venerdì 31 dicembre 2021

[Recensione] Il cane e l'anatra - Luca Sartori

 


IL CANE E L'ANATRA || Luca Sartori || Delos Digital || 2014 || 91 pagine

Sherlock Holmes, in questo romanzo breve, indaga sul presunto suicidio in un ospedale psichiatrico in un viaggio nel mondo silenzioso e crudele della follia, dove nulla è come sembra, e dove i rancori più antichi riecheggiano come fantasmi inquieti. Un intreccio di misteri in un rocambolesco e imprevedibile finale.

RECENSIONE

Stavolta il nostro Sherlock Holmes, assieme all'inseparabile dottor Watson dovranno indagare sulla misteriosa morte di una giovane ragazza malata di mente, rinvenuta morta nei pressi di un laghetto di un ospedale psichiatrico privato. Ad interpellare il famoso investigatore inglese è un dottore, amico di Watson (si conoscevano dalle scuole) e medico curante della ragazza, il quale dubita che si sia suicidata. Naturalmente il nostro Holmes esaminerà scrupolosamente ogni dettaglio e indizio della sfortunata fine della ragazza, e ben presto scopriremo un tragico destino a lei riservato.

Un altro bel romanzo breve scritto da Luca Sartori con protagonista Sherlock Holmes e si vede che l'autore sia ben preparato e ben documentato sulla sua figura.


Tutte le mie letture del 2021

 Ed ecco l'elenco completo di tutte le mie letture svolte nel 2021 


Gennaio

1) Félicie, Georges Simenon (giallo) ☆☆☆☆

2) Oblòmov, Ivan Goncharov (romanzo) ☆☆☆☆

Febbraio

3) L'equazione di Dio, Robert J. Sawyer (fantascienza) ☆☆☆

4) L'odore della notte, Andrea Camilleri (giallo) ☆☆☆

5) L'ispettore Cadavre, Georges Simenon (giallo) ☆☆☆

Marzo

6) Il sosia, Fëdor Dostoevskij (romanzo) ☆☆☆

7) Cleopatra, Alberto Angela (storico) ☆☆☆

8) Caino dello spazio, Sandro Sandrelli (fantascienza) ☆☆☆

9) L'avvoltoio, Franz Kafka (racconti) ☆☆☆

10) Kitchen, Banana Yoshimoto (romanzo) ☆☆☆☆

11) La strada, Cormac McCharty (fantascienza) ☆☆☆☆☆

Aprile

12) La furia di Maigret, Georges Simenon (giallo) ☆☆

13) La quinta onda, Rick Yancey (fantascienza) ☆☆

14) Storia della bambina perduta, Elena Ferrante (romanzo) ☆☆☆

Maggio

15) Terra bruciata, J. G. Ballard (fantascienza) ☆☆

16) Tokyo Soup, Ryu Murakami (thriller) ☆☆☆☆

Giugno

17) Maigret a New York, Georges Simenon (giallo) ☆☆

18) Maruzza Musumeci, Andrea Camilleri (romanzo) ☆☆

19) Una vita da lettore, Nick Hornby (saggio) ☆☆☆

20) Il guardiano dei coccodrilli, Katrine Engberg (noir) ☆☆

21) La schiena di Dio, Francesco Brancato (saggio) ☆☆☆

22) Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Carlo Emilio Gadda (giallo) ☆☆☆☆☆

Luglio

23) Il re, il cuoco e il buffone, Daniel Kehlmann (storico) ☆

24) Madre notte, Kurt Vonnegut (fantascienza) ☆☆☆

25) In viaggio con la morte, Mauro Buncompagni (contiene i seguenti romanzi: Il corriere scomparso, E. P. Oppenheim; La luce gialla, Todd Downing e il racconto Il treno dei misteri, Victor L. Whitechurch) (giallo) ☆☆☆

26) Uomini senza donne, Haruki Murakami (racconti) ☆☆

27) L'età dell'innocenza, Edith Wharton (romanzo) ☆☆☆

28) Sherlock Holmes e il caso del giocatore di scacchi, Enrico Solito (giallo) ☆☆

Agosto

29) Sherlock Holmes e il caso dei fidanzatini sfortunati, Luca Martinelli (giallo) ☆☆☆

30) Come ordinare una biblioteca, Roberto Calasso (saggio) ☆☆

31) Doctor Who: il pianeta pirata, James Goss (fantascienza) ☆☆☆

32) Corro perché mia mamma mi picchia, Giovanni Storti (biografico) ☆☆☆

33) Le avventure di Arsenio Lupin, Maurice Leblanc (giallo) ☆☆

34) La passeggiata, Robert Walser (racconto) ☆☆

35) Immaginazione divina, Francesco Brancato (saggio) ☆☆☆

36) Le vacanze di Maigret, Georges Simenon (giallo) ☆☆☆

37) L'acqua del lago non è mai dolce, Giulia Caminito (romanzo) ☆☆

38) Il sospetto, Friedrich Dürrenmatt (giallo) ☆☆☆☆

39) Una storia semplice, Leonardo Sciascia (giallo) ☆☆☆

Settembre

40) Fuori da un evidente destino, Giorgio Faletti (thriller) ☆☆

41) Nebbia, Miguel de Unamuno (romanzo) ☆☆

42) Divergent, Veronica Roth (fantascienza) ☆

43) Il morto di Maigret, Georges Simenon (giallo) ☆☆☆☆

Ottobre

44) Il gatto che voleva salvare i libri, Sosuke Natsukawa (fantasy)  ☆☆☆

45) Doppio vetro, Halldóra K. Thoroddsen (romanzo) ☆☆☆

46) Due vite, Emanuele Trevi (biografico) ☆☆☆

47) L. A. Confidential, James Ellroy (noir) ☆☆☆☆

48) Il pane di ieri, Enzo Bianchi (biografico) ☆☆☆

49) Il giro di boa, Andrea Camilleri (giallo) ☆☆☆☆

50) Vivi e lascia morire, Ian Fleming (spy thriller) ☆☆☆

51) L'arte del romanzo, Milan Kundera (saggio) ☆☆☆

Novembre

52) Shakespeare scriveva per soldi, Nick Hornby (saggio) ☆☆☆

53) L'incredulità di padre Brown, G. K. Chesterton (giallo) ☆☆☆

54) Mio fratello rincorre i dinosauri, Giacomo Mazzariol (biografico) ☆☆

55) La prima inchiesta di Maigret, Georges Simenon (giallo) ☆☆☆

56) Le sette morti di Evelyn Hardcastle, Stuart Turton (thriller) ☆☆☆

57) Tipi da libreria, Sham Bythell (saggio) ☆☆

58) Non credo agli alibi, Rex Stout (giallo) ☆☆☆

59) La talpa, John le Carré (spy thriller) ☆☆☆☆

Dicembre

60) L'anomalia, Hervé le Tellier (fantascienza) ☆☆

61) Sherlock Holmes e l'avventura della tredicesima porta, Enrico Solito (giallo) ☆☆☆

62) La buona terra, Pearl S. Buck (romanzo) ☆☆☆

63) Pianeta stregato, David Gerrold & Larry Niven (fantascienza) ☆☆☆

64) La casa di carta, Carlos Maria Dominguez (romanzo) ☆☆☆

65) Le pietre della Luna, Marco Buticchi (avventura) ☆☆☆

66) Cronorifugio, Georgi Gospodinov (romanzo) ☆☆☆

67) Il cane e l'anatra, Luca Sartori (giallo) ☆☆☆


giovedì 30 dicembre 2021

[Recensione] Cronorifugio - Georgi Gospodinov

 


CRONORIFUGIO || Georgi Gospodinov || Voland || 2021 || 318 pagine

Gaustìn, un bizzarro personaggio che vaga nel tempo, inaugura a Zurigo una “clinica del passato” dove accoglie quanti hanno perso la memoria per aiutarli a riappropriarsi dei loro ricordi. Ogni piano dell’edificio riproduce nei dettagli un decennio del secolo scorso, e la prospettiva di un confortevole rifugio dal presente finisce per allettare anche chi è perfettamente sano. In Europa intanto viene indetto il primo referendum sul passato e la campagna elettorale si fa ben presto movimentata… Il nuovo, attesissimo romanzo di Georgi Gospodinov ci porta a Zurigo, Sofia, Vienna, Sarajevo, Brooklyn, e in altri luoghi e tempi, e ci mette di fronte a tutta l’incertezza del futuro, mescolando satira e nostalgia, storia e ironia, in un irresistibile viaggio nello sconfinato continente di ieri.

RECENSIONE

È stata una piacevole scoperta leggere questo libro camuffato da romanzo ma che in realtà contiene diversi generi (saggio, racconto, aneddoti, riflessioni, ecc.) scritto dal bulgaro Georgi Gospodinov e vincitore del premio Strega Europeo proprio questo anno, nel 2021.
Mi piace il suo stile e la sua riflessione sul concetto di tempo passato e di ciò che ricordiamo (o che dimenticheremo presto!), facendoci viaggiare nel tempo, sottolineando l'importanza della memoria.

Se non siamo nella memoria di qualcuno esistiamo davvero?...
Se esiste qualcuno che lo ha amato, vuol dire che è esistito anche lui, nonostante non ricordi molto di sè. Se esiste una persona che lui ha amato, pure questo può risultare una testimonianza della sua esistenza. Cosa è accaduto in seguito?


Malinconica poi la parte in cui l'autore, assieme all'amico Gaustìn, decidono di mettere in piedi un cronorifugio, ovvero una casa o anche un quartiere dove vengono ospitate le persone che hanno o stanno perdendo la memoria ma ricordano il loro passato di quando erano bambini, così ambientano le stanze in cui abiteranno al tempo della loro infanzia (negli anni 50, o 40, o 60!) con tanto di annunci radio e giornali dell'epoca.

Oserei dire che è una lettura senza logica, bisogna lasciarsi trasportare dalle riflessioni che fa l'autore, lasciarsi accompagnare per mano da lui, che lascia spazio all'umanità che si fa ancora più presente nelle nostre fragilità, in questo caso la perdita della memoria.

Quando le persone con le quali hai condiviso un passato se ne vanno, ne prendono con sé una metà. In realtà tutto, perché non esiste mezzo passato. E' come se tu avessi tagliato verticalmente una pagine in due e leggessi le frasi solo fino alla metà, mentre l'altro legge la fine. Nessuno ci capirebbe niente. Quello che teneva in piedi l'altra metà non c'è più. Quello che è stato così vicino nei giorni, le mattine, i pranzi, le cene e le notti, nei mesi e negli anni di questo passato... Non c'è chi possa confermarlo, non c'è con chi poter suonare insieme all'unisono. Quando mia moglie se n'è andata, mi sembra di aver perso metà del mio passato, in sostanza tutto.
Il passato si suona solo a quattro mani, almeno a quattro mani.


mercoledì 29 dicembre 2021

[Recensione] Le pietre della Luna - Marco Buticchi

 


LE PIETRE DELLA LUNA || Marco Buticchi || TEA || 2020 || 430 pagine

Tre misteriose statuette d’oro risalenti alla Roma del I secolo a.C., un enigma archeologico che gli studiosi hanno inseguito per secoli tra indizi confusi, testimonianze remote, sparizioni e ritrovamenti. Ma perché, adesso, anche i servizi segreti delle grandi potenze sono così interessati a questa vicenda? E quali sono i fili nascosti che collegano il misterioso passato delle Pietre al loro presente? Un vertiginoso slalom di avventure tra l’antica Roma e i giorni nostri, tra galeoni spagnoli e navicelle spaziali, tra agenti del Mossad e affascinanti scrittrici per un autentico, trascinante romanzo d’avventura.

RECENSIONE

Sono un lettore, da anni ormai, anzi da decenni, di Clive Cussler, un autore definito giustamente il re dei romanzi avventurosi e ambientati a mare. Beh, dopo aver amato la saga di Dirk Pitt ho scoperto che esiste un Clive Cussler tutto italiano, ed è proprio Marco Buticchi il quale somiglia molto allo stile di Cussler, ovvero ci presenta una storia del passato (in questo caso alla Roma degli imperatori) e contemporaneamente ci fa vivere un'avventura al presente, dove i nostri protagonisti devono risolvere i misteri che provengono, appunto, dal passato che man mano riescono a ricostruire. Questo romanzo è il primo di 15 facente parte della serie Sara Terracini & Oswald Breil.


Devo dire che mi è piaciuto lo stile di Buticchi, riesce, capitolo dopo capitolo, a farti appassionare alle avventure del povero Giunio il quale viene ingiustamente punito e arrestato per poi diventare un gladiatore. Nello stesso momento, nel presente (il 1996) Sara Terracini ricostruisce la storia di Giunio e Oswald Briel, una sorta di James Bond, tenta di scoprire che fine abbia fatto un importante e pericoloso personaggio della seconda guerra mondiale (la fuga di Hitler dalla Germania) che dallo spazio (l'arrivo di un asteroide che potrebbe distruggere la vita sulla Terra).

Consiglio la lettura di questo romanzo a chi ama la storia ambientata al tempo degli imperatori romani ma anche a chi ama le storie d'amore che non hanno tempo.


venerdì 24 dicembre 2021

[Recensione] La casa di carta - Carlos María Domínguez

 


LA CASA DI CARTA || Carlos María Domínguez || Sellerio || 2011 || 96 pagine

L’Io narrante è un docente argentino di ispanistica all’Università di Cambridge, che ha sostituito una collega, Bluma Lennon, travolta mortalmente da un’auto mentre leggeva, incantata nel verso, una poesia di Emily Dickinson. Il professore riceve un libro a lei spedito, La linea d’ombra di Conrad, impastato con frammenti di cemento, recante una dedica della stessa Bluma che sembra accennare a un’avventura amorosa. Una restituzione, secondo tutte le apparenze. E non resiste alla tentazione di entrare nell’intimità di Bluma, di decifrare il mistero di un legame tranciato dal destino, che, attraverso quel testo dell’amato Conrad recuperato da chissà quale distruzione, gli manda una specie di messaggio imperioso racchiuso in un silenzio da squarciare. Approfitta così di un ritorno al suo paese, per trovarsi, tra Buenos Aires e Montevideo, dietro le tracce evanescenti di un uomo, Carlos Brauer. Era il destinatario, all’inizio di tutto, di quel volume dedicato poi restituito; e in una occasione aveva espresso su Bluma – rivela al professore un individuo che lo conobbe bene nelle sue ossessioni – una profezia stranamente precisa. Celebre bibliofilo, prigioniero della divorante passione per le collezioni bibliotecarie, Carlos era svanito verso terre estreme, dopo aver inseguito una chimera di dominio che lo aveva precipitato nell’inquietudine o nell’insania. Raggiunto il rifugio finale del bibliofilo, sulla costiera di una finisterre sudamericana, il professore apprende finalmente il segreto che lega Bluma a Carlos: un capriccio, una beffa del tempo circolare. La casa di carta si situa in quella narrativa incentrata su temi fantastico-intellettuali, e ha nobili maestri nel paese dell’argentino Domínguez. Le tenaci realtà generate dalla finzione o dall’interpretazione o dall’equivoco; «i libri che cambiano il destino delle persone»: con svolgimenti, in questo racconto, che seguono le linee dell’allegoria e della ricerca avventurosa.

RECENSIONE

Breve romanzo su un appassionato bibliofilo innamorato di una professoressa dove un professore che la sostituisce andrà sulle sue tracce, tutto per colpa di un misterioso libro, La linea d'ombra di Conrad, per scoprire che fine abbia fatto.


Una storia curiosa, con un pizzico di giallo, che sottilinea l'amore per chi ama collezionare e leggere libri, tanto da costruirsi una casa coi libri!


mercoledì 22 dicembre 2021

[Recensione] Pianeta stregato - David Gerrold & Larry Niven

 


PIANETA STREGATO || David Gerrold & Larry Niven || Mondadori || 2013 || 256 pagine

Quando la scialuppa della missione scientifica atterra sul pianeta dove vive Lant, il suo pilota (chiamiamolo Purple) non sospetta che i nativi lo scambieranno per uno stregone piovuto dal cielo, né che il locale sciamano tenterà di distruggere l'astronave dalla simbolica forma a uovo. Segue una piccola esplosione atomica e addio navetta: per sopravvivere, l'antropologo venuto da un altro mondo dovrà adattarsi a fare il mago presso una delle tribù, avendo come principale alleato il peloso Lant. Ma il suo obiettivo è un altro, tornare sul luogo dell'atterraggio e comunicare con l'astronave madre, in modo da poter essere salvato. Tra scienza e magia, anzi, ai confini di una scienza tanto avanzata da poter essere scambiata per stregoneria, torna il brillante romanzo scritto a quattro mani da Niven e Gerrold, veri "maghi" della moderna sf americana.

RECENSIONE

Un antropologo naufraga su un pianeta alieno e, come novello Robinson Crusoe, anzi, a differenza di lui non vi trova Venerdì ma un villaggio abitato da nativi che lo scambiano per un potente mago, visto che lo vedono uscire dalla sua astronave (una navetta) che somiglia a un gigantesco uovo. Ma il mago ufficiale del villaggio non vedrà mai di buon occhio questo intruso che vede subito come una minaccia alla sua supremazia di governo, e subito saboterà la sua scialuppa, costringendo il poveretto a rimanere con loro. Ma per fortuna all'astronauta viene un' idea: costruire una macchina volante che lo possa portare nel posto in cui potrà chiamare soccorso ma per costruirla gli servirà l'aiuto dell'intero villaggio.


Piacevole romanzo di due autori americani, David Gerrold e Larry Niven, i quali immaginano, appunto, come uno scienziato che per sbaglio naufraga su un pianeta alieno possa riuscire ad integrarsi tra i nativi i quali, come successe al tempo con Cristoforo Colombo coi nativi americani, lo scambiarono per una divinità piena di magie.


martedì 21 dicembre 2021

[Recensione] La buona terra - Pearl S. Buck

 


LA BUONA TERRA || Pearl S. Buck || Mondadori || 1976 || 337 pagine

Universalmente considerato il capolavoro di Pearl S. Buck, "La buona terra" (1931) è il primo romanzo della trilogia The House of Earth , che narra le vicende della famiglia di Wang Lung, visceralmente attaccato alla sua terra, e dell'umile e rassegnata O-Lan, sua moglie. Il tema centrale è quello della vita patriarcale, legata a usanze secolari, del contadino cinese, per il quale la terra rappresentava tutto: il benessere, l'unione della famiglia, le tradizioni più sacre, le virtù delle generazioni passate e le speranze di quelle future. La buona terra è il libro che ha decretato la fama della Buck, che in questo romanzo descrive con sobrietà, potenza e un senso profondo e sottile di umanità un mondo di umili e oppressi. La sua scrittura, realistica e schiva, dal lessico scarno, ma capace di suscitare emozioni, affascina i lettori con la novità di un racconto che rivela un Paese fino allora sconosciuto, con la sua millenaria cultura, la sua antica miseria, la sua dignità, la sua poesia delle cose semplici.

RECENSIONE

Questo romanzo mi è stato consigliato da un amico appassionato lettore che ringrazio per il consiglio.

L'autrice, che ha vissuto in Cina, ci narra magistralmente la vita di un umile contadino cinese nei primi del Novecento, Wang Lung, da quando si sposa fino alla sua morte. E nella sua vita vi è sempre stata una sola regola: la sua terra, la cosa più preziosa che aveva, perché grazie alla terra che coltivava poteva far vivere tutta la sua (che diventerà sempre più numerosa) famiglia. Potrei definire questo romanzo una saga familiare (infatti è il primo volume di una trilogia) ma è autoconclusiva perché solo in questo romanzo ci viene narrata la vita di Wang Lung.

Che dire, è stata una piacevole lettura, nonostante alcuni errori di stampa, lo stile della Buck è scorrevole, semplice e immediato. Ho ammirato la pazienza di sua moglie, O-Lan, che nonostante le corna è riuscita a perdonare il suo focoso marito (io lo avrei buttato fuori di casa) il quale, invece di chiederle scusa, si porta a casa l'amante (pensate un po' che uomo straordinario!). Da quel momento in poi non mi è più stato simpatico il protagonista, per non parlare del rapporto che avrà in vecchiaia con una giovane ragazza, anzi, direi bambina. Sinceramente mi sarei aspettato di più, forse la traduzione italiana non ha reso giustizia all'opera originale, è una mia umile opinione.


martedì 14 dicembre 2021

[Recensione] Sherlock Holmes e l'avventura della tredicesima porta - Enrico Solito

 


SHERLOCK HOLMES E L'AVVENTURA DELLA TREDICESIMA PORTA || Enrico Solito || Delos Digital || 2014 || 73 pagine

Che Holmes conoscesse a menadito tutta Londra è risaputo: meno che, come nei romanzi di Hugo a Parigi si aggirasse per l'enorme sistema fognario della città. Questa è una storia di infanzia e di infanzia abbandonata nei grandi slum di fine ottocento, del rapporto che Holmes ebbe con un piccolino che divenne grande: una storia tormentata che mostra un'altra faccia del grande investigatore.  

RECENSIONE

Stavolta protagonisti di questo caso di Sherlock Holmes troviamo i suoi Irregolari di Baker Street, veri e propri aiutanti del nostro detective londinese. E tra loro troviamo Charlie, che diventerà uno degli attori più famosi e che hanno fatto la storia del cinema: Charlie Chaplin.

Un altro piacevole racconto che ricorda lo stile di Conan Doyle.

Citazione divertente: "Dica un po', Holmes! Mi sta dicendo che vuole trascinarmi nel cuor della notte dentro le fogne di Londra a divertirmi in mezzo ai liquami dei nostri concittadini?"


giovedì 9 dicembre 2021

[Segnalazione] Lesioni personali - Margaret Atwood

La vita di Rennie Wilford, una giovane giornalista di Toronto che scrive di viaggi e moda, sta prendendo una brutta piega. Per distrarsi e riprendersi, Rennie vola ai Caraibi, sulla piccola isola di St. Antoine, con l'intento di scrivere un pezzo di costume sulla località. Si trova così da un giorno all'altro prigioniera di un mondo in cui le regole di sopravvivenza che conosceva non funzionano più: un luogo in cui regna un'immobilità soffocante, rallentata e corrotta, scenario di una vicenda di potere, di traffico d'armi, di complesse e oscure reti di relazioni. Tradotto per la prima volta in Italia, un romanzo che contiene tutti i temi più cari a Margaret Atwood: il retaggio di un'educazione moralista, il rapporto con il proprio corpo, il ruolo della donna nella coppia e nella società, la libertà individuale e la democrazia. Comico, satirico, implacabile e terrificante, "Lesioni personali" è un'esplorazione della brama di potere, sia sessuale che politica, e del bisogno di compassione che va oltre ciò che normalmente intendiamo per amore.

In libreria dal 4 novembre 2021

L'AUTRICE

Scrittrice estremamente prolifica, ha pubblicato oltre venticinque libri tra romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi. Ha scritto, inoltre, sceneggiature per la radio e la televisione canadese. Più volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, ha vinto il Booker Prize nel 2000 per L'assassino cieco e nel 2008 il premio Principe delle Asturie

mercoledì 8 dicembre 2021

[Segnalazione] Will - Il potere della volonta - Will Smith

 

Alla soglia dei cinquant’anni Will Smith pensava – e come dargli torto? – di avere tutto: non solo il suo successo personale non temeva confronti, ma anche la moglie Jada e i due figli Jaden e Willow splendevano brillantissimi nel firmamento dello spettacolo. Peccato che i diretti interessati non condividessero affatto il suo entusiasmo e si sentissero, anzi, come i funamboli di un circo, soffocati dagli impossibili standard di perfezione di un maniaco del lavoro. L’ammutinamento era dietro l’angolo e Will stava per scoprire di non aver ancora finito di imparare tutto quel che c’era da imparare sull’amore e la felicità. Questo memoir è il risultato di un profondo viaggio di scoperta interiore, la resa dei conti definitiva tra ciò che si può ottenere attraverso l’esercizio della pura forza di volontà, e ciò che, così facendo, si rischia di lasciarsi per sempre alle spalle. Will racconta con grande onestà la lunga strada che conduce al controllo delle proprie emozioni, e lo fa in modo da essere d’aiuto a chiunque ambisca allo stesso risultato. Perché, che tu sia uno dei più potenti e strapagati attori hollywoodiani o una persona comune alle prese con problemi comuni, la verità è una sola ed è la stessa per tutti: non ha senso lottare per realizzare i tuoi sogni, se prima non proteggi la felicità di chi ami. Il solo modo per riuscirci è non smettere mai di imparare. E ascoltare anche le voci che non ti piacciono, quando le incontri lungo il cammino.

In libreria dall'11 novembre 2021.

L'AUTORE

Will Smith, Propr. Willard Christopher S. jr., cantante e attore statunitense. Esordisce nel 1989 nella sit-com Willy il principe di Bel Air che interpreta per sei anni. Il primo ruolo cinematografico di rilievo è nel film Sei gradi di separazione (1993) di F. Schepisi, di cui è il protagonista nei panni di un giovane imbroglione che convince una ricca famiglia newyorkese d'essere il figlio di S. Poitier. Negli anni successivi, apprezzato dalla critica e da Hollywood, ottiene ruoli da protagonista in film di grande successo come Independence Day (1996) di R. Emmerich e Men in Black (1997) di B. Sonnenfeld, e in pellicole di successo inferiore, come Wild Wild West (1999) di B. Sonnenfeld e La leggenda di Bagger Vance (2000) di R. Redford, fino alla prova drammatica in Alì (2001) di M. Mann dedicato a Cassius Clay, in cui interpreta il pugile stesso. Continua a frequentare da protagonista il cinema hollywoodiano d'intrattenimento con Men in Black 2 (2002) di B. Sonnenfeld, Io, Robot (2004) di A. Proyas e Hitch - Lui sì che conosce le donne (2005) di A. Tennant. Interprete in fase di progressiva maturazione, tenta La ricerca della felicità (2006, per la regia di G. Muccino) nel ruolo di un padre premuroso, ma disoccupato e abbandonato dalla moglie, che caparbiamente si prende cura del figlioletto di 5 anni (interpretato dal vero figlio di S., Jaden); è del tutto solo, invece, in Io sono leggenda (2007) di F. Lawrence, storia dell'ultimo sopravvissuto a un'epidemia che scorrazza in una New York deserta in cerca dell'antidoto contro il virus. Con Hancock (2008) di P. Berg ritorna al ruolo più scanzonato di un supereroe antieroico e pasticcione, mentre in Sette anime (2008) di G. Muccino si misura con un personaggio tormentato dal senso di colpa, in un ruolo complesso e ambizioso ma forse non del tutto congeniale alle sue doti interpretative. 

martedì 7 dicembre 2021

[Segnalazione] La casa senza ricordi - Donato Carrisi


Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco della Valle dell’Inferno, quando tutti ormai avevano perso le speranze. Nico ha dodici anni e sembra stare bene: qualcuno l’ha nutrito, l’ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una casa buia e in apparenza inviolabile. L’unico in grado di risvegliarlo è l’addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, viene chiamato a esplorare la mente di Nico, per scoprire quale sia la sua storia. E per quanto sembri impossibile, Gerber ce la fa. Riesce a individuare un innesco – un gesto, una combinazione di parole – che fa scattare qualcosa dentro Nico. Ma quando la voce del bambino inizia a raccontare una storia, Pietro Gerber comprende di aver spalancato le porte di una stanza dimenticata. L’ipnotista capisce di non aver molto tempo per salvare Nico, e presto si trova intrappolato in una selva di illusioni e inganni. Perché la voce sotto ipnosi è quella del bambino. Ma la storia che racconta non appartiene a lui.

Dal 29 novembre 2021 in libreria.

L'AUTORE

Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive fra Roma e Milano. Dopo aver studiato
giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. Scrittore, regista e sceneggiatore di serie televisive e per il cinema, è una firma del Corriere della
Sera. È l’autore dei romanzi bestseller internazionali (tutti pubblicati da Longanesi) Il suggeritore, Il tribunale delle anime, La donna dei fiori di carta, L’ipotesi del male, Il cacciatore del buio, La ragazza nella nebbia – dal quale ha tratto il film omonimo con cui ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente –, Il maestro delle ombre, L’uomo del labirinto – da cui ha tratto il film omonimo – , Il gioco del suggeritore e La casa delle voci. Ha vinto prestigiosi premi in Italia e all’estero come il Prix Polar e il Prix Livre de Poche in Francia e il Premio Bancarella in Italia. I suoi romanzi, tradotti in più di 30 lingue, hanno venduto milioni di copie.

lunedì 6 dicembre 2021

sabato 4 dicembre 2021

[Recensione] La talpa - John Le Carré

 


LA TALPA || John Le Carré || Rizzoli || 1987 || 358 pagine

Snidare una talpa: è la missione affidata a George Smiley: Nel linguaggio dei servizi segreti la talpa è un agente nemico penetrato in profondità, con un paziente lavoro di quindici o vent'anni, fino a raggiungere una perfetta mimetizzazione, una vera doppia identità anche psicologica.

RECENSIONE

Primo spy thriller che leggo, davvero spiazzante e straniante. John le Carré riesce a demolire, con questo romanzo, l'idea romantica e di azione che tutti noi abbiamo, grazie ai film su James Bond, dell'agente segreto. Nulla di tutto questo: la vera spia (e lui conosce bene quel mondo, visto che ha lavorato per ben cinque anni nell'Intelligence Service a Eaton) è come il protagonista di questo libro: un ometto occhialuto e serio, schivo, paziente, quasi invisibile, sposato, fisicamente bruttino, triste, ma dalla mente brillante. E il nostro George Smiley si troverà ad indagare pazientemente per scovare una talpa che si annida ai piani alti della gerarchia e che sta rischiando di distruggere tutta l'agenzia londinese.

Ammetto che non è una lettura per tutti, l'autore utilizza uno stile ostico e dispersivo, ricco e complesso, baroccheggiante e spiazzante, ha una lingua davvero raffinata, su questo non ci sono dubbi. Ma ne risente la trama che risulta abbastanza intricata. Poi utilizza un mare di termini tecnici come i lampionai, che sono i responsabili della sorveglianza (fanno il palo), oppure i cacciatori di testa, il Circus, e tanti altri.

Simpatica la figura di Jim Prideaux, un ex agente finito nei guai dopo una missione finita male e si ritrova come copertura a fare l'insegnante di francese in un collegio inglese (è il personaggio che apre il romanzo, nel primo capitolo).

Consigliato solo a chi ama il genere spionistico, e vi consiglio anche di fare degli schemini per ricordare le varie persone e i vari intrecci che pian piano si procede alle indagini trovano corrispondenze.


venerdì 3 dicembre 2021

[Recensione] L'anomalia - Hervé Le Tellier

 


L'ANOMALIA || Hervé Le Tellier || La nave di Teseo || 2021 || 362 pagine

Nel marzo 2021, un Boeing 787 di Air France in volo da Parigi a New York incappa in una grande turbolenza prima di atterrare. Tre mesi dopo lo stesso aereo, con gli stessi passeggeri e un identico equipaggio, ricontatta i controllori di volo dell’aeroporto JFK. L’inspiegabile duplicazione preoccupa CIA, FBI e gli alti comandi dell’esercito, che dirottano l’aereo in una base militare. Le indagini degli Stati Uniti e delle altre potenze scatenano una caccia all’uomo planetaria per rintracciare i misteriosi doppi di tutte le persone a bordo. Ma durante quei tre mesi fatali, le vite di alcuni di loro sono cambiate per sempre: chi ha combattuto un male incurabile, chi ha raggiunto il successo soltanto dopo un gesto estremo, chi ha trovato l’amore e chi si è lasciato per sempre, chi ha finalmente affrontato le sue bugie. Tutti credevano di avere una vita segreta. Nessuno immaginava fino a che punto fosse vero.
In un romanzo imprevedibile – dove la letteratura sfida la logica, la scienza, tutto quello in cui crediamo – Hervé Le Tellier racconta la verità e i suoi inganni, alla ricerca dell’anomalia nascosta che può sfiorare la vita di ognuno di noi.

RECENSIONE

L'idea del doppio, nella letteratura, vanta molti romanzi, quindi diciamo chiaramente che non è per nulla una novità, anzi citando il Qoelet: "nulla di nuovo sotto il sole". La vicenda che ci presenta l'autore francese devo dire che all'inizio ti spiazza perché ogni capitolo tratta il punto di vista di un personaggio diverso, fino ad arrivare al centro della storia che poi spiega dell'incidente aereo e dei cloni annessi e connessi che, dalla seconda parte in poi, si incontrano.
Non mi ha colpito più di tanto la storia (se così possiamo definire) e mi spiace constatare che non verrà mai spiegato quello che è successo in cielo e che ha causato lo sdoppiamento delle persone.


giovedì 2 dicembre 2021

[Recensione] Non credo agli alibi - Rex Stout

 


NON CREDO AGLI ALIBI || Rex Stout || Mondadori || 1983 || 254 pagine

Sigmund Keyes, notissimo designer industriale, aveva l’abitudine di fare una passeggiata a cavallo in Central Park, la mattina presto: ora è morto, perché qualcuno gli ha sparato nel petto in vista dell’Empire State Building. Una manna per i giornali, un incubo per le sei persone sospettate del delitto. Alberto Mion, primo tenore al Metropolitan di New York, era stato operato alla laringe e la sua voce non era più la stessa, aveva problemi economici e una moglie innamorata di un altro: ora è morto, suicida. Ma la vedova e l’aspirante secondo marito sanno qualcosa sull’arma fatale che fa pensare a un omicidio. Cynthia Brown, affascinante truffatrice, aveva riconosciuto l’assassino di una sua amica tra gli intervenuti a un pomeriggio floreale nella serra di Nero Wolfe: ora è morta, strangolata nello studio del padrone di casa. Prima della rivelazione che le avrebbe salvato la vita. Poi c’è sempre Nero Wolfe. I tre casi sono, per lui, un labirinto di alibi da smontare. Il suo hobby preferito… dopo la cura delle amate orchidee.

RECENSIONE

Questo libro contiene tre romanzi brevi con protagonista l'investigatore privato di New York Nero Wolfe, e sono in ordine: Non credo agli alibi (1948), Nella gola del morto (1949) e Mascherato per uccidere (1950).

Come per Sherlock Holmes, a narrarci le indagini di Wolfe non sarà direttamente il protagonista ma il suo braccio destro, in questo caso il simpatico Archie Goodwin. Scopriamo che Nero Wolfe ha una passione incredibile per le orchidee, infatti nel piano di sopra al suo studio ne colleziona e cura oltre diecimila. Inoltre egli ama la buona cucina (tanto è vero che ha un cuoco personale) e ciò si evince anche dalla sua stazza, visto che ha un peso notevole (sui 12o kg) e non ama molto la folla, tanto è vero che rimane confinato nel suo appartamento e si sposta con l'ascensore.

Nel primo caso, Non credo agli alibi, viene ucciso un industriale mentre passeggiava col suo cavallo in Central Park. Viene subito sospettato il fidanzato di sua figlia, Victor Talbott, ma ha un alibi di ferro. Allora Wolfe viene incaricato da cinque persone di smontare quell'alibi o che scopra chi è il colpevole. Grazie ad alcuni importanti particolari ci riuscirà.

Nel secondo caso, Nella gola del morto, un tenore del teatro Metropolitan di New York si suicida ma la vedova crede invece che si tratti di un omicidio mascherato da suicidio e chiama in aiuto il detective Wolfe, il quale anche lui crede che si tratti di un omicidio ma dovrà provare a spiegare come l'assassino sia riuscito a mascherarlo in suicidio. E c'è una sola spiegazione per trovarlo e incastrarlo.

Nel terzo e ultimo caso, Mascherato per uccidere, viene strangolata una donna nell'ufficio di Wolfe che sta ospitando dei visitatori appartenenti al Manhattan Flower Club. Wolfe, irritato perché l'ispettore Cramer, per ripicca, mette i sigilli nel suo studio, proverà a risolvere il caso da solo tendendo una trappola all'assassino, e il sangue freddo di Archie sarà determinante in questo compito delicato, rischiando la vita.

Nel complesso mi piace lo stile di Rex Stout, che ricorda sicuramente quello di Sherlock Holmes (hanno in comune, i due investigatori, la genialità ma anche il loro isolarsi dal mondo) e poi quasi tutti i casi sono ambientati nell'iconica New York.

Lo consiglio a chi ama le detective stories e i gialli o polizieschi.


mercoledì 1 dicembre 2021

[Segnalazione] Bomba atomica - Roberto Mercadini

“Se il mondo è in fiamme, racconta una storia. A volte è proprio quando tutto sembra finito per sempre che le cose più grandi hanno inizio.” Che senso ha raccontare la storia della bomba atomica? Nessuno, in apparenza. Perché tutti sappiamo già come va a finire. Il mattino del 6 agosto 1945, la bomba viene sganciata sulla città di Hiroshima. E fa circa cento Sessantaseimila vittime. Eppure, c’è un eppure. Perché questa è una storia diversa da tutte le altre. La sorpresa non sta nel finale, ma nei singoli passaggi. Un presidente che sale al potere nel momento sbagliato. Una rete di falsi sospetti e informazioni top Secret. Un gruppo di eccentrici fisici convinti che i marziani siano qui tra noi, e che in nome della scienza non ci siano limiti che non si possano superare. E ancora: Nobel consegnati per errore, città create dal nulla, improvvise sostituzioni e rovesciamenti di sorte. Se dietro ogni grande disastro si nasconde una serie di casualità e di errori – più o meno piccoli, più o meno umani –, allora esplosione di fat Man e Little Boy è senza dubbio la più grande catastrofe della storia, “una catena di fatti eccezionali, imprevedibili e paradossali inanellati in modo impeccabile”. 

Prendendo spunto da uno dei suoi monologhi più riusciti, Roberto Mercadini ci racconta protagonisti e retroscena di quell’evento devastante, e ci ricorda, in un mondo ossessionato dalla velocità e dal progresso, l’importanza della riflessione e della lentezza.

L'AUTORE

Roberto Mercadini è nato a Cesena nel 1978. Ha in repertorio oltre venti monologhi, che spaziano dalla Bibbia ebraica all’origine della filosofia, dall’evoluzionismo alla felicità. Inserisce periodicamente contenuti video su YouTube e su Facebook. Ecco il suo canale: Roberto Mercadini 

mercoledì 24 novembre 2021

lunedì 22 novembre 2021

[Recensione] Tipi da libreria - Shaun Bythell

 


TIPI DA LIBRERIA || Shaun Bythell || Vallardi || 2021 || 128 pagine

Quando passeggiamo tra gli scaffali in cerca del libro perfetto, spesso ci dimentichiamo che il libraio è lì a guardarci, apparentemente indaffarato. E quando ha un talento innato per individuare e raccontare con umorismo le manie e le eccentricità della clientela, il risultato non può essere che spassosissimo. La piccola enciclopedia del libraio e scrittore Shaun Bythell è un'adorabile presentazione tragicomica dell'Homo legens dove nessuno viene risparmiato dal pungente sguardo dell'osservatore: dai sognatori della parola e potenziali acquirenti di tutti i tipi, al personale e, naturalmente, al libraio… «Senza dubbio, librai di animo più gentile del mio offrirebbero dei propri clienti descrizioni più indulgenti di quelle contenute nei capitoli che seguono, ma queste pagine attingono da vent'anni di esperienza e sofferenza nel settore, e, inoltre, non conosco nemmeno un libraio di animo gentile - perlomeno nei confronti dei clienti.» Complottisti, piccoli bibliofili, traslocatori e rompiscatole, ma anche studenti servizievoli e praticanti di arti oscure. Al riparo del suo bancone, Shaun Bythell spia, osserva e cataloga la variegata fauna di clienti che popola la sua libreria antiquaria nel paesino di Wigtown, in Scozia, uno straordinario purgatorio stipato di oltre centomila libri. Nulla sfugge all'occhio attento e divertito del libraio, che giorno dopo giorno etichetta i clienti e le loro domande bizzarre, creando un'impareggiabile tassonomia del lettore , dal Perdigiorno all'Occultista, dal Pensionato Barbuto al Cliente Perfetto. Con sguardo caustico ma affettuoso, da cui trapela tutta la passione per un mondo che sembra sull'orlo dell'estinzione, l'autore ci accompagna nel suo microcosmo fatto di libri e incontri, tradendo, sotto una scorza dura solo in apparenza, la riconoscenza nutrita per i suoi amatissimi, odiatissimi clienti.

RECENSIONE

E tu che tipo di lettore sei? Questa è la domanda che si pone l'autore di questo libro, un simpatico libraio scozzese che ci presenta nove tipi di lettore o, come dice lui, tipi da libreria, infatti ci descrive, sempre con ironia, i diversi tipi di clienti che entrano nel suo negozio di libri vintage. Ecco le sue categorie:

1. L'esperto (lo specialista, il seccatore, il servizievole, il collezionista di libri antichi, il meccanico domestico)
2. La giovane famiglia (i genitori esausti, il figlio negletto, i genitori ambiziosi, i piccoli bibliofili)
3. L'occultista (il praticante di arti oscure, il complottista, il cartomante, l'acchiappafantasmi, il patito di artigianato)
4. Il perdigiorno (il guardone, il perdigiorno improvvisato, il coniuge annoiato, l'autore a proprie spese)
5. Il pensionato barbuto (il ciclista in lycra, l'indossatore di pantalon rouge, i traslocatori, il taccagno)
6. Il viaggiatore chiassoso (il fischiatore, il raffreddato, il vocalist, lo scorreggione, il rompiscatole)
7. Il genealogista (gli americani, non ci sono altri tipi)
8. Il personale (lo studente, la studentessa, l'hipster, il venditore di libri usati, il responsabile)
9. Il cliente perfetto (il collezionista di narrativa, il collezionista di libri sui treni, le persone normali, l'appassionato di fantascienza)

Lo consiglio a chi ama i libri più leggeri ma sempre inerenti al mondo dei libri e dei librai, non aspettatevi nulla di stupefacente.


sabato 20 novembre 2021

[Recensione] Il grande Gatsby - Francis Scott Fitzgerald

 


IL GRANDE GATSBY || Francis Scott Fitzgerald || Feltrinelli || 2013 || 240 pagine

Chi è il misterioso e ricchissimo vicino di casa di Nick Carraway, a West Egg? E perché passa tanto tempo a fissare quella piccola luce verde che brilla su uno dei moli dell'altra sponda della baia? Il filo conduttore del capolavoro di Francis Scott Fitzgerald è il sogno impossibile cullato da Jay Gatsby. L'ambizioso giovanotto, che ha saputo conquistarsi con tutti i mezzi, leciti e no, prestigio, ricchezza e rispettabilità, vuol far rivivere l'amore fiorito un tempo tra lui e Daisy che un giorno lo ha respinto, povero e senza prospettive, per sposare il rampollo di una delle grandi famiglie americane. Ma i sogni più sono belli e meno hanno la possibilità di avverarsi. E Jay Gatsby non solo non riuscirà a strappare Daisy a Buchanan, pur gettando sulla bilancia tutto il peso del suo fascino e del suo potere, ma finirà addirittura col cadere, vittima innocente, sotto i colpi di un marito tradito messo sulle sue tracce, per vendetta, dal perfido rivale. Al di là dei riferimenti autobiografici, "Il Grande Gatsby" è sopratutto il ritratto di un epoca in cui il mondo dei contrabbandieri di alcolici si mescolava allegramente con quello dei banchieri e delle 'flappers' dei "Roaring Twenties", in attesa che la Grande Crisi seppellisse tutto sotto le macerie dell'"American Dream".

RECENSIONE

La solitudine di un uomo che ha creduto in un amore non corrisposto. Un ottimo romanzo che contiene tante tematiche. Affascinante ricostruzione degli anni 20 dell'America del proibizionismo e del lusso sfrenato.

venerdì 19 novembre 2021

[Recensione] Le sette morti di Evelyn Hardcastle - Stuart Turton

 


LE SETTE MORTI DI EVELYN HARDCASTLE || Stuart Turton || Neri Pozza || 2019 || 526 pagine

Blackheath House è una maestosa residenza di campagna cinta da migliaia di acri di foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta ad accogliere gli invitati al ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena Hardcastle. Gli ospiti sono membri dell'alta società, ufficiali, banchieri, medici ai quali è ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove anni prima erano tutti presenti al ricevimento in cui un tragico evento - la morte del giovane Thomas Hardcastle - ha segnato la storia della famiglia e della loro residenza, condannando entrambe a un inesorabile declino. Ora sono accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di nuovo insieme, dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri da indossare, dai fuochi d'artificio. Alle undici della sera, tuttavia, la morte torna a gettare i suoi dadi a Blackheath House. Nell'attimo in cui esplodono nell'aria i preannunciati fuochi d'artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady Helena, scivola lentamente nell'acqua del laghetto che orna il giardino antistante la casa. Morta, per un colpo di pistola al ventre. Un tragico decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa. L'invito al ballo si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop. Evelyn Hardcastle non morirà, infatti, una volta sola. Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la scena della caduta nell'acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni volta si concluderà con il fatidico colpo di pistola. La sola via per porre fine a questo tragico gioco è identificare l'assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo giorno, Aiden si sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è determinato a impedirgli di fuggire da Blackheath House...

RECENSIONE

Dal titolo pensavo fosse un giallo, e non mi ero sbagliato, anche se è difficile dargli una collocazione perché presenta anche elementi oserei dire "fantasy" (ma non posso spiegarlo per non fare spoiler). Come prima impressione, soprattutto all'inizio, non si capisce bene quello che succede al nostro protagonista, fortunatamente pian piano ci viene spiegato (anche se restano dubbi e perplessità anche a lettura ultimata). Come ci spoilera (anche troppo) il titolo avviene un omicidio: una ragazza, Evelyn, muore in questa villa abbandonata durante una cerimonia in costume, accanto a un laghetto. Chi sarà stato ad ucciderla? E perché muore più di una volta? Sarà proprio il nostro protagonista che avrà l'arduo compito di indagare (a sue spese) e ci metterà anima e corpo nel farlo.

Devo dire che la lettura di questo romanzo sembrava non finire mai (avrei pensato di terminarlo in pochi giorni, invece c'ho impiegato due settimane, anche se non ero costante nella lettura tutti i giorni devo ammetterlo) e ti spiazza di capitolo in capitolo, per fortuna poi ci viene rivelato cosa realmente sta succedendo al protagonista e diciamo la trama acquista un senso logico, anche se, secondo me, l'autore ha creato una confusione incredibile e facilmente ti confonderai con tutte le persone che si muovono in questa storia.

Devo essere sincero: nella prima parte avevo anche considerato di abbandonarlo, ma dalla seconda parte in poi si riprende e ti incuriosisce, anche perché il protagonista riesce a muoversi meglio nelle indagini. Anche a me ha ricordato il film Ricomincio da capo.


giovedì 18 novembre 2021

[Segnalazione] Tipi da libreria - Shaun Bythell

Quando passeggiamo tra gli scaffali in cerca del libro perfetto, spesso ci dimentichiamo che il libraio è lì a guardarci, apparentemente indaffarato. E quando ha un talento innato per individuare e raccontare con umorismo le manie e le eccentricità della clientela, il risultato non può essere che spassosissimo. La piccola enciclopedia del libraio e scrittore Shaun Bythell è un'adorabile presentazione tragicomica dell'Homo legens dove nessuno viene risparmiato dal pungente sguardo dell'osservatore: dai sognatori della parola e potenziali acquirenti di tutti i tipi, al personale e, naturalmente, al libraio… «Senza dubbio, librai di animo più gentile del mio offrirebbero dei propri clienti descrizioni più indulgenti di quelle contenute nei capitoli che seguono, ma queste pagine attingono da vent'anni di esperienza e sofferenza nel settore, e, inoltre, non conosco nemmeno un libraio di animo gentile - perlomeno nei confronti dei clienti.» Complottisti, piccoli bibliofili, traslocatori e rompiscatole, ma anche studenti servizievoli e praticanti di arti oscure. Al riparo del suo bancone, Shaun Bythell spia, osserva e cataloga la variegata fauna di clienti che popola la sua libreria antiquaria nel paesino di Wigtown, in Scozia, uno straordinario purgatorio stipato di oltre centomila libri. Nulla sfugge all'occhio attento e divertito del libraio, che giorno dopo giorno etichetta i clienti e le loro domande bizzarre, creando un'impareggiabile tassonomia del lettore , dal Perdigiorno all'Occultista, dal Pensionato Barbuto al Cliente Perfetto. Con sguardo caustico ma affettuoso, da cui trapela tutta la passione per un mondo che sembra sull'orlo dell'estinzione, l'autore ci accompagna nel suo microcosmo fatto di libri e incontri, tradendo, sotto una scorza dura solo in apparenza, la riconoscenza nutrita per i suoi amatissimi, odiatissimi clienti.

L'AUTORE

Bythell  vive circondato da libri, circa centomila volumi distribuiti in stanze che si rincorrono come un labirinto, zeppe di erudizione; esce per entrare nelle case di chi vuole liberarsene, a volte trova tesori, altre volumi apparentemente invendibili. I suoi sopralluoghi sono vere avventure, il senso di attesa che prova prima di varcare la soglia non ha paragoni; scopre testi ma anche persone, e il viaggio dentro quelle abitazioni raccontano tanto di chi le ha abitate.

Nonostante le difficoltà, per l’autore diventare libraio è stata la scelta migliore della sua vita, come ha ammesso a Enrico Franceschini per il venerdì – la Repubblica: «vendere libri è come fare il kamikaze: quando decidi, non c’è modo di tornare indietro».

mercoledì 17 novembre 2021

[Recensione] La prima inchiesta di Maigret - Georges Simenon

 


LA PRIMA INCHIESTA DI MAIGRET || Georges Simenon || Adelphi || 2001 || 178 pagine

A dire il vero, il mestiere che aveva sempre sognato non esisteva. Da ragazzo, al paese, aveva come l’impressione che un sacco di gente non fosse al posto suo, o prendesse una strada sbagliata unicamente perché non aveva le idee chiare. E immaginava un uomo di infinita saggezza, e soprattutto di infinita perspicacia, al tempo stesso medico e sacerdote, un uomo in grado di intuire con un’occhiata il destino delle persone ... Un uomo da consultare come si consulta un medico. Una specie di accomodatore di destini. E non solo perché intelligente – forse non aveva neanche bisogno di un’intelligenza eccezionale –, ma perché capace di vivere la vita di chiunque, di mettersi nei panni di chiunque. Maigret non aveva mai parlato di questo con nessuno. Né osava pensarci troppo seriamente per paura di sentirsi ridicolo. Non potendo portare a termine gli studi di medicina, era comunque entrato nella polizia, per caso. Ma era stato poi veramente un caso? E i poliziotti non sono qualche volta proprio degli accomodatori di destini?

RECENSIONE

Come dice il titolo questo romanzo ci presenta la prima indagine di Maigret, molto prima che diventasse commissario di polizia. Infatti torniamo indietro nel tempo (esattamente nell'aprile del 1913), quando il giovane poliziotto (aveva ventisei anni) svolge la funzione di segretario al commissariato del quartiere Saint-Georges. Maigret era sposato da soli cinque mesi (ed è ancora magro).

Che dire, leggere questa prima indagine di Maigret è stato piacevole, si intravede il suo metodo di indagine (cioè quello di osservare la psicologia dei vari personaggi della vicenda), il suo primo appostamento che dura ore, la sua immancabile pipa che accende e fuma, le sue buone mangiate (il finale mi ha ricordato il commissario Montalbano quando pranza nel suo ristorante di pesce preferito in riva al mare), ma soprattutto colpisce l'onestà e l'innocenza che ha il futuro commissario tanto è vero che arriverà quasi a volersi licenziare. Maigret non è dalla parte dei buoni o dei cattivi, ma è sempre dalla parte dell'umanità, quella verace.


martedì 16 novembre 2021

[Segnalazione] Gli amici di Eddie Coyle - George V. Higgins

Alla richiesta di nominare i dieci migliori crime novel della storia, Elmore Leonard ha risposto mettendo Gli amici di Eddie Coyle in tutti e dieci i posti. Perché in questo romanzo una trama insieme asciutta e complessa, dai risvolti persino comici, vive attraverso una fitta rete di inimitabili dialoghi tra criminali, mafiosi, informatori e poliziotti. Eddie Coyle, un piccolo gangster che rifornisce di armi la malavita di Boston, si è guadagnato il soprannome di «Eddie Dita» dopo aver venduto alla mafia una partita di armi «sbagliata». Come lezione gli hanno fracassato le dita della mano sinistra. Ma ora la mafia vuole rapinare delle banche, ha bisogno di nuove armi e per Eddie c'è una seconda possibilità. Stavolta si rivolge a un fornitore sicuro, Jackie Brown, che ha a sua volta dei fornitori. Mentre si dà da fare per le nuove armi, Eddie viene arrestato per contrabbando di alcolici. Per non finire in prigione per anni, sceglie di diventare informatore, e si ritrova al centro di un rischioso triangolo tra l'Fbi, il suo fornitore di armi e i mafiosi. Grazie alle sue soffiate, viene arrestato Jackie Brown. Purtroppo di soffiata ce n'è però anche un'altra, la mafia ci rimette, e per Eddie stavolta sono davvero guai...

L'AUTORE

George V. Higgins (1939-1999), giornalista di nera poi procuratore distrettuale, ha scritto una trentina di romanzi e due raccolte di racconti. È entrato nella storia della letteratura poliziesca con il romanzo Gli amici di Eddie Coyle, da cui è stato tratto l'omonimo film di Peter Yates con Robert Mitchum. Da Cogan, originariamente pubblicato nel 1974 (e pubblicato da Einaudi Stile libero nel 2012) Andrew Dominick ha tratto l'omonimo film con Brad Pitt.

lunedì 15 novembre 2021

[Recensione] Mio fratello rincorre i dinosauri - Giacomo Mazzariol

 


MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI || Giacomo Mazzariol || Einaudi || 2016 || 176 pagine

Mi chiamo Giacomo Mazzariol, ho diciotto anni. Vivo in una cittadina del Veneto con i miei genitori, le mie sorelle Chiara e Alice e mio fratello Giovanni. Io sono il secondogenito, Giovanni è il più piccolo; ci togliamo sei anni. Ci sono alcune cose che dovete sapere, di Giovanni. Lui è uno che, se va a prendere il gelato e gli chiedono: "Cono o coppetta?", risponde: "Cono!", e se io gli faccio notare che poi il cono non lo mangia dice: "Be', neanche la coppetta la mangio!" Giovanni è uno che paga, prende il resto e lo butta via con lo scontrino. È uno che ruba il cappello a un barbone e scappa. Che ama i dinosauri e il rosso. Che va al cinema con una compagna di classe, torna a casa e annuncia che si è sposato. Che balla in mezzo alla piazza, da solo, al suono della musica di un artista di strada, e uno dopo l'altro i passanti cominciano a imitarlo: Giovanni è uno che fa ballare le piazze. Per lui il tempo è sempre venti minuti, mai più di venti minuti: se uno va in vacanza per un mese, è stato via venti minuti. Ogni giorno va in giardino e porta un fiore alle sorelle, e se è inverno e non ne trova, porta loro foglie secche. Giovanni sa essere estenuante, logorante. Giovanni ha dodici anni e un sorriso più grande dei suoi occhiali. È molto meno bravo di me in matematica, però è più simpatico. Giovanni ha un cromosoma in più.

RECENSIONE

Non è la prima volta che leggo una sorta di autobiografia, anche se in questo caso si parla non solo di se stesso ma della vita quotidiana col fratellino speciale Giovanni detto Gio, nato con un cromosoma in più, e mi sono sempre piaciute. In questo caso è il modo in cui è stata scritta che mi ha fatto storcere il naso: troppo da teenager, con dialoghi stupidini (e sinceramente avrei tolto molte pagine assolutamente non inerenti al tema trattato). L'autore è giovane, mi pare diciottenne, è quindi lo giustifico, ma la cosa che mi fa un po' indispettire è che è stato aiutato da uno scrittore, Fabio Geda, nello stilare questo libro e, caspita, poteva certamente aiutarlo di più. Ma, non fraintendetemi, a me sta simpatico Giacomo, l'autore, perché mi ricorda la mia adolescenza, le mie scelte sballate, i miei primi amori, la vita quotidiana fatta di alzate mattutine, scuola, studio, divertimento con gli amici (io purtroppo non ho fratelli quindi lo invidio molto).
Ripeto, mi spiace per come è stato scritto, una migliore revisione avrebbe fatto bene a questo libro. Peccato davvero. Comunque ve lo consiglio ugualmente, da un bellissimo messaggio: bisogna superare le nostre paure, e confidare sempre negli affetti della nostra famiglia, fratelli e sorelle, mamma e papà, perché ci vogliono bene e vogliono solo il nostro bene. E poi il rapporto di complicità che hanno i due fratelli è davvero bello.

Gio era libero, ma più di ogni altra cosa era libertà. Lui era libero in tutti i modi in cui avrei voluto essere libero io. Gio era tornato a essere il mio supereroe. E non avrebbe più smesso di stupirmi.


sabato 13 novembre 2021

[Segnalazione] La gita in barchetta - Andrea Vitali

Nella Bellano insolitamente ventosa di inizio 1963, Annibale Carretta dovrebbe essere conosciuto come ciabattino. Dovrebbe, perché la sua indole è sempre stata un’altra. Nato «strusciatore di donne», uno che approfitta della calca per fare la mano morta, nella vita ha rimediato più sganassoni che compensi per le scarpe che ha aggiustato. Ed è finito in miseria, malato e volutamente dimenticato dai più. Ma non dalla presidentessa della San Vincenzo, che sui due locali di proprietà del Carretta, ora che lui sembra più di là che di qua, ha messo gli occhi. Vorrebbe trasformarli nella sede della sua associazione. Per questo ha brigato per farlo assistere da una giovane associata, Rita Cereda, detta la Scionca, con il chiaro intento di ottenere l’immobile in donazione. E in parte ci riesce anche, se non fosse che quelle due stanze del Carretta ora a Rita farebbero parecchio comodo. Le vorrebbe dare alla madre per il suo laboratorio di sartoria, e alleviarle così il peso della vita grama che fa: vedova e col pensiero di una figlia zoppa, Rita, appunto; una malmaritata, Lirina, che non sa come liberarsi del muratore avvinazzato che ha sposato; e poi Vincenza, bella ma senza prospettive, che seduta sul legno di una barchetta vede riflesso nello specchio del lago il destino che l’attende e al quale non sa sottrarsi. Su queste prime note si intona la sinfonia di voci e di vicende che hanno fatto di Bellano il paese-mondo in cui tutti possono ritrovare qualcosa di sé, e che nella Gita in barchetta interpreta una delle migliori partiture composte dalla penna leggera e tagliente di Andrea Vitali. Per i lettori è l’irresistibile occasione di immergersi ancora una volta nell’intreccio sorprendente di storie che è la vita. 

L'AUTORE

Andrea Vitali è nato a Bellano nel 1956. Medico di professione, ha esordito nel 1989 con il romanzo Il procuratore, che si è aggiudicato l’anno seguente il premio Montblanc per il romanzo giovane. Nel 1996 ha vinto il premio letterario Piero Chiara con L’ombra di Marinetti. Approdato alla Garzanti nel 2003 con Una finestra vistalago (premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio Bruno Gioffrè 2004), ha continuato a riscuotere ampio consenso di pubblico e di critica con i romanzi che si sono succeduti, costantemente presenti nelle classifiche dei libri più venduti, ottenendo, tra gli altri, il premio Bancarella nel 2006 (La figlia del podestà), il premio Ernest Hemingway nel 2008 (La modista), il premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante, il premio Campiello sezione giuria dei letterati nel 2009, quando è stato anche finalista del premio Strega (Almeno il cappello), il premio internazionale di letteratura Alda Merini, premio dei lettori, nel 2011 (Olive comprese). Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l’opera omnia, nel 2015 il premio De Sica e nel 2019 il Premio Giovannino Guareschi per l’Umorismo nella Letteratura.Il suo sito è: www.andreavitali.info 

venerdì 12 novembre 2021

[Recensione] La torre aliena - Paul J. McAuley

 


LA TORRE ALIENA || Paul J. McAuley || Nord || 1988 || 251 pagine

In un'epoca remotissima, una misteriosa razza aliena ha trasformato con un'immane opera d'ingegneria planetaria un mondo arido in un luogo adatto alla vita, mutandone le condizioni geologiche e climatiche, popolandolo con varietà di flora e di fauna raccolte da una dozzina di pianeti, erigendo inoltre sorprendenti costruzioni dall'ignota finalità, e infine sparendo senza lasciare traccia. È possibile però che si tratti delle stesse creature che gli umani designano come il Nemico, e contro le quali combattono una guerra logorante in un altro angolo dell'universo. Ma ora l'arrivo di una spedizione umana sembra improvvisamente risvegliare l'ecologia del pianeta, e con essa l'attività della torreggiante fortezza che s'innalza ai centro di un vasto cratere, una labirintica costruzione di guglie e rampe ascendenti che sembra celare il sapere della razza di misteriosi artefici. Ed effettivamente una presenza aleggia sul pianeta, chiaramente percepita, anche se solo per un breve istante, da Dorthy Yoshida, una giovane astronoma aggregata alla spedizione in virtù del suo straordinario talento telepatico. Ma nonostante l'esame della fauna e dei reperti del pianeta rilanci in un crescendo di tensione nuove ipotesi sconvolgenti, ogni soluzione definitiva sembra però allontanarsi. Ma quando il contatto con una mente intelligente è nuovamente stabilito, Dorthy è certa che lei sola può arrivare al cuore del mistero, che è ben più di un appassionante caso proseguì archeologia interstellare, e all'incontro con una civiltà il cui destino è intrecciato a quello dell'intero universo. Un avvincente enigma di grande presa narrativa, che applica con grande rigore e freschezza inventiva i temi classici di antropologia aliena.

RECENSIONE

Una misteriosa torre si innalza in un pianeta dove è presente una spedizione umana di ricerca. E ben presto verranno loro rivelati i segreti degli Antichi... Storia non di facile lettura, piena di termini scientifici, ma godibile.

giovedì 11 novembre 2021

[Segnalazione] Il mondo in un tappeto - Clive Barker

Questa storia comincia con un tappeto. Un meraviglioso tappeto nel quale un mondo di misteri e incanti giace nascosto da tempo immemorabile, un mondo di sogni e paure che rianima affinché possa ancora avere luogo l'eterna lotta tra Bene e Male, affinché le forze oscure che l'hanno intessuto possano ancora placare la loro sete di vendetta, affinché gli umani sappiano ancora riconoscere le ultime tracce di magia che risiedono nelle loro menti. Questo è un libro di visoni e di orrori, reali quanto il mondo in cui viviamo, una porta spalancata su esperienze, luoghi e persone che popolano i nostri incubi e che non osiamo immginare possano esistere realmente. E' la cronaca fantastica di uno scontro titanico antico quanto il mondo, è il trionfo dell'immaginazione, un'avventura epica, un incubo spaventoso, una promessa... 




L'AUTORE

Clive Barker (Liverpool, 5 ottobre 1952) è uno scrittore, fumettista, illustratore, saggista, sceneggiatore, produttore cinematografico e regista britannico. 

[Recensione] Charlie Chan e il cammello nero - Earl Derr Biggers

  CHARLIE CHAN E IL CAMMELLO NERO || E. Derr Biggers || Newton Compton || 2012 || 188 pag. Shelah Fane, celebre star del cinema, viene uccis...