venerdì 12 aprile 2024

[Recensione] Don Casmurro - Machado de Assis

 


DON CASMURRO || Machado De Assis || Fazi Editore || 2014 || 288 pagine

Machado de Assis, il più grande scrittore brasiliano, rappresenta “il picco più alto della letteratura brasiliana” e occupa nella letteratura brasiliana la posizione che Cervantes occupa in Spagna, Dante in Italia, Goethe in Germania e Shakespeare in Inghilterra.

Don Casmurro è la rappresentazione della decadente società borghese, a cavallo tra i due secoli con acume psicologico e humor britannico.

Capolavoro indiscusso della letteratura brasiliana, Don Casmurro di Machado de Assis apparve per la prima volta a Rio de Janeiro nel 1899. Con uno stile confidenziale, venato d’ironia e di una sottile malinconia, il protagonista, Bento Santiago, racconta al lettore la propria avventura umana segnata, sin dall’adolescenza, dall’amore per Capitu e dalla gelosia, il presunto tradimento di lei con il suo miglior amico, il progressivo rinchiudersi in un’esistenza cupa e isolata dal mondo, popolata di ricordi e di fantasmi. Una storia tutt’altro che sentimentale, della quale Machado, senz’altro uno dei padri del romanzo psicologico moderno, ci induce a sospettare, rendendoci interpreti e giudici di una personalità che nasconde in sé una forma di delirio.

RECENSIONE

Questo romanzo, Don Casmurro, venne riconosciuto come un capolavoro indiscusso della letteratura brasiliana e fu pubblicato nel 1899.

Il protagonista, ormai avanti con gli anni, ci narra come in una sorta di diario della sua vita, dei primi innamoramenti, di tradimenti e malinconie. Come si dice "il primo amore non si scorda mai" ed è proprio di questo amore che, con grande tristezza e rimpianto, ci parla Bento Santiago, amore per il quale ha provato una tale gelosia che lo ha distrutto. Ma Capitu lo ha davvero tradito col suo migliore amico oppure è solo frutto delle suggestioni di Bento? Sarà a noi lettori cercare una risposta a questo interrogativo.

Ammetto che non conoscevo questo autore brasiliano, Machado de Assis, e se scopro tali classici è perché ho una lista di titoli che, quando riesco a recuperarli sia in cartaceo che in versione digitale, provo a leggere di tanto in tanto (la famosa lista dei 1000 libri da leggere prima di morire).

Se amate le introspezioni psicologiche stile La coscienza di Zeno di Svevo, allora è il libro che fa per voi.


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