L'ISOLA MISTERIOSA || Jules Verne || Feltrinelli || 2022 || 672 pag.
“Prevedo che ci sia qualche mistero che sicuramente un giorno o l’altro arriveremo a svelare. Osserviamo, dunque.”
Durante la Guerra di secessione cinque uomini fuggono da una prigione sudista a bordo di una mongolfiera, ma una tempesta li porta molto fuori rotta, facendoli precipitare su un’isola all’apparenza selvaggia e disabitata. Grazie alle competenze scientifiche dell’ingegnere Cyrus Smithe e alle conoscenze botaniche del giovane Harbert Browne, il gruppo, di cui fanno parte anche il giornalista Spilett, il marinaio Pencroff e l’ex schiavo Nab, riesce a trovare il modo di sopravvivere e a ricostruire un ambiente favorevole alla sua esistenza. Parrebbe andare tutto per il meglio, ma alcuni strani accadimenti fanno pensare ai naufraghi che l’isola non sia così solitaria. Mentre cercano di investigare, la natura dimostra di non essere una mera spettatrice di quanto accade, ma un personaggio che sembra dotato di volontà essa si manifesta infatti con interventi che spesso giungono in aiuto della piccola squadra, suscitando nei cinque uomini profondi interrogativi e striscianti inquietudini.
Famoso in tutto il mondo per le storie avventurose, Jules Verne compone con L’isola misteriosa uno dei suoi libri più famosi e amati, capace di trasportare il lettore in una meravigliosa e coinvolgente avventura in una terra remota e selvaggia.
RECENSIONE
Devo essere sincero: sono giunto alla lettura di questo celebre romanzo di avventura di Jules Verne grazie alla visione della serie tv Lost, dove appunto in un episodio viene citato questo libro.
I protagonisti di questo romanzo precipitano, con la loro mongolfiera, in un'isola misteriosa dopo una brutta tempesta. L'isola a prima vista sembrerebbe disabitata, ma durante la loro permanenza scopriranno che forse c'è qualcuno che li aiuta in segreto, senza farsi vedere. La storia ricorda molto da vicino quella del naufrago Robinson Crusoe, ma stavolta i naufraghi sono 5: l'ingegnere Cyrus Smithe, il giovane Harbert Browne esperto botanico, il giornalista Spilett, il marinaio Pencroff e l’ex schiavo Nab. e proprio come Robinson anche loro costruiscono un rifugio, coltivano un orto, allevano degli animali, costruiscono addirittura una barca. Ma la montagna sembra risvegliarsi dal suo sonno millenario.
Ritornare a leggere un romanzo di Verne mi mette sempre tanta gioia, visto che è stato uno degli autori che ho amato fin da giovanissimo. E poi scoprire la presenza di un personaggio che avevo già amato in Ventimila leghe sotto i mari rende tutto ancora più bello.
Il messaggio che voleva dare Verne credo fosse che l'uomo, quando collabora coi suoi simili e non si scoraggia della sorte avversa, riesce a sopravvivere e ad addomesticare un mondo selvaggio.
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