IL CAMMINO DI SANTIAGO || Paulo Coelho || Bompiani || 2001 || 232 pag.
Nel suo primo romanzo Coelho accompagna il lettore nel viaggio di Paulo, il narratore, lungo il sentiero che conduce a Santiago de Compostela. Un percorso che Paulo deve affrontare per diventare il Maestro Ram e conquistare la spada che lo trasformerà in Guerriero della Luce. Con lui c'è la sua guida spirituale, il misterioso ed eigmatico Petrus. Settecento chilometri in tre mesi, durante i quali Paulo imparerà a riconoscere i suoi demoni personali e a sconfiggerli. Un viaggio interiore ed esteriore, per spiegare che nella vita come in viaggio non è tanto importante la meta, quanto il cammino stesso.
RECENSIONE
Che delusione questo libro! Non finirei mai di ripeterlo, quante delusione e quanto è brutto! Anzi, quanto è terribile! Pensavo di leggere un libro sul Cammino di Santiago, ma non è così: è un'accozzaglia di roba davvero orrenda, tra riti magici folli, cani posseduti, diavoli che ti parlano nella coscienza, e un compagno di viaggio/guida che vorresti strozzare già dalle prime pagine. Quel che non riesco a capire è come questo libro abbia avuto tutto questo clamore e successo. A tratti mi ha ricordato quell'abominio della profezia di Celestino, un'altra accozzaglia di riti e no sense New Age.
Direi che ci troviamo al cospetto di un'oscenità letteraria che spero di non dover più leggere nel futuro.
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