il suo cuore).
Non vedo l'ora di leggere il prossimo episodio, ovvero Il Dottor No.




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