sabato 10 agosto 2024

[Recensione] Cucinare un orso - Mikael Niemi

 


CUCINARE UN ORSO || Mikael Niemi || Iperborea || 2018 || 507 pag.

Lars Levi Laestadius è un carismatico pastore di origini sami, esperto botanico e fondatore di un movimento religioso revivalista che a metà ’800 si diffonde a macchia d’olio tra la gente del Tornedal, nell’estremo Nord della Svezia e della Finlandia. Jussi è il suo fedele compagno e discepolo, un ragazzo sami che Laestadius ha adottato, salvandolo dalla miseria e insegnandogli tutto sulle piante e sulla natura (ma anche a leggere, scrivere e, non meno importante, ad amare e temere Dio). Nell’estate del 1852 nel villaggio di Kengis, Jussi e il pastore sono chiamati d’urgenza da una famiglia di contadini della zona perché una ragazza che badava alle mucche è scomparsa nella foresta. Pochi giorni dopo viene ritrovata uccisa e la gente del posto subito sospetta di un orso. Lo sceriffo Brahe è pronto a offrire una ricompensa per catturare l’animale, ma il predicatore trova altre tracce che indicano un assassino assai peggiore ancora in libertà, e insieme a Jussi s’improvvisa detective, ignaro del male che lentamente si sta avvicinando a lui e che minaccia di distruggere la sua azione di rinnovamento spirituale. 

RECENSIONE

Siamo nell'estremo Nord della Svezia e un pastore protestante sami (o lappone), Lars Levi Laestadius, grande studioso botanico e fondatore di un movimento religioso revivalista (il Risveglio), accoglie un ragazzino vagabondo, Jussi, e gli insegna a leggere e a scrivere, adottandolo a casa sua. Accade un brutto episodio: nel villaggio dove vivono scompare una contadina nella foresta che, pochi giorni dopo, verrà ritrovata cadavere e subito viene erroneamente attribuita la morte a un orso che si aggirava in quelle zone. Ma il nostro pastore, che diventa un vero e proprio detective (osserva ogni minimo particolare) che potrebbe ricordarci come stile Sherlock Holmes, intuisce subito che si è trattato di un omicidio e quindi c'è in giro una persona pericolosa che non tarderà ad uccidere altre persone. 

Prima opera che leggo di questo autore svedese, Mikael Niemi, e devo dire che mi è piaciuto questo thriller/giallo storico ambientato nel 1852 in Svezia. Vengono toccati diversi temi, tra i quali emerge la piaga dell'alcolismo diffusa tra i lapponi. Poi non ci si può non affezionare al giovane Jussi che viene salvato dal nostro pastore e assieme a lui gioiamo di quando inizia a capire i misteriosi disegni che formano le parole. 

Ah, lo so che te lo stai chiedendo visto il titolo del libro: sì, ad un certo punto lo cucinano davvero l'orso, soprattutto la testa.