giovedì 18 aprile 2024

[Recensione] Heidi - Johanna Spyri

 


HEIDI || Johanna Spyri || Giunti || 2011 || 237 pagine

Heidi vive con il burbero nonno in montagna, dove ha trovato un mondo fantastico insieme all'amico Peter, il pastore che guida le capre al pascolo. Qualche anno dopo, però la zia della bambina torna per portarla a Francoforte.

RECENSIONE

Quello che sto per dire penso sia condiviso dalla maggior parte di noi che abbiamo conosciuto Heidi grazie alla celebre serie animata di Hayao Miyazaki (sì, proprio lui, il regista di Lupin III, della Città incantata, Il mio vicino Totoro, ecc.) che vedevamo da bambini in tv: quella serie animata era tratta proprio da questo romanzo scritto alla fine del 1800 dalla scrittrice svizzera Johanna Spyri ed è davvero fedele all'originale. Quindi è stato quasi naturale che durante la lettura di questa bella storia io mi immaginavo le scene che avevo già visto nel cartone animato, mi ha fatto ritornare bambino. L'unica differenza col cartone è che lì sono state eliminate le parti in cui si parla di Dio e di morale (forse ad alcuni questi argomenti potrebbero far storcere il naso, c'è addirittura una vera e propria conversione dello stesso nonno di Heidi!).
In breve la piccola Heidi, una bambina svizzera di appena cinque anni orfana, viene portata a Maienfeld da suo nonno che vive solitario in una baita in montagna e chiamato dai paesani "il vecchio dell'Alpe". La bambina legherà subito col nonno, che si dimostrerà accogliente, premuroso e felice verso la sua dolce nipotina tanto da cambiarlo completamente in meglio. Heidi farà amicizia con Peter, un giovane pastore undicenne che porta al pascolo anche le capre del nonno e stringerà una dolce amicizia con sua nonna non vedente. E così passano tre anni e Heidi sprizza salute da tutti i pori, conosce i nomi dei fiori di montagna, sa come si fa il formaggio, ma non è mai andata a scuola. Il nonno però si rifiuta di mandarcela e così, un giorno, ritorna sua zia Dede e se la porta (ingannandola che sarebbe tornata presto dal nonno se non si fosse trovata bene) a Francoforte presso una famiglia benestante che ha bisogno di una bambina che faccia compagnia alla loro figlioletta che vive su una sedia a rotelle (è affetta dalla poliomielite). A casa Sesemann Heidi si sente un pesce fuor d'acqua non avendo mai vissuto in una città e soprattutto non conosce alcuna regola di comportamento in una famiglia alto borghese ma ben presto farà amicizia con Clara e farà spesso arrabbiare la sua governante la signorina Rottenmeier che fin dall'inizio non voleva Heidi in casa (se non ricordo male l'ha definita "selvaggia" la prima volta che l'ha vista). La nonna di Clara si accorge che Heidi è sempre più triste, mangia sempre meno, e allora capisce che ha nostalgia della sua casa sui monti assieme al nonno e alle sue capre, così le regala un libro che parla proprio dei monti e della vita che si fa lì e grazie al metodo della nonna riesce finalmente a imparare a leggere. Dopo diversi episodi di sonnambulismo il medico dei Sesemann consiglia al padre di Clara di riportare la bambina da suo nonno, e così viene fatto. In men che non si dica, infatti, Heidi riacquista l'appetito e il colorito, aveva proprio nostalgia dei suoi amici e di suo nonno.

Quello che ci sottolinea e ci mostra l'autrice di Heidi con questa storia è il forte contrasto che c'era tra la paradisiaca vita in montagna e la stressante operosità della vita in città, e tratta anche la piaga del dilagante analfabetismo (la storia ebbe subito molto successo nella neonata Germania unita, sorta nel 1870, che in pochi anni aveva ridotto l'analfabetismo e visto un rapido inurbamento).

Una curiosità: nel 2010 Peter Büttner, dottorando in lettere all'Università di Zurigo, fece una scoperta del tutto inaspettata. Durante la ricerca di illustrazioni di libri per bambini d'epoca Biedermeier, Büttner si è imbattuto accidentalmente nel piccolo volume "Natur und Menschenleben" con tre storie dello storico e poeta locale di Mülheim Hermann Adam von Kamp del 1830 circa. Uno dei racconti porta il titolo "Adelaide, das Mädchen vom Alpengebirge" e nel leggerlo Büttner ha riscontrato molti parallelismi con il romanzo della Spyri. Come Heidi, Adelaide vive in alpeggio con il nonno, ma come Heidi deve lasciare l'alpeggio e, come Heidi, soffre di forte nostalgia di casa e vi ritorna. Ulteriori corrispondenze si riscontrano nella scelta delle parole e nella struttura del racconto, nonché in scene chiave cruciali. Tuttavia, va specificato che la protagonista del racconto è molto più grande di Heidi e deve emigrare negli Stati Uniti e non a Francoforte. Questo ci fa desumere che quindi la Spyri si è ispirata a questo racconto per scrivere il suo nel 1879.


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