giovedì 25 aprile 2024

[Recensione] Battle Royale - Koushun Takami

 


BATTLE ROYALE || Koushun Takami || Mondadori || 1999 || 672 pagine

Repubblica della Grande Asia dell'Est, 1997. Ogni anno una classe di quindicenni viene scelta per partecipare al Programma; e questa volta è toccato alla terza B della Scuola media Shiroiwa. Convinti di recarsi in una gita d'istruzione, i quarantadue ragazzi salgono su un pullman, dove vengono narcotizzati. Quando si risvegliano, lo scenario è molto diverso: intrappolati su un'isola deserta, controllati tramite collari radio, i ragazzi vengono costretti a partecipare a un "gioco" il cui scopo è uccidersi a vicenda. Finché non ne rimanga uno solo... Edito nel 1999, "Battle Royale" è un bestseller assoluto in Giappone, il libro più venduto di tutti i tempi; diventato fenomeno di culto, ha ispirato celebri film, manga sceneggiati dallo stesso Takami e videogiochi. Scritto con uno stile insieme freddo e violento, "Battle Royale" è un classico del pulp, un libro controverso e ricco di implicazioni, nel quale molti hanno visto una potente metafora di cosa significhi essere giovani in un mondo dominato dal più feroce darwinismo sociale.

RECENSIONE

Finalmente riesco a leggere il romanzo dal quale Suzanne Collins si è ispirata per la celebre saga letteraria degli Hunger Games (poi divenuta famosa con la serie di film con protagonista Jennifer Lawrence).

Ci troviamo in una realtà parallela alla nostra dove ogni anno viene scelta una classe di quindicenni che credono di andare in una normale gita ma ben presto scopriranno che si tratta di un orrendo gioco di sopravvivenza dove ognuno può uccidere il proprio compagno e vincerà soltanto l'ultimo che riuscirà a uscirne vivo. Non possono scappare perché si trovano in un'isola deserta.

Seppure il libro è lungo quasi 700 pagine ti giuro le pagine scorrono via come un fiume in piena, perché pieno di tensione già dal momento in cui i poveri ragazzini scopriranno di trovarsi in un sadico gioco mortale e non ne potranno uscire vivi. Ci sono molte scene splatter ma io le vedevo come se stessi leggendo un manga, non reali ecco.

Forse si potrebbe definire tra i capostipiti del genere Young Adult.