venerdì 6 marzo 2020

[Recensione] Storia del nuovo cognome - Elena Ferrante

Titolo: Storia del nuovo cognome 
Autrice: Elena Ferrante
Editore: edizioni e/o
Collana: Dal Mondo
Serie: L'amica geniale #2
Data di pubblicazione: 22 settembre 2012
Genere: romanzo storico
Pagine: 480
Prezzo: 19,50 euro

Quarta di copertina
Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il matrimonio dell’amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori.
Le vicende dell’Amica geniale riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano, si perdono, si ritrovano. Il tutto sullo sfondo di una Napoli, di un’Italia che preparano i connotati allarmanti di oggi. Della trama non anticiperemo niente. Storia e forza della scrittura fanno tutt’uno al punto che ci pare sconveniente guastare al lettore il piacere di leggere sorprendendosi a ogni pagina. Meglio dunque abbandonarsi a Lila ed Elena: conoscerle a fondo, riconoscersi sia nella tendenza alla conformità acquiescente sia nella caparbia determinazione a prendere in mano il proprio destino.

Recensione
Dopo aver apprezzato il precedente L'amica geniale, ritorno con piacere a continuare a leggere le avventure di Lenuccia e Lila (per noi ormai sono sempre piccoline!) nel secondo romanzo della quadrilogia (eh già, sono quattro libri!).


Ci eravamo lasciati col matrimonio di Lila e in questo nuovo romanzo troviamo ancora amori, tradimenti, gelosie, nuove attività che aprono, decisioni fondamentali per il futuro delle due ragazze, vacanze a Ischia che risulteranno traumatiche, università, bambini che nascono e perdite. Lila è ormai una signora ma vive questo rapporto di matrimonio con suo marito in modo non felice. Elena invece continua gli studi fino ad iscriversi all'università, continuando a prendere degli ottimi voti. Le due amiche, come avevamo già visto nel romanzo precedente, avevano preso strade diverse ma non possono fare a meno di cercarsi e ritrovarsi, di confrontarsi nonostante i vari colpi di scena che avvengono e che spesso li porteranno ad allontanarsi ancora una volta (e non solo per la distanza, visto che Elena andrà a studiare a Pisa). La nostra Lila, però, scopre l'amore, quello vero, quello che ti trascina corpo e anima fino a farla decidere di lasciare suo marito, che non ha mai amato veramente. Elena ha pure delle storie che non porterà mai a compimento, infelice soprattutto per quello che le succede nelle vacanze estive. Lenuccia mai come in questo libro è stata così combattiva, nonostante le andasse tutto contro (non solo l'amore), mai come questa volta ha scoperto i suoi limiti e le sue fragilità, e non si è arresa: si è sempre rialzata e ha continuato anche lei con coraggio, come Lila, per uscire fuori, direi definitivamente, da quel rione povero di Napoli che non dava futuro anzi, che le avrebbe inglobate e assorbite come era successo alle loro madri.

Rispetto al primo volume ho trovato questo più incalzante ma manca quella descrizione, quella vita che si faceva nel rione particolare e angosciante che veniva fuori. Le due ragazze si sono finalmente emancipate, ognuna a modo suo: Lila col nuvo amore e col figlio, Lenù con la laurea a Pisa. In un certo senso quello che la Ferrante ci presenta, anche nello stile letterario e descrittivo, è proprio una telenovela letteraria che, ammetto, mi sta piacendo abbastanza e non a caso non vedo l'ora di leggere anche il terzo volume, dopo un po' di pausa.



Nessun commento:

Posta un commento