giovedì 20 giugno 2024

[Recensione] Le verità sepolte - Angela Marsons

 


LE VERITÀ SEPOLTE || Angela Marsons || Newton Compton || 2023 || 384 pag.

Quando, durante uno scavo archeologico, vengono rinvenute alcune ossa umane, uno sperduto campo della black country si trasforma improvvisamente nella complessa scena di un crimine per la detective Kim Stone. Non appena le ossa vengono esaminate diventa chiaro che i resti appartengono a più di una vittima. E testimoniano un orrore inimmaginabile: ci sono tracce di fori di proiettile e persino di tagliole da caccia. Costretta a lavorare fianco a fianco con il detective Travis, con il quale condivide un passato che preferirebbe dimenticare, Kim comincia a investigare sulle famiglie proprietarie e affittuarie dei terreni del ritrovamento. E così, mentre si immerge in una delle indagini più complicate mai condotte, la sua squadra deve fare i conti con un'ondata di odio e violenza improvvisa. Kim intende scoprire la verità, ma quando la vita di una sua agente viene messa a rischio, dovrà capire come chiudere al più presto il caso, prima che sia troppo tardi.


RECENSIONE 

Questo libro mi è stato regalato per il mio compleanno da mio cugino, sapendo che prediligo anche il genere giallo/thriller. Non conoscevo questa autrice britannica e ho scoperto che viene considerata addirittura la regina inglese del thriller. Peccato che ho scoperto trattarsi del sesto libro della serie con protagonista la detective Stone, ma si può leggere ugualmente anche se non hai letto quelli precedenti.

In questa storia vengono ritrovati, in un campo abbandonato, i resti di tre scheletri umani, e la detective Stone indaga su questo caso strano, ed è subito evidente che si tratta di casi di omicidio visto che ci sono tracce di fori di proiettile nelle ossa. Ma le indagini inizieranno subito male, visto che la detective è costretta dal suo capo a collaborare con una sua vecchia conoscenza, il detective Travis, e più scaveranno più si ritroveranno in una spirale di violenza inimmaginabile.

La detective lavora per la prima volta non con la sua squadra ma con quella di Travis ed era l'intento dell'autrice di scrivere una storia con questa traccia, per mettere in difficoltà la sua protagonista. 

Seguire questo cold case è stato avvincente, le pagine ti scorrono velocemente una dopo l'altra e il fatto che i capitoli siano molto brevi, anche di tre quattro pagine, aiuta molto. Ripeto, non ho letto gli altri libri di questa serie, ma in questo caso ci sono diversi protagonisti ad indagare, quindi è più un'indagine a diverse voci (e una poliziotta di Stone ha rischiato davvero la pelle per aver agito di sua spontanea volontà senza avvertirla prima) e la cosa non mi è dispiaciuta affatto. 

Sicuramente leggerò altre indagini della detective Stone. 



giovedì 13 giugno 2024

[Recensione] Le radici del cielo - Tullio Avoledo

 


LE RADICI DEL CIELO || Tullio Avoledo || Multiplayer Edizioni || 2011 || 416 pag.

"Le Radici del Cielo" ha inizio a Roma nel 2033, una città ormai morta fatta solo di rovine. I suoi abitanti non sembrano ormai avere più niente di umano. Alla periferia di Roma vivono i resti della Chiesa cattolica. Nelle catacombe di San Callisto vivono un centinaio di persone dello Stato Vaticano in una situazione di confusione e perdizione. Il papa è infatti morto e il potere sembra ormai prendere quasi del tutto verso la parte laica di questa comunità. La famiglia Morii sembra infatti essere vicina alla piena detenzione del potere, una famiglia spietata e senza scrupoli...

RECENSIONE

Ho divorato la trilogia di Metro 2033 di Glukhovsky e appena ho scoperto che un autore italiano ha scritto una storia nello stesso universo di Metro non potevo fare altro che cercare il libro e leggerlo. 

Non ci troviamo più in Russia ma a Roma, sempre nel 2033, anche lei ridotta in rovina. Il protagonista è John Daniels, un gesuita che viene incaricato da un cardinale ancora in vita di spingersi fino a Venezia per trovare il Patriarca per poter far eleggere un nuovo Papa. Il nostro prelato verrà scortato da un gruppo di Guardie Svizzere molto particolari e da qui in poi inizierà un'avventura on the road piena di incontri con gruppi e sopravvissuti diversi. 

Devo ammettere che Avoledo scrive bene e riesce a tenerti incollato alle pagine, su questo non ci sono dubbi. Non sono un amante di scene horror o splatter (purtroppo molto presenti in questa storia) ma devo ammettere che molte cose sono state talmente esagerate appositamente che sembra quasi di vederle come un cartone animato. 

Sicuramente leggerò il seguito, ma non subito. Lo consiglio a chi ama il genere post-apocalittico e avventuroso, con sprazzi di horror e di azione.


sabato 8 giugno 2024

[Recensione] Il viandante - Hermann Hesse


IL VIANDANTE || Hermann Hesse || Mondadori || 1993 || 318 pag.

Viaggiatore d'eccezione Hermann Hesse ha trascorso gran parte della sua vita sulle strade del mondo, fuggendo le comodità del turismo di massa e ricercando invece i sapori più autentici dei paesi che visitava. Di ogni luogo visitato lo scrittore faceva un appassionato resoconto autobiografico, centinaia di pagine raccolte qui, per la prima volta, in un volume.

RECENSIONE

Questo libro è una raccolta di pensieri dello scrittore e poeta Hermann Hesse sulle sue avventure di viaggio. Come ci ricorda l'autore stesso il viandante non è soltanto un camminatore, ma un uomo che non smette mai di spostarsi, che non può stare fermo nello stesso posto e ha bisogno di nuove scoperte e di vivere nuove avventure. Emerge un grande amore di Hesse per le montagne.

 

venerdì 7 giugno 2024

[Recensione] L'ultimo arrivato - Marco Balzano

 


L'ULTIMO ARRIVATO || Marco Balzano || Sellerio || 2014 || 212 pag.

Negli anni Cinquanta a spostarsi dal Meridione al Nord in cerca di lavoro non erano solo uomini e donne pronti all’esperienza e alla vita, ma anche bambini a volte più piccoli di dieci anni che mai si erano allontanati da casa. Il fenomeno dell’emigrazione infantile coinvolge migliaia di ragazzini che dicevano addio ai genitori, ai fratelli, e si trasferivano spesso per sempre nelle lontane metropoli. Questo romanzo è la storia di uno di loro,di un piccolo emigrante, Ninetto detto pelleossa, che abbandona la Sicilia e si reca a Milano. Come racconta lui stesso, «non è che un picciriddu piglia e parte in quattro e quattr’otto. Prima mi hanno fatto venire a schifo tutte cose, ho collezionato litigate, digiuni, giornate di nervi impizzati, e solo dopo me ne sono andato via. Era la fine del ’59, avevo nove anni e uno a quell’età preferirebbe sempre il suo paese, anche se è un cesso di paese e niente affatto quello dei balocchi». Ninetto parte e fugge, lascia dietro di sé una madre ridotta al silenzio e un padre che preferisce saperlo lontano ma con almeno un cenno di futuro. Quando arriva a destinazione, davanti agli occhi di un bambino che non capisce più se è «picciriddu» o adulto si spalanca il nuovo mondo, la scoperta della vita e di sé. Ad aiutarlo c’è poco o nulla, forse solo la memoria di lezioni scolastiche di qualche anno di Elementari. Ninetto si getta in quella città sconosciuta con foga, cammina senza fermarsi, cerca, chiede, ottiene un lavoro. E tutto gli accade come per la prima volta, il viaggio in treno o la corsa sul tram, l’avventurarsi per quartieri e periferie, scoprire la bellezza delle donne, incontrare nuovi amici, esporsi all’inganno di chi si credeva un compagno di strada, scivolare fatalmente in un gesto violento dalle conseguenze amare. In quel teatro sorprendente e crudele, col cuore stretto dalla timidezza, dal timore, dall’emozione dell’ignoto, trova la voce per raccontare una storia al tempo stesso classica e nuova. E questa voce, con la sua immaginazione e la sua personalità, la sua cadenza sbilenca e fantasiosa, diventa quella di un personaggio letterario capace di svelare una realtà caduta nell’oblio, e di renderla di nuovo vera e vitale.

RECENSIONE

Il quasi sessantenne protagonista ci narra la sua vita fino da quando, a nove anni, venne spedito dalla Sicilia al Nord, a Milano, per lavorare. Questa, in breve, la trama di questo romanzo.

La storia mi è piaciuta e anche lo stile di scrittura di Balzano. Il piccolo Ninetto è costretto a diventare subito adulto, fino al matrimonio a 14 anni e la vita che non sempre gli ha sorriso. Il finale l'ho trovato amaro, non mi spiego perché si sia comportato così con sua nipote.


giovedì 6 giugno 2024

[Recensione] Il Cammino di Santiago - Paulo Coelho

 


IL CAMMINO DI SANTIAGO || Paulo Coelho || Bompiani || 2001 || 232 pag.

Nel suo primo romanzo Coelho accompagna il lettore nel viaggio di Paulo, il narratore, lungo il sentiero che conduce a Santiago de Compostela. Un percorso che Paulo deve affrontare per diventare il Maestro Ram e conquistare la spada che lo trasformerà in Guerriero della Luce. Con lui c'è la sua guida spirituale, il misterioso ed eigmatico Petrus. Settecento chilometri in tre mesi, durante i quali Paulo imparerà a riconoscere i suoi demoni personali e a sconfiggerli. Un viaggio interiore ed esteriore, per spiegare che nella vita come in viaggio non è tanto importante la meta, quanto il cammino stesso.

RECENSIONE

Che delusione questo libro! Non finirei mai di ripeterlo, quante delusione e quanto è brutto! Anzi, quanto è terribile! Pensavo di leggere un libro sul Cammino di Santiago, ma non è così: è un'accozzaglia di roba davvero orrenda, tra riti magici folli, cani posseduti, diavoli che ti parlano nella coscienza, e un compagno di viaggio/guida che vorresti strozzare già dalle prime pagine. Quel che non riesco a capire è come questo libro abbia avuto tutto questo clamore e successo. A tratti mi ha ricordato quell'abominio della profezia di Celestino, un'altra accozzaglia di riti e no sense New Age.

Direi che ci troviamo al cospetto di un'oscenità letteraria che spero di non dover più leggere nel futuro.


domenica 2 giugno 2024

[Recensione] Le libraie di Kichijoji - Kei Aono

 


LE LIBRAIE DI KICHIJOJI || Kei Aono || Einaudi || 2024 || 344 pag.

Due donne diverse in tutto. Specie nel modo di amare la carta, l'inchiostro, i libri. Ma, a unirle, la volontà di salvare dalla rovina un'antica libreria nel cuore di Tokyo. «Era proprio nei dettagli che si faceva la differenza in quel mestiere. Non si poteva evitare quel contatto fisico, e giornaliero, con i libri, altrimenti tutti quei volumi rischiavano di appassire».Dal Giappone, un fenomeno editoriale da piú di 200 000 copie. Riko Nishioka, vicedirettrice di una libreria nel quartiere di Kichijoji, da qualche tempo ha difficoltà a gestire Aki Obata, la sua giovane subordinata. Al centro dei loro battibecchi, due caratteri testarda, stacanovista e invidiata dai colleghi l'una; spensierata, ottimista e sicura di sé l'altra. Il loro scontro causerà una frattura in apparenza insanabile. Ma tra discussioni sui generi letterari, scaffali da allestire e presentazioni con gli autori da organizzare, Riko e Aki dovranno imparare ad ascoltarsi per sventare l'improvviso pericolo di fallimento della libreria.

RECENSIONE

In questa storia troviamo due protagoniste: due libraie che lavorano in una delle librerie più antiche di Kichijoji, un bel quartiere di Tokyo. Riko è la vicedirettrice con molta esperienza e tranquilla mentre Aki la sua sobordinata è sempre piena di nuove idee e pimpante, tanto è vero che fra le due non scorre buon sangue, anzi, quasi vengono alle mani già fin dalle prime pagine. Ma la loro libreria rischia la chiusura: è così che si uniranno per tentare di non farla fallire.

Sinceramente non mi è piaciuta tanto questa storia, mi sarei aspettato tutt'altra cosa.