lunedì 15 aprile 2024

[Recensione] Il falco maltese - Dashiell Hammett

 


IL FALCO MALTESE || Dashiell Hammett || Mondadori || 2016 || 238 pagine

San Francisco, sul finire degli anni Venti, non è certo un luogo tranquillo. Per questo il detective Sam Spade ha imparato che è meglio stare sempre sul chi vive. Anche quando nel suo ufficio sulla Baia si presenta un'incantevole ragazza bionda con un nome che è già un programma: Miss Wonderly. La giovane donna vuole che Spade la aiuti a scoprire che fine ha fatto sua sorella Corinne, che si è legata a un poco di buono, un certo Floyd Thursby. Ma presto Spade si accorgerà che la sua cliente non è l'angelica creatura che appare. È invece una dark lady spietata, ipocrita e manipolatrice, disposta a tutto pur di entrare in possesso di un antico e prezioso manufatto, una statua d'oro e di gemme raffigurante un falco, donata dai Cavalieri di Malta all'imperatore Carlo V nel XVI secolo. Pubblicato nel 1930, "Il falco maltese" è considerato il capolavoro di Hammett, il più bel romanzo del "duro" Spade, portato sul grande schermo da un indimenticabile Humphrey Bogart.

RECENSIONE

Ognuno di noi, almeno credo, ha in mente la figura del detective cinematografico in bianco e nero che fuma una sigaretta dopo l'altra e indossa quell'impermeabile tutto sgualcito e non fa che pedinare persone sospette. Tutto questo nasce proprio da questo capolavoro di Dashiell Hammett ovvero il genere poliziesco hard boiled (a differenza di altri detective in questo genere il protagonista non si limita a risolvere i casi ma affronta il pericolo e rimane coinvolto in scontri violenti tanto da rischiare più volte la vita).

Sam Spade è un investigatore privato che lavora nella San Francisco degli anni Venti. Arrogante, sbruffone, sciupafemmine, non può neanche fare a meno di bacco e tabacco. In questa storia dovrà sbrogliare un caso particolare che avrà a che fare con un'antica statuetta di un falco che fu donata nientepopodimeno che al re Carlo V dai Cavalieri di Malta. Non manca la femme fatale, affascinante e misteriosa allo stesso tempo, e nemmeno inseguimenti, sparatorie, fughe, colpi di scena. Ah, non manca nemmeno la vedova da consolare!

Insomma, alla fine mi è piaciuto? Sì, certo. Leggerò altro di Hammett? Ma assolutamente sì.